Viavai sospetto: nell'abitazione un pusher e due clandestini
LIMBIATE - Due persone arrestate, per motivi diversi, una caricata sull'aereo per essere rispedita in Albania. E' l'esito dell'irruzione dei Carabinieri, nella mattinata di giovedì, in un'abitazione situata in via Giovine Italia. Nelle ultime settimane erano stati notati movimenti sospetti
Troppo movimento nei pressi dell'abitazione, troppi sospetti che hanno spinto i Carabinieri a svolgere indagini. Poi l'irruzione: nell'appartamento di Limbiate, in via Giovine Italia, cinque albanesi. Tre di loro sono finiti nei guai.
Il blitz nella mattinata di giovedì, con l'impiego dei Carabinieri della stazione cittadina e quelli del Nucelo Operativo Radiomobile della Compagnia di Desio. Durante i controlli è emerso che nell'abitazione erano nascosti 400 grammi di marijuana, oltre al bilancino di precisione e al materiale per il confezionamento. Elementi tali che hanno portato i militari ad arrestare un ventiseienne con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il fratello, ventiquattrenne, non è risultato in regola: colpito dal decreto di espulsione, è stato caricato venerdì mattina sull'aereo per il rimpatrio.
Stessa sorte per un connazionale di 24 anni, che all'inizio ha provato a dichiarare una falsa generalità non essendo in possesso di documenti. Accompagnato in caserma per il fotosegnalamento, si è scoperto che nel 2015 era stato espulso dal Questore di Roma e caricato sull'aereo. Tornato in Italia sena alcun permesso, è stato ora arrestato.
Il blitz nella mattinata di giovedì, con l'impiego dei Carabinieri della stazione cittadina e quelli del Nucelo Operativo Radiomobile della Compagnia di Desio. Durante i controlli è emerso che nell'abitazione erano nascosti 400 grammi di marijuana, oltre al bilancino di precisione e al materiale per il confezionamento. Elementi tali che hanno portato i militari ad arrestare un ventiseienne con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il fratello, ventiquattrenne, non è risultato in regola: colpito dal decreto di espulsione, è stato caricato venerdì mattina sull'aereo per il rimpatrio.
Stessa sorte per un connazionale di 24 anni, che all'inizio ha provato a dichiarare una falsa generalità non essendo in possesso di documenti. Accompagnato in caserma per il fotosegnalamento, si è scoperto che nel 2015 era stato espulso dal Questore di Roma e caricato sull'aereo. Tornato in Italia sena alcun permesso, è stato ora arrestato.
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