Brianzacque: 3 milioni e mezzo contro gli allagamenti
Un investimento di tre milioni e mezzo di euro, un crono programma che prevede lavori per quasi tre anni e mezzo: è il piano fognario integrato di Brianzacque, considerato di primaria importanza per combattere il fenomeno degli allagamenti.
Duemila e 355 chilometri di rete di tubazioni sotterranee da indagare palmo a palmo. Venticinquemila e 580 camerette di ispezione da scandagliare da cima a fondo. Sotto la lente di ingrandimento anche collettori e interconnessioni con il reticolo idrico superficiale, di competenza dei comuni. E’ scattata la prima fase delle attività propedeutiche all’elaborazione del piano fognario integrato, valido per i comuni della Provincia di Monza e della Brianza, serviti da BrianzAcque.
La monoutility che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio dà così il via alla predisposizione dello strumento strategico capace di fornire una visione globale dello stato di salute della rete, della sua capacità di tenuta, delle criticità, dei problemi da risolvere. E di conseguenza, di individuare gli interventi di riabilitazione, di definirne priorità e costi, mettendo la parola fine ai fenomeni sempre più frequenti di esondazioni e di allagamenti.
La monoutility che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio dà così il via alla predisposizione dello strumento strategico capace di fornire una visione globale dello stato di salute della rete, della sua capacità di tenuta, delle criticità, dei problemi da risolvere. E di conseguenza, di individuare gli interventi di riabilitazione, di definirne priorità e costi, mettendo la parola fine ai fenomeni sempre più frequenti di esondazioni e di allagamenti.
Secondo il crono programma, lo step iniziale si protrarrà per 840 giorni, 28 mesi. Il raggruppamento temporaneo d’imprese vincitore del bando indetto da BrianzAcque avrà a disposizione oltre due anni di tempo per espletare una mole di attività di rilevazioni che ha come scopo la ricostruzione dei modelli geometrici - idraulici del sistema delle reti esistenti, spesso obsolete e incapaci di contenere l’acqua in eccesso. Oltre alla ricostruzione quasi certosina dell’intera mappa dei sottoservizi e a campagne di video ispezione, verranno eseguite misurazioni idrauliche con il monitoraggio delle piogge e della capacità di portata e di tenuta delle fognature. Tutti i dati raccolti saranno inseriti in un software in modo da poter simulare situazioni di crisi.
L’intervento, tra i più importanti contenuti nel Piano d’Ambito triennale 2014-17 dell’Ato (Ambito Territoriale Ottimale) di Monza e della Brianza, comporta un impegno di spesa di 3 milioni e mezzo, interamente finanziato da Brianzacque con i proventi delle tariffe. Commenta l’amministratore delegato della public company, Enrico Boerci: “All’indomani dei nubifragi di luglio e del novembre scorso, in accordo con i Sindaci, ci eravamo assunti un impegno e lo manteniamo. Siamo infatti convinti che solo attraverso un piano fognario basato su conoscenze scientifiche e moderne sia possibile garantire risposte mirate e realistiche ai problemi del nostro territorio, il cui collettamento fognario, sotto pressione, ha dimostrato in numerose occasioni di non riuscire a smaltire i liquami in quantità adeguata”.
Nei giorni scorsi, Boerci ha scritto una lettera ai primi cittadini dei Comuni del territorio serviti da BrianzAcque per comunicare l’avvio delle attività programmate che richiedono il coinvolgimento e la collaborazione diretta dei tecnici municipali e dell’ ufficio progettazione aziendale. Una volta espletati tutti i passaggi e ricostruito il modello delle caratteristiche geometrico idraulico della rete fognaria, scatterà la seconda fase per definirne la funzionalità e individuare le opere da eseguire. Il costo stimato è di 980 mila euro. Alla fine, ciascun comune disporrà di un proprio piano fognario.
Ne verrà inoltre strutturato uno su area più vasta, cosiddetto “integrato” dell’intero complesso di condotte fognarie , collettori intercomunali e interconnessioni con il reticolo idrico superficiale corrispondente al bacino territoriale della Provincia di Monza e della Brianza, grazie al quale si potranno individuare e programmare gli interventi necessari sul sistema idrico sotterraneo con tempistiche certe e soluzioni mirate per risolvere le diverse problematiche.
Ne verrà inoltre strutturato uno su area più vasta, cosiddetto “integrato” dell’intero complesso di condotte fognarie , collettori intercomunali e interconnessioni con il reticolo idrico superficiale corrispondente al bacino territoriale della Provincia di Monza e della Brianza, grazie al quale si potranno individuare e programmare gli interventi necessari sul sistema idrico sotterraneo con tempistiche certe e soluzioni mirate per risolvere le diverse problematiche.