L'adempimento dell’informativa va documentato attraverso una dicitura riportata nel contratto con cui l’inquilino dichiara di avere ricevuto le informazioni e la documentazione in ordine alla prestazione energetica dell’appartamento. A questo punto locatario e locatore diventano corresponsabili dell’esistenza di tale certificato dividendo, in caso di assenza di quanto richiesto dalla legge, le eventuali penali. 

Insomma, per quel che riguarda l’APE, nulla è cambiato nella sostanza; il certificato energetico è obbligatorio nel caso delle locazione come nelle compravendite immobiliari, nuove costruzioni, ristrutturazioni edilizie importanti, ampliamenti volumetrici o recupero per abitazione di sottotetti. L’APE inoltre è necessaria anche per accedere a sgravi fiscali o incentivi per la riqualificazione energetica.

Ma cosa è l’APE? E, in particolare, la certificazione energetica per i proprietari di immobili, rappresenta esclusivamente un onere o anche un’opportunità?

In un paese eccessivamente burocratizzato come l’Italia, la certificazione APE è spesso per buona parte vissuta, come fastidio.  Ma non è cosi.

L’APE è un documento che attesta il consumo energetico dell’immobile, ricavato attraverso un calcolo standardizzato che classifica il suo “uso” secondo 10 classi di valori, da A4 (massimo) alla G. 

La validità del certificato APE è di 10 anni, e parte da un’analisi dell’immobile che deve prendere in considerazione molte variabili che presuppongono un’attenzione assoluta. Redigere un attestato di prestazione energetica presuppone un lavoro di competenza ed  è necessario, quindi, che alle spalle delle società che emettono la certificazione, ci sia il giusto carico di esperienza e professionalità ed il rispetto delle normative in vigore, ad esempio in Lombardia come previsto dal D.G.R. X/3868 sono obbligatori uno o più sopralluoghi presso l’immobile. 

In pratica, se redatto nella maniera corretta, l’APE costituisce un’opportunità di risparmio economico, in quanto è la cartina geografica precisa dello stato dell’immobile, in grado di definire gli sprechi energetici e  di conseguenza, suggerire i rimedi. 

L’APE mette l’appartamento in grado di restituire, attraverso l’efficienza energetica, quanto speso per la consulenza e il servizio di cui si è usufruito.

Ma veniamo ora ad un altro problema annoso, quanto costa una certificazione energetica professionale?

Oggi il settore è stato invaso da molte realtà che propongono servizi low-cost.

Addirittura vengono emessi certificati senza sopralluogo. Al di là che va sempre ricordato che il sopralluogo è obbligo di legge, è evidente che gli esiti di tali documentazioni non propongono dati in linea con la realtà dell’appartamento, e quindi, al di là di assolvere in qualche modo l’adempimento legale, rappresentano un puro costo.

La certezza di avere il giusto servizio al giusto prezzo parte dallo scegliere società serie, ad esempio per il territorio di Milano e Monza Brianza è presente ACE Consulting Certificazione Energetica professionisti accreditati Cened, con ampia esperienza.

L’intervento di professionisti esperti  presuppone anche una precisa ricerca preliminare, che in molti casi può portare a scoprire che su quell’immobile esiste già una certificazione attiva, rendendo del tutto inutile una ulteriore spesa. 

Per approfondire l’argomento attestato di prestazione energetica ci si può rivolgere al sito www.acemilano-certificazioneenergeticaedifici.it ricco di spiegazioni e approfondimenti. Nel sito si potrà anche scaricare gratuitamente l’e-book  “Manuale breve per ridurre la bolletta” con molti consigli e trovare le risposte, in termini semplici, alle più comuni domande su come migliorare, nella propria abitazione, l’efficienza energetica e quindi risparmiare.