Lentate: "Pensiamo alle alluvioni, non al plesso unico"

L'alluvione di settimana scorsa ha lasciato il segno. Non solo nelle abitazioni dei cittadini, che sul muro vedono ancora fino a che punto è arrivata l'acqua e a che altezza. E, ancora, non solo nelle loro menti: tanto che ogni volta che il cielo diventa nero, come nella serata di ieri domenica 13 luglio, è inevitabile incrociare le dita e avere timore. Il segno lo ha lasciato anche nella vita amministrativa locale, con
Matteo Turconi Sormani

L'alluvione di settimana scorsa ha lasciato il segno. Non solo nelle abitazioni dei cittadini, che sul muro vedono ancora fino a che punto è arrivata l'acqua e a che altezza. E, ancora, non solo nelle loro menti: tanto che ogni volta che il cielo diventa nero, come nella serata di ieri domenica 13 luglio, è inevitabile incrociare le dita e avere timore. Il segno lo ha lasciato anche nella vita amministrativa locale, con

Matteo Turconi Sormani, capogruppo della Lega Nord, che ha perso un po' la pazienza per le scelte amministrative del sindaco

Rosella Rivolta e della sua squadra di governo: "Non è possibile - afferma Turconi Sormani - che l'amministrazione pensi al plesso unico scolastico quando, ogni tre per due, Lentate va sott'acqua con enormi disagi per tutti. Devono essere destinati fondi per prevenire il dissesto idrogeologico. L'avevamo scritto in una recente mozione, ma siamo stati snobbati dalla maggioranza". E se il primo cittadino, sul sito Internet del Comune, afferma che "le forti piogge dello scorso 8 luglio sono state un evento del tutto eccezionale",

Massimiliano Costantin (capogruppo di Lentate Popolare) fa presente che la situazione di criticità era già stata annunciata domenica 6 luglio dalla Protezione civile: "Non resta che interrogarsi nuovamente - conclude Costantin - sul perché i residenti della "Valle del Seveso" non siano stati allertati e invitati ad adottare, quanto meno, misure di precauzione come liberare i box da autovetture e beni. La risposta presuppone di conoscere se siano avvenute le dovute comunicazioni tra gli enti preposti: Protezione Civile, Prefettura e Sindaco. Preciso che non ho alcun pregiudizio di sorta e non sto attribuendo colpe a nessuno, sono solo un po' stufo di vivere in un Paese in cui nessuno ha mai delle responsabilità".