La Regione Lombardia ricorda le vittime del terrorismo e della criminalità
Per commemorare in forma solenne tutte le vittime del terrorismo, della mafia e di ogni altra forma di criminalità, il Consiglio regionale ha celebrato ieri, martedì 3 febbraio, il “Giorno della Memoria”: la cerimonia si è tenuta in Aula consiliare alla presenza di numerose autorità civili e militari e di alcuni familiari delle vittime tra i quali Gabriella Vitali, vedova del Maresciallo Luigi D’Andrea, e i familiari dell’agente di Polizia municipale Niccolò Savarino, ucciso nel gennaio ...
Per commemorare in forma solenne tutte le vittime del terrorismo, della mafia e di ogni altra forma di criminalità, il Consiglio regionale ha celebrato ieri, martedì 3 febbraio, il “Giorno della Memoria”: la cerimonia si è tenuta in Aula consiliare alla presenza di numerose autorità civili e militari e di alcuni familiari delle vittime tra i quali Gabriella Vitali, vedova del Maresciallo Luigi D’Andrea, e i familiari dell’agente di Polizia municipale Niccolò Savarino, ucciso nel gennaio 2012 alla Bovisa di Milano, e del carabiniere Giovanni Sali ucciso a Lodi nel novembre 2012. "Questo momento di dolore immenso per voi – ha detto il Presidente
Raffaele Cattaneo, rivolgendosi ai familiari delle vittime presenti in aula consiliare – deve essere, anche, di fierezza, perché i vostri congiunti hanno perso la vita nello svolgimento del loro dovere. Le vostre ferite sono le ferite della nostra comunità che i vostri cari hanno difeso fino al sacrificio estremo. I Servitori dello Repubblica caduti ci lasciano una testimonianza esemplare ma assolutamente antiretorica, perché il drammatico attestato di questo valore non è lasciato alla parola, ma al gesto di essere responsabili e fedeli alla propria missione”. Dopo gli interventi del Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo e dell’Assessore regionale alla Sicurezza
Simona Bordonali, intervenuta in rappresentanza del Presidente della Giunta
Roberto Maroni, un minuto di raccoglimento sulle note del "Silenzio fuori ordinanza" ha chiuso la solenne cerimonia, dedicata da undici anni alle vittime della criminalità e a chi ha sacrificato la propria vita al servizio della Repubblica e della collettività. Il "Giorno della Memoria" era stato istituito con la legge regionale n.10 del 3 maggio 2004. Nacque per celebrare il ricordo di Renato Barborini e Luigi D'Andrea, agenti della Polizia di Stato caduti entrambi il 6 febbraio 1977 in un conflitto a fuoco con la banda criminale Vallanzasca al casello autostradale di Dalmine.
Raffaele Cattaneo, rivolgendosi ai familiari delle vittime presenti in aula consiliare – deve essere, anche, di fierezza, perché i vostri congiunti hanno perso la vita nello svolgimento del loro dovere. Le vostre ferite sono le ferite della nostra comunità che i vostri cari hanno difeso fino al sacrificio estremo. I Servitori dello Repubblica caduti ci lasciano una testimonianza esemplare ma assolutamente antiretorica, perché il drammatico attestato di questo valore non è lasciato alla parola, ma al gesto di essere responsabili e fedeli alla propria missione”. Dopo gli interventi del Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo e dell’Assessore regionale alla Sicurezza
Simona Bordonali, intervenuta in rappresentanza del Presidente della Giunta
Roberto Maroni, un minuto di raccoglimento sulle note del "Silenzio fuori ordinanza" ha chiuso la solenne cerimonia, dedicata da undici anni alle vittime della criminalità e a chi ha sacrificato la propria vita al servizio della Repubblica e della collettività. Il "Giorno della Memoria" era stato istituito con la legge regionale n.10 del 3 maggio 2004. Nacque per celebrare il ricordo di Renato Barborini e Luigi D'Andrea, agenti della Polizia di Stato caduti entrambi il 6 febbraio 1977 in un conflitto a fuoco con la banda criminale Vallanzasca al casello autostradale di Dalmine.