Dalla Regione una banca dati della terra lombarda

Una banca dati della terra lombarda: è quanto vuole istituire la Regione Lombardia che, nei giorni scorsi, nella riunione della Commissione Agricoltura presieduta da Alessandro Fermi (FI), ha approvato a larga maggioranza il progetto di legge. “Siamo riusciti a portare a termine, come Commissione, un ottimo lavoro - ha detto il relatore Federico Lena (Lega Nord) - Si tratta di un progetto di legge con il quale riusciremo a realizzare un censimento dei terreni incolti, dando precedenza pe...

Una banca dati della terra lombarda: è quanto vuole istituire la Regione Lombardia che, nei giorni scorsi, nella riunione della Commissione Agricoltura presieduta da Alessandro Fermi (FI), ha approvato a larga maggioranza il progetto di legge. “Siamo riusciti a portare a termine, come Commissione, un ottimo lavoro - ha detto il relatore Federico Lena (Lega Nord) - Si tratta di un progetto di legge con il quale riusciremo a realizzare un censimento dei terreni incolti, dando precedenza per l’assegnazione ai giovani e alle donne. E’ quindi una opportunità in più per chi vuole iniziare un’attività nel mondo dell’agricoltura”. “Sono fiducioso – ha sottolineato Lena - che in Aula il provvedimento raccoglierà un consenso unanime.” Le norme prevedono un inventario completo e aggiornato dell’offerta dei terreni incolti di proprietà pubblica e privata disponibili. L’obiettivo è quello di contrastare l’abbandono dei terreni, mantenere e incrementare la produttività agricola e favorire il ricambio generazionale, affidando ai giovani le terre demaniali abbandonate. “Anche il PD - ha detto Agostino Alloni - ha votato convintamente a favore dell’istituzione della Banca della terra lombarda - per la possibilità che viene data di recuperare aree incolte e terreni abbandonati e, a cittadini e associazioni, di poter coltivare un appezzamento, con tutto il corollario di benefici alimentari ed economici che ne derivano”. Il Movimento 5 Stelle, che aveva presentato alcuni emendamenti, si è astenuto. Il documento sarà portato in Aula, per la definitiva approvazione, il prossimo 11 novembre.