Regione: percorso rosa al Pronto soccorso per le vittime di violenza
Attivare nei Pronto soccorso degli ospedali lombardi un percorso rosa per accessi con precedenza e massimo rispetto della privacy per le persone vittime di violenza, in particolare donne e bambini. Lo chiede una mozione, primo firmatario
Paola Macchi (M5S) e firmata anche da
Sara Valmaggi (PD),
Carolina Toia (Lista Maroni),
Donatella Martinazzoli (Lega Nord) e
Maria Teresa Baldini, del gruppo Misto, disc...
Attivare nei Pronto soccorso degli ospedali lombardi un percorso rosa per accessi con precedenza e massimo rispetto della privacy per le persone vittime di violenza, in particolare donne e bambini. Lo chiede una mozione, primo firmatario
Paola Macchi (M5S) e firmata anche da
Sara Valmaggi (PD), Carolina Toia (Lista Maroni),
Donatella Martinazzoli (Lega Nord) e
Maria Teresa Baldini, del gruppo Misto, discussa dal Consiglio regionale della Lombardia al termine della seduta di ieri, martdì 25 novembre. Il provvedimento è stato approvato all’unanimità. Solo una donna su 50 denuncia infatti le violenze subite. Il documento invita, tra l’altro, la Giunta “a prevedere in tempi brevi all’interno della programmazione dell’attività amministrativa la realizzazione dei percorsi rosa nelle strutture sanitarie pubbliche della Lombardia, attuando interventi per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle fasce deboli della popolazione”.
Paola Macchi (M5S) e firmata anche da
Sara Valmaggi (PD), Carolina Toia (Lista Maroni),
Donatella Martinazzoli (Lega Nord) e
Maria Teresa Baldini, del gruppo Misto, discussa dal Consiglio regionale della Lombardia al termine della seduta di ieri, martdì 25 novembre. Il provvedimento è stato approvato all’unanimità. Solo una donna su 50 denuncia infatti le violenze subite. Il documento invita, tra l’altro, la Giunta “a prevedere in tempi brevi all’interno della programmazione dell’attività amministrativa la realizzazione dei percorsi rosa nelle strutture sanitarie pubbliche della Lombardia, attuando interventi per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle fasce deboli della popolazione”.