Il 2015 porta già i primi rincari: andare in autostrada costerà di più
Mentre tutti gli esperti di previsioni si interrogano su cosa potrà riservarci il 2015, una certezza già l'abbiamo: il nuovo anno porterà alcuni aumenti per tutti i cittadini. Insomma, da questo punto di vista nulla di nuovo. Siamo sempre noi a dover pagare. Il nuovo provvedimento riguarda in particolare i pedaggi sulla rete autostradale: dal giorno di Capodanno - forse non molti se ne sono accorti - le tariffe sono aumentate. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, di concerto con quello...
Mentre tutti gli esperti di previsioni si interrogano su cosa potrà riservarci il 2015, una certezza già l'abbiamo: il nuovo anno porterà alcuni aumenti per tutti i cittadini. Insomma, da questo punto di vista nulla di nuovo. Siamo sempre noi a dover pagare. Il nuovo provvedimento riguarda in particolare i pedaggi sulla rete autostradale: dal giorno di Capodanno - forse non molti se ne sono accorti - le tariffe sono aumentate. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, di concerto con quello alle Infrastrutture e ai Trasporti, ha infatti "ritenuto obiettivo prioritario di interesse pubblico l’adozione di ogni misura idonea a consentire il superamento dell’attuale negativa congiuntura economico-finanziaria e considera la calmierizzazione degli adeguamenti tariffari per l’anno 2015, entro l’1,5%, una misura necessaria al conseguimento di tale obiettivo". Se il limite massimo di revisione della tariffa è quindi dell'1,50%, c'è da osservare che non tutti i gestori hanno ritenuto necessario applicare questo aumento, portando quindi a un aumento medio del pedaggio sulle autostrade italiane pari all'1,32%. La notizia, lo diciamo subito, è buona soltanto a metà: perché la Milano Serravalle Milano Tangenziali, quella che ci tocca un po' più da vicino, è invece tra le società che hanno stabilito di aumentare la tariffa fino al limite massimo consentito, ovvero applicando quell'1,50% di aumento. Sarà poca cosa, ma già il primo giorno dell'anno qualche spicciolo inizia a uscire dalle nostre tasche. Per eventuali aumenti in altri settori ci sono ancora più di 360 giorni a disposizione.