Enpa, Polizia provinciale e Asl in città: cento volatili in mezzo al degrado
BRUGHERIO - Nei giorni scorsi il Nucleo antimaltrattamento dell'Enpa, insieme alla Polizia provinciale e all'Asl è intervenuto in un campo in città: trovati un centinaio di volatili, tra anatre e galline, in condizioni di estremo degrado, oltre a un gatto, a un cane di 6 anni e uno di 15 anni.
A metà ottobre, questa volta nella nostra città, è andato in scena l'ennesimo recupero di animali detenuti in condizioni allucinanti. Grazie alla solita e provvidenziale segnalazione, il gruppo Antimaltrattamento dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) di Monza si è presentato in un campo della cittadina brianzola insieme alla Polizia Provinciale e all'Asl e si è trovato davanti una scena impressionante: in condizioni di estremo degrado e incuria, infatti, sono stati trovati oltre un centinaio di volatili, tra anatre e galline (l'art. 32 del Regolamento Comunale per il Benessere degli Animali recita che "E` consentita la detenzione in ambito urbano di singoli volatili da cortile o di gruppi di volatili composti al massimo da 10 esemplari, limitati all’uso familiare, il cui ricovero deve distare almeno di 10 metri dalle abitazioni vicine"), un giovane gatto, un cane abbastanza giovane in apparente buono stato di salute e un cane più anziano, totalmente paralizzato sulle gambe posteriori.
Sul posto erano presenti anche la Polizia Locale e un incaricato del Comune per rintracciare il proprietario del campo. Una volta rintracciato, questi, un pensionato ultrasettantenne residente in città, ha spiegato che tutti gli animali erano alimentati con gli scarti di una mensa di una vicina scuola.
Sul posto erano presenti anche la Polizia Locale e un incaricato del Comune per rintracciare il proprietario del campo. Una volta rintracciato, questi, un pensionato ultrasettantenne residente in città, ha spiegato che tutti gli animali erano alimentati con gli scarti di una mensa di una vicina scuola.
I provvedimenti dell’Asl danno 30 giorni di tempo per riportare il posto allo stato di “orto urbano”, rimuovendo tutto quello che non è necessario alla sua gestione e riducendo a 10 esemplari il numero di volatili. La pratica attualmente rimane aperta per risolvere il problema dei numerosi volatili che, ricordiamo, non sono adottabili.
Diversa la sorte di cani e gatto che sono stati fatti cedere immediatamente all'Enpa. Per i più giovani il futuro sembra propizio: il gattino Stanislao, dal pelo semi lungo tutto nero, di appena 5 mesi, è stato già prenotato, mentre il cane più giovane, Birillo, di circa 6 anni, sicuramente troverà a breve una famiglia presso il rifugio di Monza in via San Damiano.
Il destino non è stato invece tenero con il cane più anziano, un pastore tedesco di circa 15 anni: un'accurata visita veterinaria ha infatti evidenziato la presenza di una grossa massa tumorale che avvolgeva totalmente la parte superiori degli arti posteriori e l'apparato digerente e con un evidente prolasso anale. L'estensione del tumore e l'impressionante stato di sofferenza in cui versava ha fatto prendere la decisione più drastica e il povero animale è stato addormentato per sempre.
È evidente che quel cane non vedeva un veterinario da anni o non ne aveva mai visto uno, anche se l'Art. 4 comma 2 del Regolamento Comunale recita che "È doveroso sottoporre tutti gli animali di proprietà, o tenuti a qualsiasi titolo, alle opportune visite mediche, ogni qualvolta il loro stato di salute lo renda necessario, e per gli animali da compagnia, almeno una volta l’anno".
È evidente che quel cane non vedeva un veterinario da anni o non ne aveva mai visto uno, anche se l'Art. 4 comma 2 del Regolamento Comunale recita che "È doveroso sottoporre tutti gli animali di proprietà, o tenuti a qualsiasi titolo, alle opportune visite mediche, ogni qualvolta il loro stato di salute lo renda necessario, e per gli animali da compagnia, almeno una volta l’anno".
Enpa ricorda che la legge non consente più la soppressione di animali randagi; i cani ospiti di canili e rifugi possono essere soppressi per via eutanasica e ad opera di medici veterinari solo qualora gravemente malati, come in questo caso.