Regione Lombardia: nel 2014 approvate 37 leggi e 311 atti in 44 sedute
Leggi su imprese, lavoro, territorio, sburocratizzazione e assistenza. E poi atti di indirizzo, di controllo e le audizioni, grazie alle quali si dà voce e ascolto ai territori, agli enti locali, alle professioni, alle categorie, alla società. In 12 mesi il Consiglio regionale, attraverso il lavoro d’Aula e delle Commissioni, ha “prodotto” questi risultati: 44 sedute di Consiglio regionale con 37 leggi approvate, 111 mozioni, 91 ordini del giorno, 4 proposte di referendum, 2 proposte di legge...
Leggi su imprese, lavoro, territorio, sburocratizzazione e assistenza. E poi atti di indirizzo, di controllo e le audizioni, grazie alle quali si dà voce e ascolto ai territori, agli enti locali, alle professioni, alle categorie, alla società. In 12 mesi il Consiglio regionale, attraverso il lavoro d’Aula e delle Commissioni, ha “prodotto” questi risultati: 44 sedute di Consiglio regionale con 37 leggi approvate, 111 mozioni, 91 ordini del giorno, 4 proposte di referendum, 2 proposte di legge al parlamento, 8 atti amministrativi, 23 atti di nomina, 3 proposte di regolamento e 3 provvedimenti di riorganizzazione interna, per un totale di 311 atti, confermando così un costante e significativo potenziamento del proprio lavoro, che emerge anche dal confronto con l’anno precedente. Nel 2013 infatti l’Assemblea regionale (nei primi 9 mesi della nuova legislatura, iniziata a marzo) si era riunita 30 volte e aveva approvato 23 leggi. Le otto Commissioni permanenti e le quattro Commissioni speciali si sono riunite 352 volte approvando 195 atti tra cui 40 progetti di legge: hanno tenuto 329 audizioni e incontri che hanno visto presentarsi nelle varie Sale delle Commissioni 992 soggetti. La Commissione d’Inchiesta sull’Aler Milano si è riunita 25 volte, ricevendo in audizione 42 soggetti. "Il rendiconto della nostra Assemblea regionale chiude con risultati positivi - sottolinea il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia,
Raffaele Cattaneo -. Sono dati che sottolineano un incremento delle attività su più fronti. Il nostro Consiglio regionale ha guardato anche al di fuori dei propri confini, penso al tema delle riforme costituzionali come anche al lavoro svolto all'interno delle sedi europee. Per quanto riguarda l'attività legislativa e delle Commissioni, il nostro Consiglio regionale ha basato la sua attività sull'ascolto del territorio e sugli interventi per risolvere le criticità". Tra le leggi approvate, ce ne sono alcune molto importanti come quella per il contenimento del consumo del suolo che punta ad orientare gli interventi edilizi verso aree già urbanizzate, degradate e dismesse. Una parte rilevante della produzione legislativa (9 leggi) ha poi riguardato l’istituzione, per fusione, di nuovi Comuni nelle province di Bergamo, Como, Lecco, Pavia, Varese e Mantova, e il settore del lavoro e dell’impresa. Emblematico su quest’ultimo fronte il contributo dato dalla legge n.11 che ha previsto l’introduzione delle agevolazioni fiscali per le imprese che si impegnano a mantenere in Lombardia la loro attività, cercando così di ridurre il fenomeno delle delocalizzazioni e salvaguardare i livelli occupazionali. Tra la altre leggi si segnalano: la tutela dei coniugi separati o divorziati in condizione di disagio, in particolare con figli minori, con l’obiettivo di garantire loro un’esistenza dignitosa e il recupero dell’autonomia abitativa; la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico lombardo della Prima Guerra Mondiale; l’istituzione dell'Agenda digitale lombarda e della Leva Civica volontaria; il contenimento della proliferazione della nutria e l’istituzione della Banca della Terra lombarda per affidare i terreni incolti ai giovani. Un altro importante capitolo riguarda il tema della trasparenza e delle spese: l’Assemblea regionale è nuovamente intervenuta con le forbici per continuare l’azione finalizzata a contenere i costi della politica, che ha portato la Lombardia, tra l’altro, ad essere la prima regione italiana a tagliare i vitalizi erogati agli ex Consiglieri regionali e quella con i costi della politica più bassi (1,4 euro soltanto per ogni cittadino). Inoltre, a metà dicembre, per migliorare lo svolgimento dei lavori attraverso una più larga e puntuale partecipazione dei Consiglieri regionali, l’Ufficio di Presidenza ha approvato una delibera che prevede il rilevamento delle presenze sia all’inizio che al termine dei lavori delle sedute di Consiglio regionale e delle Commissioni: l’assenza parziale alla seduta determina una trattenuta proporzionale fino a un massimo di 281,20 euro. "Il Consiglio ha voluto continuare il percorso per garantire maggiore sobrietà, efficienza e trasparenza nelle spese - ha concluso il Presidente Raffaele Cattaneo -. Il 2015 proseguirà con la stessa attenzione al tema dei costi. A questo dovrà aggiungersi un rinnovato impegno per garantire la qualità dei risultati: abbiamo importanti provvedimenti da portare in aula".
Raffaele Cattaneo -. Sono dati che sottolineano un incremento delle attività su più fronti. Il nostro Consiglio regionale ha guardato anche al di fuori dei propri confini, penso al tema delle riforme costituzionali come anche al lavoro svolto all'interno delle sedi europee. Per quanto riguarda l'attività legislativa e delle Commissioni, il nostro Consiglio regionale ha basato la sua attività sull'ascolto del territorio e sugli interventi per risolvere le criticità". Tra le leggi approvate, ce ne sono alcune molto importanti come quella per il contenimento del consumo del suolo che punta ad orientare gli interventi edilizi verso aree già urbanizzate, degradate e dismesse. Una parte rilevante della produzione legislativa (9 leggi) ha poi riguardato l’istituzione, per fusione, di nuovi Comuni nelle province di Bergamo, Como, Lecco, Pavia, Varese e Mantova, e il settore del lavoro e dell’impresa. Emblematico su quest’ultimo fronte il contributo dato dalla legge n.11 che ha previsto l’introduzione delle agevolazioni fiscali per le imprese che si impegnano a mantenere in Lombardia la loro attività, cercando così di ridurre il fenomeno delle delocalizzazioni e salvaguardare i livelli occupazionali. Tra la altre leggi si segnalano: la tutela dei coniugi separati o divorziati in condizione di disagio, in particolare con figli minori, con l’obiettivo di garantire loro un’esistenza dignitosa e il recupero dell’autonomia abitativa; la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico lombardo della Prima Guerra Mondiale; l’istituzione dell'Agenda digitale lombarda e della Leva Civica volontaria; il contenimento della proliferazione della nutria e l’istituzione della Banca della Terra lombarda per affidare i terreni incolti ai giovani. Un altro importante capitolo riguarda il tema della trasparenza e delle spese: l’Assemblea regionale è nuovamente intervenuta con le forbici per continuare l’azione finalizzata a contenere i costi della politica, che ha portato la Lombardia, tra l’altro, ad essere la prima regione italiana a tagliare i vitalizi erogati agli ex Consiglieri regionali e quella con i costi della politica più bassi (1,4 euro soltanto per ogni cittadino). Inoltre, a metà dicembre, per migliorare lo svolgimento dei lavori attraverso una più larga e puntuale partecipazione dei Consiglieri regionali, l’Ufficio di Presidenza ha approvato una delibera che prevede il rilevamento delle presenze sia all’inizio che al termine dei lavori delle sedute di Consiglio regionale e delle Commissioni: l’assenza parziale alla seduta determina una trattenuta proporzionale fino a un massimo di 281,20 euro. "Il Consiglio ha voluto continuare il percorso per garantire maggiore sobrietà, efficienza e trasparenza nelle spese - ha concluso il Presidente Raffaele Cattaneo -. Il 2015 proseguirà con la stessa attenzione al tema dei costi. A questo dovrà aggiungersi un rinnovato impegno per garantire la qualità dei risultati: abbiamo importanti provvedimenti da portare in aula".