Monza: l'Ordine degli avvocati presenta il primo bilancio di responsabilità sociale

Render conto e comunicare agli addetti ai lavori, agli interlocutori esterni, alle istituzioni e ai cittadini l’impatto sociale delle azioni intraprese, delle scelte effettuate, dei risultati conseguiti. Metterli al corrente e coinvolgerli nei progetti futuri per raggiungere obiettivi di miglioramento. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Monza, in carica dal 2012, ha scelto di chiudere il proprio mandato triennale con la redazione del primo Bilancio di Responsabilità Sociale. Il docume...

Render conto e comunicare agli addetti ai lavori, agli interlocutori esterni, alle istituzioni e ai cittadini l’impatto sociale delle azioni intraprese, delle scelte effettuate, dei risultati conseguiti. Metterli al corrente e coinvolgerli nei progetti futuri per raggiungere obiettivi di miglioramento. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Monza, in carica dal 2012, ha scelto di chiudere il proprio mandato triennale con la redazione del primo Bilancio di Responsabilità Sociale. Il documento strategico è stato presentato in mattinata nella sede della Fondazione Forense di Monza, alla presenza del Presidente del Tribunale,

Anna Maria Di Oreste, del Procuratore Capo della Procura della Repubblica,

Corrado Carnevali e dell’assessore alle politiche del territorio del Comune, Claudio Colombo. “In questi anni, abbiamo cercato di dare risposte ai bisogni del territorio e di offrire il nostro contributo al miglioramento del sistema giustizia, impegnandoci sia a difesa dei valori della professione forense, sia nell’affermazione del ruolo sociale dell’avvocatura con iniziative concrete e costruttive. Tutto questo lavoro è ora documentato dal bilancio sociale che, oltre a fornire ai portatori di interesse un quadro dettagliato delle attività svolte con riferimento ai compiti istituzionali , ci permette di valutarne il rilievo in termini strutturali ed etici nei confronti della comunità locale” – ha osservato la Presidente ,

Francesca Sorbi, prossima a lasciare l’ente, di cui è stata alla guida per due consiliature consecutive, dal 2010 ad oggi. Trentasette pagine, articolate in 4 distinte sezioni, corredate da immagini e infografiche, raccontano la dinamica evolutiva dell’organismo che conta 2430 iscritti tra avvocati e praticanti, con la percentuale di donne aumentata progressivamente fino a raggiungere nel 2014, quota 56% (1026 su 1909), segno di un crescente interesse femminile per la professione forense. Terzo Ordine della Lombardia e tra i più numerosi d’Italia, l’organismo Monzese è attivo nel bacino del Circondario del comune capoluogo e comprende 62 comuni, di cui alcuni situati nell’immediato Nord Milano ( come Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo) e nella contigua Provincia di Monza e della Brianza. Un territorio con 1 milione e 100 mila abitanti e 80 mila imprese. Sull’importanza della collaborazione tra l’Ordine Forense e le realtà istituzionali, si è soffermata la Presidente del Tribunale Di Oreste:”La funzionalità dell’avvocatura è indispensabile per la magistratura e per la macchina della giustizia”. Un concetto ribadito dal Procuratore Capo Carnevali:”In questi anni si è verificata piena sintonia di intenti, anche nel portare avanti insieme alcune battaglie, non sempre vinte”. Guardando al futuro, l’assessore Colombo ha invece lanciato l’idea di una collaborazione fattiva :”per creare all’interno della nuova biblioteca comunale una sezione dedicata al diritto e all’economia”. In particolare, l’Ordine nello svolgimento del suo ruolo istituzionale di supporto alla categoria, ha avviato una serie di iniziative “multi-stakeholder” destinate alla collettività di riferimento, ha sviluppato interazioni con le istituzioni locali e nazionali. Nella gestione di progetti di pubblica utilità si è posto come interlocutore qualificato per l’ambito del Terzo Settore, collaborando con associazioni e realtà no profit. Scelte e soluzioni che hanno un minimo comun denominatore: contribuire a semplificare e a migliorare la vita dei cittadini. E così , nel 2014, è nato lo Sportello Legale per il Cittadino, il punto informativo gratuito di “primo aiuto”e di orientamento per spiegare come accedere alla giustizia e come ottenere prestazioni da parte dell’avvocato. O come la partecipazione agli sportelli di volontaria giurisidizione decentrati nei comuni capoarea del territorio dove i legali del foro monzese svologono consulenza a costo zero per gestire in loco le problematiche relative all’amministratore di sostegno, atti di straordinaria amministrazione a favore di minori, alla loro tutela e a quella dell’interdetto. O ancora: il gratuito patrocinio dei non abbienti a spese dello Stato, un servizio che, nel corso del triennio 2012-14, complice la crisi economica, ha fatto registrare un netto incremento di richieste. L’Ordine monzese è inoltre stato antesignano nel dare attuazione ai metodi alternativi al percorso giudiziario ordinario come l’arbitrato nel 2012 e ancor prima, la mediazione, istituto che, l’anno scorso, ha visto la trattazione di 1064 fascicoli riguardanti controversie relative a contratti finanziari, bancari, assicurativi (268), liti condominiali (197) questioni di locazioni (140). Non meno importante il versante “progetti”. “Educazione alla legalità”, che ha fin qui coinvolto 3mila alunni e 20 istituti scolastici e che continuerà nel 2015, è un percorso voluto per parlare agli studenti di giustizia, responsabilizzandoli e sviluppandone il senso civico. Sfogliando il bilancio sociale, si legge del progetto Lavori di pubblica utilità negli uffici giudiziari, promosso in partnership con la Camera Penale , il Tribunale e la Procura della Repubblica di Monza per rendere possibile l’applicazione della conversione della pena per i reati di guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti in prestazioni lavorative di pubblica utilità. Più o meno, stessa matrice e stessi obiettivi per il protocollo del neo nato istituto di “Messa alla prova”, introdotto dalla legge 28 aprile 2014, n°67 con l’obiettivo di evitare la condanna attraverso un periodo di prova lavorativa. Grazie all’innovazione tecnologica, l’Ordine ha pionieristicamente supportato la categoria preparandola all’avvio del processo civile telematico, garantendo così velocizzazione dei procedimenti, facilitazione dell’accesso alla giustizia e un notevole vantaggio economico. Il Tribunale di Monza risulta il primo in Italia ad aver gestito il processo “informatizzato” in tutte le sue fasi. Per visionare e scaricare il bilancio di responsabilità sociale dell’Ordine degli Avvocati di Monza, consultare il sito www.ordineavvocatimonza.it