Limbiate, metrotranvia: "Basta parole, vogliamo concretezza"
E' un lungo tira e molla che non si sa proprio dove porterà: una volta si annuncia la riqualificazione della metrotranvia Milano-Limbiate, poi si dice che i soldi saranno utilizzati per Expo 2015. Poi giungono smentite e rassicurazioni, a loro volta rimesse in discussione da nuove notizie. Il circolo cittadino del Partito Democratico, stanco di questa situazione, chiede chiarezza. E concretezza.
Non si può mai stare tranquilli. Dopo mesi di battaglie a suon di comunicati, lettere e manif...
E' un lungo tira e molla che non si sa proprio dove porterà: una volta si annuncia la riqualificazione della metrotranvia Milano-Limbiate, poi si dice che i soldi saranno utilizzati per Expo 2015. Poi giungono smentite e rassicurazioni, a loro volta rimesse in discussione da nuove notizie. Il circolo cittadino del Partito Democratico, stanco di questa situazione, chiede chiarezza. E concretezza.
Non si può mai stare tranquilli. Dopo mesi di battaglie a suon di comunicati, lettere e manifestazioni, il progetto di riqualificazione in Metrotranvia della Milano Limbiate sembrava sul binario giusto. Ed invece tornano a farsi prepotentemente vive le voci di sospensione del progetto per deviare i 60 milioni di finanziamento statale, verso altre opere pubbliche legate ad Expo.
Lo riportava in questi giorni il “Sole 24 ore”, non proprio l’ultimo giornale del mondo.
È ora, e lo diciamo con la rabbia della delusione, che alle rassicurazioni ottenute dal Ministro alle Infrastrutture, Maurizio Lupi, a seguito della interrogazione parlamentare della nostra deputata Eleonora
Cimbro, seguano i fatti.
Il PD di Limbiate fu il primo soggetto politico ad avvisare del rischio di “scippo” da parte di Expò, quando tutti ci davano dei visionari. Da mesi, nel nostro territorio, le amministrazioni ed i Partiti del centrosinistra hanno fatto la loro parte, ora è il momento che anche gli altri, quelli del centrodestra, si muovano, interessando i propri rappresentanti in Regione e in Parlamento, perché le scelte non vengano fatte sulle nostre teste. I comitati e le associazioni stanno facendo benissimo la loro parte, ma non basta. Ci chiediamo: dove
sono i leghisti, i paladini del territorio lombardo? Expò doveva portare risorse ed infrastrutture in terra lombarda e non succhiarle.
Tra l’altro siamo di fronte ad un paradosso tutto italiano. La Metrotranvia Milano Limbiate nulla ha a che fare con Expò, perché è finanziata con un’altra legge. L’unica “sfiga” (è il caso di dirlo) è che l’opera si sviluppa nello stesso ambito territoriale dell’esposizione universale. Finanziariamente parlando non ci sarebbe differenza se per rimpolpare il bilancio di Expò si prendessero risorse da un interporto in Calabria o in Friuli, dagli aeroporti di terzo livello a Potenza o in Val d'Aosta, oppure dalla TAV. Ed allora?
Oppure si può chiedere alla società Expò di risparmiare, rivedendo qualcuno dei suoi progetti: è proprio necessario spendere 90 milioni di euro per la via d’acqua dalla Darsena ad Expo, tanto contestata dai cittadini, e che effettivamente non ha alcun senso?
Il Circolo Pd di Limbiate
Non si può mai stare tranquilli. Dopo mesi di battaglie a suon di comunicati, lettere e manifestazioni, il progetto di riqualificazione in Metrotranvia della Milano Limbiate sembrava sul binario giusto. Ed invece tornano a farsi prepotentemente vive le voci di sospensione del progetto per deviare i 60 milioni di finanziamento statale, verso altre opere pubbliche legate ad Expo.
Lo riportava in questi giorni il “Sole 24 ore”, non proprio l’ultimo giornale del mondo.
È ora, e lo diciamo con la rabbia della delusione, che alle rassicurazioni ottenute dal Ministro alle Infrastrutture, Maurizio Lupi, a seguito della interrogazione parlamentare della nostra deputata Eleonora
Cimbro, seguano i fatti.
Il PD di Limbiate fu il primo soggetto politico ad avvisare del rischio di “scippo” da parte di Expò, quando tutti ci davano dei visionari. Da mesi, nel nostro territorio, le amministrazioni ed i Partiti del centrosinistra hanno fatto la loro parte, ora è il momento che anche gli altri, quelli del centrodestra, si muovano, interessando i propri rappresentanti in Regione e in Parlamento, perché le scelte non vengano fatte sulle nostre teste. I comitati e le associazioni stanno facendo benissimo la loro parte, ma non basta. Ci chiediamo: dove
sono i leghisti, i paladini del territorio lombardo? Expò doveva portare risorse ed infrastrutture in terra lombarda e non succhiarle.
Tra l’altro siamo di fronte ad un paradosso tutto italiano. La Metrotranvia Milano Limbiate nulla ha a che fare con Expò, perché è finanziata con un’altra legge. L’unica “sfiga” (è il caso di dirlo) è che l’opera si sviluppa nello stesso ambito territoriale dell’esposizione universale. Finanziariamente parlando non ci sarebbe differenza se per rimpolpare il bilancio di Expò si prendessero risorse da un interporto in Calabria o in Friuli, dagli aeroporti di terzo livello a Potenza o in Val d'Aosta, oppure dalla TAV. Ed allora?
Oppure si può chiedere alla società Expò di risparmiare, rivedendo qualcuno dei suoi progetti: è proprio necessario spendere 90 milioni di euro per la via d’acqua dalla Darsena ad Expo, tanto contestata dai cittadini, e che effettivamente non ha alcun senso?
Il Circolo Pd di Limbiate