Cesano M.: troppe educatrici al nido, apre il centro ricreativo della materna
Personale in eccedenza per il Centro ludico estivo dell’asilo nido? Nessun problema: un po’ di educatrici faranno il Centro ricreativo estivo per i bambini in età di scuola d’infanzia. Lo ha deciso nei giorni scorsi il commissario prefettizio
Adriana Sabato, risolvendo in colpo solo due problemi: non lasciare a casa il personale in esubero, dare un aiuto concreto alle famiglie che hanno bambini dai 3 ai 6 anni e che prima delle vacanze hanno la necessità o il desiderio...
Personale in eccedenza per il Centro ludico estivo dell’asilo nido? Nessun problema: un po’ di educatrici faranno il Centro ricreativo estivo per i bambini in età di scuola d’infanzia. Lo ha deciso nei giorni scorsi il commissario prefettizio
Adriana Sabato, risolvendo in colpo solo due problemi: non lasciare a casa il personale in esubero, dare un aiuto concreto alle famiglie che hanno bambini dai 3 ai 6 anni e che prima delle vacanze hanno la necessità o il desiderio di iscriverli in un ambiente protetto e stimolante. Tutto è nato quando il commissario prefettizio, verificando le iscrizioni raccolte per il Centro ludico estivo dell’asilo nido si è accorta che il personale a disposizione superava il rapporto di un educatrice ogni otto bambini stabilito dalla Regione Lombardia. Dopo aver pensato alla soluzione migliore, ha convocato le dirette interessate per far presente il problema. La scelta sarebbe stata quella di destinare al Centro ricreativo della scuola d’infanzia alcune educatrici, in modo da garantire il servizio per i bambini dai 3 ai 6 anni dal 2 fino al 27 luglio compreso (si farà alla materna “Luigi Calastri”) senza ricorrere a personale esterno. Ottenuto il benestare, il commissario ha quindi deciso di iscrivere le educatrici a un corso di formazione affinché, dopo mesi e mesi trascorsi con i più piccoli, possano relazionarsi nel modo migliore con i bambini della materna e proporre le attività più adeguate non solo per intrattenerli nel mese in cui il servizio viene garantito, ma anche per favorirne lo sviluppo. Il corso, tenuto dalla cooperativa “Il melograno” di Segrate, è costato 480 euro. I benefici per le casse del Comune e per la tranquillità delle famiglie sono notevolmente superiori.
Adriana Sabato, risolvendo in colpo solo due problemi: non lasciare a casa il personale in esubero, dare un aiuto concreto alle famiglie che hanno bambini dai 3 ai 6 anni e che prima delle vacanze hanno la necessità o il desiderio di iscriverli in un ambiente protetto e stimolante. Tutto è nato quando il commissario prefettizio, verificando le iscrizioni raccolte per il Centro ludico estivo dell’asilo nido si è accorta che il personale a disposizione superava il rapporto di un educatrice ogni otto bambini stabilito dalla Regione Lombardia. Dopo aver pensato alla soluzione migliore, ha convocato le dirette interessate per far presente il problema. La scelta sarebbe stata quella di destinare al Centro ricreativo della scuola d’infanzia alcune educatrici, in modo da garantire il servizio per i bambini dai 3 ai 6 anni dal 2 fino al 27 luglio compreso (si farà alla materna “Luigi Calastri”) senza ricorrere a personale esterno. Ottenuto il benestare, il commissario ha quindi deciso di iscrivere le educatrici a un corso di formazione affinché, dopo mesi e mesi trascorsi con i più piccoli, possano relazionarsi nel modo migliore con i bambini della materna e proporre le attività più adeguate non solo per intrattenerli nel mese in cui il servizio viene garantito, ma anche per favorirne lo sviluppo. Il corso, tenuto dalla cooperativa “Il melograno” di Segrate, è costato 480 euro. I benefici per le casse del Comune e per la tranquillità delle famiglie sono notevolmente superiori.