La Regione stanzia 120 milioni di euro: 6 mila alloggi a disposizione
Uno stanziamento di 120 milioni di euro finalizzato a ristrutturare e mettere a disposizione nel corso del prossimo triennio quasi seimila nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica e a completare piccoli interventi strutturali e manutentivi per altri novemila alloggi. E’ quanto prevede il Programma Regionale di Edilizia Residenziale Pubblica per il triennio 2014-2016 approvato ieri in Consiglio regionale con 39 voti a favore e 26 astenuti: favorevoli i gruppi di maggioranza, astenuti Mo...
Uno stanziamento di 120 milioni di euro finalizzato a ristrutturare e mettere a disposizione nel corso del prossimo triennio quasi seimila nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica e a completare piccoli interventi strutturali e manutentivi per altri novemila alloggi. E’ quanto prevede il Programma Regionale di Edilizia Residenziale Pubblica per il triennio 2014-2016 approvato ieri in Consiglio regionale con 39 voti a favore e 26 astenuti: favorevoli i gruppi di maggioranza, astenuti Movimento5Stelle, Partito Democratico e Patto Civico. “Con questo provvedimento –h a spiegato il relatore
Giulio Gallera (Forza Italia) - poniamo le condizioni per completare i contratti di quartiere, con il coinvolgimento di fondazioni e banche etiche potenziamo gli strumenti di housing sociale per tutti coloro che pur avendo un reddito superiore ai 18mila euro non possono permettersi l’acquisto della prima casa, diamo vita a un fondo per garantire il pagamento dell’affitto a chi dovesse essere temporaneamente in condizioni di impossibilità, attiviamo il registro dell’invenduto cercando di promuoverne l’utilizzo attraverso una diversa formulazione dei Servizi Abitativi a Canone Convenzionato che introduce nuove forme di agevolazioni finanziarie”. “Dobbiamo cercare di soddisfare, nella misura massima possibile, il fabbisogno abitativo di sempre più larghi strati di popolazione in condizioni di svantaggio, cercando di aiutare coloro che non riescono ad accedere alla casa alle normali condizioni di mercato” ha detto
Donatella Martinazzoli (Lega Nord), mentre per
Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia) “vanno previste anche agevolazioni fiscali per gli interventi di manutenzione e nelle assegnazioni degli alloggi bisogna introdurre nuovi criteri di selezione degli inquilini che scongiurino il rischio di “islamizzazione” di interi quartieri”.
Carlo Malvezzi (NCD) ha quindi sottolineato la necessità di rivedere quanto prima la legge sulla casa integrandola con la legge sull’urbanistica. “Questo piano – ha aggiunto l’Assessore regionale alla Casa Paola Bulbarelli - arriva dopo solo 1 anno dall’insediamento della nuova Giunta e colma 5 anni di vuoto, dando le prime risposte ai bisogni emersi”. Soddisfazione per il lavoro del relatore Giulio Gallera è stata espressa sia da
Onorio Rosati (PD) che da
Roberto Bruni (Patto Civico), che, pur apprezzando le aperture e l’accoglimento di alcuni punti sottolineati dalla minoranza come le proposte sulla morosità incolpevole, hanno però espresso voto di astensione giudicando questo piano “viziato da stanziamenti insufficienti a far fronte a un dramma di grande entità come quello della casa, che costituisce oggi il problema prioritario da affrontare e risolvere. Servono risorse ben maggiori –hanno evidenziato Rosati e Bruni-, non è chiaro il contesto normativo di riferimento in cui il piano si inserisce, non è sufficientemente valorizzato e riconosciuto il ruolo sociale delle Aler e strumenti annosi come i contratti di quartiere sono ancora in attesa di completamento e definizione”.
Iolanda Nanni (M5Stelle) ha a sua volta annunciato l’astensione del suo gruppo apprezzando l’accoglimento di alcune proposte e concetti come una maggiore trasparenza nella gestione, l’introduzione del registro dell’invenduto che consentirà un monitoraggio costante e puntuale del patrimonio abitativo invenduto e il voucher lavoro grazie al quale inquilini morosi potranno compensare i versamenti facendo personalmente alcuni lavori di ristrutturazione necessari. “Il provvedimento è però ancora carente su alcuni aspetti come i controlli”, ha concluso Nanni. Approvati anche quattro ordini del giorno. Il primo, presentato da Iolanda Nanni (M5Stelle), chiede che le misure di sostegno all’affitto tengano conto anche di nuove tipologie familiari come le coppie di fatto, le famiglie monoparentali e monoreddito. Il secondo, di cui è primo firmatario Giulio Gallera (FI) e sottoscritto da esponenti di tutti i gruppi consiliari, invita la Giunta regionale di concerto anche con le Forza dell’Ordine a mettere in campo task force e misure di prevenzione e contrasto al fenomeno dell’abusivismo, tra le quali anche un apposito numero verde telefonico per effettuare segnalazioni e denunce di occupazioni abusive e il riconoscimento della figura del custode sociale. Il terzo ordine del giorno, di cui è primo firmatario sempre Giulio Gallera (FI) e anche questo sottoscritto da esponenti di tutti i gruppi consiliari, invita la Giunta lombarda ad attivarsi presso il Governo nazionale affinché partecipi direttamente al fondo istituito presso Finlombarda destinato a interventi di manutenzione e riqualificazione urgenti, e affinchè promuova un regime fiscale agevolato per le Aler senza che gli effetti economici ricadano sugli Enti locali. Il quarto ordine del giorno presentato da Fabio Altitonante (FI) invita infine la Giunta a definire entro i primi 3 mesi del 2015 un progetto di riqualificazione e un piano economico finanziario che coinvolga il quartiere Lorenteggio e il quartiere Zama Salomone di Milano e il quartiere Tessera di Cesano Boscone, ai quali indirizzare prioritariamente i fondi europei per la casa.
Giulio Gallera (Forza Italia) - poniamo le condizioni per completare i contratti di quartiere, con il coinvolgimento di fondazioni e banche etiche potenziamo gli strumenti di housing sociale per tutti coloro che pur avendo un reddito superiore ai 18mila euro non possono permettersi l’acquisto della prima casa, diamo vita a un fondo per garantire il pagamento dell’affitto a chi dovesse essere temporaneamente in condizioni di impossibilità, attiviamo il registro dell’invenduto cercando di promuoverne l’utilizzo attraverso una diversa formulazione dei Servizi Abitativi a Canone Convenzionato che introduce nuove forme di agevolazioni finanziarie”. “Dobbiamo cercare di soddisfare, nella misura massima possibile, il fabbisogno abitativo di sempre più larghi strati di popolazione in condizioni di svantaggio, cercando di aiutare coloro che non riescono ad accedere alla casa alle normali condizioni di mercato” ha detto
Donatella Martinazzoli (Lega Nord), mentre per
Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia) “vanno previste anche agevolazioni fiscali per gli interventi di manutenzione e nelle assegnazioni degli alloggi bisogna introdurre nuovi criteri di selezione degli inquilini che scongiurino il rischio di “islamizzazione” di interi quartieri”.
Carlo Malvezzi (NCD) ha quindi sottolineato la necessità di rivedere quanto prima la legge sulla casa integrandola con la legge sull’urbanistica. “Questo piano – ha aggiunto l’Assessore regionale alla Casa Paola Bulbarelli - arriva dopo solo 1 anno dall’insediamento della nuova Giunta e colma 5 anni di vuoto, dando le prime risposte ai bisogni emersi”. Soddisfazione per il lavoro del relatore Giulio Gallera è stata espressa sia da
Onorio Rosati (PD) che da
Roberto Bruni (Patto Civico), che, pur apprezzando le aperture e l’accoglimento di alcuni punti sottolineati dalla minoranza come le proposte sulla morosità incolpevole, hanno però espresso voto di astensione giudicando questo piano “viziato da stanziamenti insufficienti a far fronte a un dramma di grande entità come quello della casa, che costituisce oggi il problema prioritario da affrontare e risolvere. Servono risorse ben maggiori –hanno evidenziato Rosati e Bruni-, non è chiaro il contesto normativo di riferimento in cui il piano si inserisce, non è sufficientemente valorizzato e riconosciuto il ruolo sociale delle Aler e strumenti annosi come i contratti di quartiere sono ancora in attesa di completamento e definizione”.
Iolanda Nanni (M5Stelle) ha a sua volta annunciato l’astensione del suo gruppo apprezzando l’accoglimento di alcune proposte e concetti come una maggiore trasparenza nella gestione, l’introduzione del registro dell’invenduto che consentirà un monitoraggio costante e puntuale del patrimonio abitativo invenduto e il voucher lavoro grazie al quale inquilini morosi potranno compensare i versamenti facendo personalmente alcuni lavori di ristrutturazione necessari. “Il provvedimento è però ancora carente su alcuni aspetti come i controlli”, ha concluso Nanni. Approvati anche quattro ordini del giorno. Il primo, presentato da Iolanda Nanni (M5Stelle), chiede che le misure di sostegno all’affitto tengano conto anche di nuove tipologie familiari come le coppie di fatto, le famiglie monoparentali e monoreddito. Il secondo, di cui è primo firmatario Giulio Gallera (FI) e sottoscritto da esponenti di tutti i gruppi consiliari, invita la Giunta regionale di concerto anche con le Forza dell’Ordine a mettere in campo task force e misure di prevenzione e contrasto al fenomeno dell’abusivismo, tra le quali anche un apposito numero verde telefonico per effettuare segnalazioni e denunce di occupazioni abusive e il riconoscimento della figura del custode sociale. Il terzo ordine del giorno, di cui è primo firmatario sempre Giulio Gallera (FI) e anche questo sottoscritto da esponenti di tutti i gruppi consiliari, invita la Giunta lombarda ad attivarsi presso il Governo nazionale affinché partecipi direttamente al fondo istituito presso Finlombarda destinato a interventi di manutenzione e riqualificazione urgenti, e affinchè promuova un regime fiscale agevolato per le Aler senza che gli effetti economici ricadano sugli Enti locali. Il quarto ordine del giorno presentato da Fabio Altitonante (FI) invita infine la Giunta a definire entro i primi 3 mesi del 2015 un progetto di riqualificazione e un piano economico finanziario che coinvolga il quartiere Lorenteggio e il quartiere Zama Salomone di Milano e il quartiere Tessera di Cesano Boscone, ai quali indirizzare prioritariamente i fondi europei per la casa.