De Luca: "No alla realizzazione delle Rems nell'ex Antonini"

LIMBIATE - Aveva promesso che avrebbe contattato al più presto Roberto Maroni, non ha perso tempo: il sindaco Raffaele De Luca ha scritto al Governatore della Lombardia per chiedere di ripensare il progetto di realizzazione di due Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza nell'area dell'ex Antonini

"Il progetto ha assolutamente senso dal punto di vista sanitario, ma non a Limbiate, non sull'area dell'Antonini di Mombello". Il sindaco Raffaele De Luca non ha perso tempo e ha immediatamente scritto a Roberto Maroni, Presidente della Regione Lombardia, per manifestare la sua contrarietà nei confronti della realizzazione di due Rems (Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza), nell'area dell'ex Antonini, per ospitare persone con disturbo psichico che hanno commesso reati gravi.

"Le confesso  - scrive il primo cittadino - che sono profondamente amareggiato dal fatto che Regione Lombardia non abbia pensato di coinvolgere il Comune di Limbiate su una questione così importante come quella legata alla realizzazione delle due Rems e mi rammarico ancora di più per il fatto di aver appreso solo ieri, al tavolo tecnico (un incontro alla presenza della dottoressa Ida Ramponi, direttore generale della ASST Rhodense e dei tecnici di Infrastrutture Lombarde Spa), la notizia che a breve partirà l'iter per la loro progettazione".

Nella lettera De Luca evidenzia che non è contrario alle Rems in sé ("Ritengo sensato progredire verso modalità di recupero meno inumane"), ma anche che non riesce a digerire "una decisione calata dall'alto, sulla testa dei cittadini e amministratori, che avrebbero invece il diritto di esprimere il proprio parere".

Allo stesso tempo il sindaco fa presente che si tratta di due strutture carcerarie, con tanto di filo spinato, "inserite in un contesto molto diverso da quello di Castiglione delle Stiviere (dove si realizzeranno le altre Rems): sulla stessa area insistono le abitazioni del quartiere del Villaggio dei Fiori e ci si trova a ridosso di una villa gentilizia di straordinario valore culturale (la villa Crivelli Pusterla) e dell'Istituto Agrario".

Chiedendo quanto la decisione sia compatibile con la legge 180/78, che vieta di inserire nuovi insediamenti di natura psichiatrica in aree dismesse di ex Ospedali psichiatrici, De Luca spiega a Maroni che l'apertura delle Rems pregiudicherebbe in modo definitivo lo sviluppo dell'intera area di Mombello: "Noi avevamo ben altri programmi concreti, tanto da avviare una collaborazione con la Fondazione Eris per il recupero, a fini terapeutici, di alcuni padiglioni lì presenti. E' chiaro che ospitare sull'area edifici di tale natura, comprometterebbe  qualsiasi tipo di dialogo con eventuali partner privati, trasformando un'opportunità in una vera e propria "pietra tombale" per il futuro di quell'area".