Lentate, in piena notte l'ok per il Pgt

È arrivato alle tre di notte, l’ora dei sogni. E a tutti gli effetti il Pgt, votato il 10 marzo, è l’ultimo grande sogno dell’amministrazione Sasso prima delle elezioni amministrative di maggio. Un documento destinato a rivoluzionare il paese con scelte urbanistiche che daranno i loro frutti nel corso delle prossime legislature. Se si tratterà effettivamente di un sogno, oppure di una scelta lungimirante, lo sapremo solo tra un decennio. Quel che possiamo sapere fin d’ora, invece, è che il nu...

È arrivato alle tre di notte, l’ora dei sogni. E a tutti gli effetti il Pgt, votato il 10 marzo, è l’ultimo grande sogno dell’amministrazione Sasso prima delle elezioni amministrative di maggio. Un documento destinato a rivoluzionare il paese con scelte urbanistiche che daranno i loro frutti nel corso delle prossime legislature. Se si tratterà effettivamente di un sogno, oppure di una scelta lungimirante, lo sapremo solo tra un decennio. Quel che possiamo sapere fin d’ora, invece, è che il nuovo Piano di governo del territorio è stato varato tra mille polemiche. Soprattutto quelle tra il Comune di Lentate sul Seveso e la Provincia di Monza e Brianza contraria a portare ulteriore cementificazione sul territorio. Ma anche in Consiglio comunale l’atmosfera è stata tutt’altro che serena. L’esame delle 330 osservazioni pervenute in municipio ha sottolineato qualche spaccatura nella coalizione di maggioranza (con l’astensione finale e inattesa del consigliere leghista

Katia Lietti), l’assenza del consigliere di minoranza

Iolanda Negri, seduta al suo posto solo per la dichiarazione finale e il voto contrario, le feroci critiche mosse dal leader dell’opposizione

Massimiliano Costantin. Sul piatto, come spesso accade in queste circostanze, grossi interessi, in primis il recupero della degradata area Schiatti. Terreni diventati residenziali, possibilità di dar spazio a nuove aziende: “Il nostro Comune – le affermazion del sindaco

Massimo Sasso – deve recuperare la sua attrattiva. Non mi interessa costruire per incassare oneri, voglio uno sviluppo intelligente e ponderato, con un paese capace di creare nuove opportunità di lavoro”. Il piano ridimensionato dalla Regione, che ha ridotto la possibilità di consumo del suolo, è stato bocciato dalla minoranza. “L’idea di paese che esce da questo documento – la sentenza di Costantin, capogruppo di Lentate democraticaa – non è la nostra idea di paese. Un documento spesso raffazzonato, pieno di contraddizioni, che mette in risalto l’esistenza di cittadini di serie A e cittadini di serie B discriminati dalla maggioranza. Rifletta la povertà di idee del sindaco e della Giunta”.