Lentate: il parroco diminuisce le Messe settimanali
I sacerdoti invecchiano e i fedeli diminuiscono sempre di più. La soluzione individuata? Ridurre il numero delle Messe celebrate ogni settimana sul territorio. Dev’essere stata una scelta davvero difficile e sofferta quella compiuta dal parroco
don Italo Miotto che, da sabato 5 ottobre, rinuncia a ben 12 funzioni nel calendario settimanale. Le Messe, insomma, passano drasticamente da 54 a 42. Non poche, comunque, ma sono un segno evidente dei tempi che cambiano e della disaf...
I sacerdoti invecchiano e i fedeli diminuiscono sempre di più. La soluzione individuata? Ridurre il numero delle Messe celebrate ogni settimana sul territorio. Dev’essere stata una scelta davvero difficile e sofferta quella compiuta dal parroco
don Italo Miotto che, da sabato 5 ottobre, rinuncia a ben 12 funzioni nel calendario settimanale. Le Messe, insomma, passano drasticamente da 54 a 42. Non poche, comunque, ma sono un segno evidente dei tempi che cambiano e della disaffezione continua dei fedeli nei confronti delle celebrazioni e della frequentazione delle chiese. In più si è aggiunto il problema non solo dell’invecchiamento dei sacerdoti, come ha motivato don Italo più o meno scherzosamente sul bollettino parrocchiale, ma soprattutto quello della diminuzione dei sacerdoti. Inteso non solo come crisi delle vocazioni, ma come presenza numerica inferiore per la celebrazione delle funzioni a causa della chiusura del seminario arcivescovile di Seveso. La diminuzione delle celebrazioni, in ogni caso, è stata introdotta con carattere sperimentale fino alla fine dell’anno. Con l’arrivo del 2014 si farà un primo bilancio per verificare se la decisione è stata opportuna o se, al contrario, è meglio ritornare alla situazione precedente.
don Italo Miotto che, da sabato 5 ottobre, rinuncia a ben 12 funzioni nel calendario settimanale. Le Messe, insomma, passano drasticamente da 54 a 42. Non poche, comunque, ma sono un segno evidente dei tempi che cambiano e della disaffezione continua dei fedeli nei confronti delle celebrazioni e della frequentazione delle chiese. In più si è aggiunto il problema non solo dell’invecchiamento dei sacerdoti, come ha motivato don Italo più o meno scherzosamente sul bollettino parrocchiale, ma soprattutto quello della diminuzione dei sacerdoti. Inteso non solo come crisi delle vocazioni, ma come presenza numerica inferiore per la celebrazione delle funzioni a causa della chiusura del seminario arcivescovile di Seveso. La diminuzione delle celebrazioni, in ogni caso, è stata introdotta con carattere sperimentale fino alla fine dell’anno. Con l’arrivo del 2014 si farà un primo bilancio per verificare se la decisione è stata opportuna o se, al contrario, è meglio ritornare alla situazione precedente.