Limbiate: "Approvare il piano industriale di B.E.A. è una scelta sensata"
Il nuovo piano industriale di Brianza Energia Ambiente, approvato venerdì scorso dall'Assemblea dei soci, ha scatenato polemiche. Com'era prevedibile. Nella questione interviene anche il gruppo di maggioranza cittadino per difendere la scelta compiuta. E, com'è nostro costume, pubblichiamo integralmente il comunicato che ci è stato inviato.
Nelle settimane scorse, Brianza Energia Ambiente (BEA Spa), che è la società totalmente pubblica che gestisce il trattamento dei rifiuti, compr...
Il nuovo piano industriale di Brianza Energia Ambiente, approvato venerdì scorso dall'Assemblea dei soci, ha scatenato polemiche. Com'era prevedibile. Nella questione interviene anche il gruppo di maggioranza cittadino per difendere la scelta compiuta. E, com'è nostro costume, pubblichiamo integralmente il comunicato che ci è stato inviato.
Nelle settimane scorse, Brianza Energia Ambiente (BEA Spa), che è la società totalmente pubblica che gestisce il trattamento dei rifiuti, compresi quelli prodotti a Limbiate, presso la piattaforma tecnologica di Desio, ha presentato il suo nuovo Piano industriale, parzialmente rinnovato rispetto a quello presentato un anno fa, che venne abbandonato per le proteste di alcuni sindaci dei comuni soci.
Il nuovo piano prevede investimenti per circa 15 milioni di euro, concentrati sulla realizzazione per 7 milioni dell'impianto di trattamento della frazione umida, tonnellate di rifiuto che oggi viaggiano quotidianamente verso il Piemonte , per 5 milioni circa sulla sostituzione della turbina a vapore e del relativo condensatore e per i restanti 3 milioni al miglioramento del rendimento termico e della capacità di abbattimento degli inquinanti gassosi già ampiamente al di sotto dei limiti di legge. In parole povere interventi mirati a ridurre l’inquinamento, aumentare la produzione di energia elettrica e termica e dotare la nostra di tutti gli impianti necessari per trattare tutte le frazioni di rifiuto e materia prodotti sul nostro territorio.
Tutte indicazioni che il nostro Sindaco aveva chiesto tempo fa in occasione dell'assemblea dei Sindaci.
Anche questo piano, seppur in maniera minore, è stato motivo di tensioni, perché giudicato troppo attento agli aspetti di ordine economico (ridurrà i costi di gestione dei rifiuti), ma poco incentrato sul obiettivo di rispondere ad una serie di nuove sensibilità che arrivano dal territorio.
Il piano industriale è stato approvato nell’assemblea dei soci, tenutasi venerdì 8 novembre, con il voto favorevole del Comune di Limbiate, rappresentato dal Sindaco Raffaele De Luca.
Votare contro ed affossare il piano portava con se rischi enormi, in primis il possibile fallimento della nostra società pubblica, con la “non” tanto remota possibilità di dover mettere sul mercato (privato?) i nostri rifiuti.
A nostro parere la scelta operata dal Comune di Limbiate è stata condotta all’interno di una logica assolutamente sensata, ben spiegata dentro un documento di indirizzo scritto ed approvato dagli scriventi gruppi di maggioranza del centrosinistra limbiatese, documento che è stato presentato dal Sindaco Raffaele De Luca e apprezzato da molti esponenti dall’assemblea.
Un documento che, avendo come bussola il rafforzamento della gestione pubblica e l’introduzione del ciclo integrato dei rifiuti, propone per la prima volta un indirizzo sostenibile verso il progressivo superamento della tecnologia dell’incenerimento, che significa in prospettiva, la chiusura del forno inceneritore.
Un processo, quello indicato, che chiede ai Comuni di intervenire su Regione e Provincia, ma anche di svolgere un ruolo di regia politica forte nei riguardi di BEA Spa, per il quale sono chiamati ad una costante verifica dei compiti affidati.
Tra le azioni più concrete offerte dal documento:
Impegnare Regione Lombardia a prevedere l’istituzione di un soggetto pubblico regionale che si occupi di politiche mirate soprattutto alla prevenzione della produzione dei rifiuti ed al loro riuso.
Sollecitare la Provincia di Monza e Brianza a concludere nel più breve tempo possibile il Piano Provinciale dei Rifiuti, assumendo come prioritaria la nascita di unica società pubblica provinciale per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, propedeutica all’ampliamento del bacino dei Comuni soci e/o afferenti alla piattaforma di trattamento dei rifiuti di Desio.
Illustrare ai soci di BEA Spa, i vantaggi economici e la qualità dei servizi che si otterrebbero con la creazione di un sistema integrato dei rifiuti, e nell’affidamento dello stesso ad un unico soggetto industriale;
Promuovere la fusione societaria tra BEA Spa e Gelsia Ambiente Srl, con l’obiettivo di attuare il ciclo integrato dei rifiuti nel bacino territoriale di loro riferimento.
Impegnare BEA Spa ad organizzarsi per cogliere con tempestività, le migliori opportunità che scienza e tecnologia ci prospettano in tema di innovazione, così da proporre un percorso che abbia tra gli obiettivi principali, quello di perseguire il progressivo superamento della tecnologia dell’incenerimento, verso tecnologie ecologicamente e ambientalmente più tutelanti per la salute umana e finalizzate al massimo recupero della materia.
Impegnare i soci di BEA Spa a reinvestire gli utili della società in nuove tecnologie finalizzate al progressivo superamento dell’incenerimento, e all’accantonamento necessario a finanziare il futuro smantellamento dell’impianto
Tra le indicazioni offerte dal documento:
Riorganizzare la raccolta differenziata sacco umido e sacco indifferenziato in modo da ridurre i mezzi in circolazione ed ottimizzare la selezione di materiali.
Realizzare un impianto di trattamento meccanico per la frazione residua da avviare al termovalorizzatore in modo da recuperare la massima quantità di materiale riciclabile.
Avviare un impianto di trito-vagliatura e lo smaltimento dei rifiuti ingombranti
Avviare un progetto per una migliore gestione delle piattaforme ecologiche puntando alla massimo riutilizzo, differenziazione e al recupero;
Avviare uno studio per la tracciabilità e le possibili soluzioni per i rifiuti industriali (non urbani, speciali e pericolosi) della provincia;
Realizzare uno studio, avvalendosi delle più ampie forme di partecipazione, sulle politiche per la riduzione, il riuso, il recupero e il riciclo dei rifiuti, nonché delle modalità di trattamento della frazione residua;
6. Realizzare uno studio tecnico sull’andamento della spesa generale per il ciclo integrato dei rifiuti (attuale TARES) per il Comune di Limbiate per valutare le scelte più opportune sotto l’aspetto economico e ecologico.
7. Destinare parte delle risorse a bilancio per lo studio, la ricerca e l’ammodernamento tecnologico
Nelle prossime settimane, con l’approvazione del Piano industriale di Gelsia Ambiente Srl, avremo l’occasione per dare la giusta coerenza al percorso che abbiamo promosso.
Partito Democratico
Sinistra e Partecipazione
Lista Limbiate Solidale
Nelle settimane scorse, Brianza Energia Ambiente (BEA Spa), che è la società totalmente pubblica che gestisce il trattamento dei rifiuti, compresi quelli prodotti a Limbiate, presso la piattaforma tecnologica di Desio, ha presentato il suo nuovo Piano industriale, parzialmente rinnovato rispetto a quello presentato un anno fa, che venne abbandonato per le proteste di alcuni sindaci dei comuni soci.
Il nuovo piano prevede investimenti per circa 15 milioni di euro, concentrati sulla realizzazione per 7 milioni dell'impianto di trattamento della frazione umida, tonnellate di rifiuto che oggi viaggiano quotidianamente verso il Piemonte , per 5 milioni circa sulla sostituzione della turbina a vapore e del relativo condensatore e per i restanti 3 milioni al miglioramento del rendimento termico e della capacità di abbattimento degli inquinanti gassosi già ampiamente al di sotto dei limiti di legge. In parole povere interventi mirati a ridurre l’inquinamento, aumentare la produzione di energia elettrica e termica e dotare la nostra di tutti gli impianti necessari per trattare tutte le frazioni di rifiuto e materia prodotti sul nostro territorio.
Tutte indicazioni che il nostro Sindaco aveva chiesto tempo fa in occasione dell'assemblea dei Sindaci.
Anche questo piano, seppur in maniera minore, è stato motivo di tensioni, perché giudicato troppo attento agli aspetti di ordine economico (ridurrà i costi di gestione dei rifiuti), ma poco incentrato sul obiettivo di rispondere ad una serie di nuove sensibilità che arrivano dal territorio.
Il piano industriale è stato approvato nell’assemblea dei soci, tenutasi venerdì 8 novembre, con il voto favorevole del Comune di Limbiate, rappresentato dal Sindaco Raffaele De Luca.
Votare contro ed affossare il piano portava con se rischi enormi, in primis il possibile fallimento della nostra società pubblica, con la “non” tanto remota possibilità di dover mettere sul mercato (privato?) i nostri rifiuti.
A nostro parere la scelta operata dal Comune di Limbiate è stata condotta all’interno di una logica assolutamente sensata, ben spiegata dentro un documento di indirizzo scritto ed approvato dagli scriventi gruppi di maggioranza del centrosinistra limbiatese, documento che è stato presentato dal Sindaco Raffaele De Luca e apprezzato da molti esponenti dall’assemblea.
Un documento che, avendo come bussola il rafforzamento della gestione pubblica e l’introduzione del ciclo integrato dei rifiuti, propone per la prima volta un indirizzo sostenibile verso il progressivo superamento della tecnologia dell’incenerimento, che significa in prospettiva, la chiusura del forno inceneritore.
Un processo, quello indicato, che chiede ai Comuni di intervenire su Regione e Provincia, ma anche di svolgere un ruolo di regia politica forte nei riguardi di BEA Spa, per il quale sono chiamati ad una costante verifica dei compiti affidati.
Tra le azioni più concrete offerte dal documento:
Impegnare Regione Lombardia a prevedere l’istituzione di un soggetto pubblico regionale che si occupi di politiche mirate soprattutto alla prevenzione della produzione dei rifiuti ed al loro riuso.
Sollecitare la Provincia di Monza e Brianza a concludere nel più breve tempo possibile il Piano Provinciale dei Rifiuti, assumendo come prioritaria la nascita di unica società pubblica provinciale per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, propedeutica all’ampliamento del bacino dei Comuni soci e/o afferenti alla piattaforma di trattamento dei rifiuti di Desio.
Illustrare ai soci di BEA Spa, i vantaggi economici e la qualità dei servizi che si otterrebbero con la creazione di un sistema integrato dei rifiuti, e nell’affidamento dello stesso ad un unico soggetto industriale;
Promuovere la fusione societaria tra BEA Spa e Gelsia Ambiente Srl, con l’obiettivo di attuare il ciclo integrato dei rifiuti nel bacino territoriale di loro riferimento.
Impegnare BEA Spa ad organizzarsi per cogliere con tempestività, le migliori opportunità che scienza e tecnologia ci prospettano in tema di innovazione, così da proporre un percorso che abbia tra gli obiettivi principali, quello di perseguire il progressivo superamento della tecnologia dell’incenerimento, verso tecnologie ecologicamente e ambientalmente più tutelanti per la salute umana e finalizzate al massimo recupero della materia.
Impegnare i soci di BEA Spa a reinvestire gli utili della società in nuove tecnologie finalizzate al progressivo superamento dell’incenerimento, e all’accantonamento necessario a finanziare il futuro smantellamento dell’impianto
Tra le indicazioni offerte dal documento:
Riorganizzare la raccolta differenziata sacco umido e sacco indifferenziato in modo da ridurre i mezzi in circolazione ed ottimizzare la selezione di materiali.
Realizzare un impianto di trattamento meccanico per la frazione residua da avviare al termovalorizzatore in modo da recuperare la massima quantità di materiale riciclabile.
Avviare un impianto di trito-vagliatura e lo smaltimento dei rifiuti ingombranti
Avviare un progetto per una migliore gestione delle piattaforme ecologiche puntando alla massimo riutilizzo, differenziazione e al recupero;
Avviare uno studio per la tracciabilità e le possibili soluzioni per i rifiuti industriali (non urbani, speciali e pericolosi) della provincia;
Realizzare uno studio, avvalendosi delle più ampie forme di partecipazione, sulle politiche per la riduzione, il riuso, il recupero e il riciclo dei rifiuti, nonché delle modalità di trattamento della frazione residua;
6. Realizzare uno studio tecnico sull’andamento della spesa generale per il ciclo integrato dei rifiuti (attuale TARES) per il Comune di Limbiate per valutare le scelte più opportune sotto l’aspetto economico e ecologico.
7. Destinare parte delle risorse a bilancio per lo studio, la ricerca e l’ammodernamento tecnologico
Nelle prossime settimane, con l’approvazione del Piano industriale di Gelsia Ambiente Srl, avremo l’occasione per dare la giusta coerenza al percorso che abbiamo promosso.
Partito Democratico
Sinistra e Partecipazione
Lista Limbiate Solidale