Lissone: il 'Controllo del vicinato' per contrastare la microcriminalità
Non sono «ronde». Non sono vigilantes. Assomigliano piuttosto a un'associazione di mutuo aiuto tra vicini di casa. Contro una percezione sempre più diffusa di insicurezza e per rilanciare l'idea di solidarietà civica, il «Controllo del Vicinato» si propone ora anche a Lissone. Nella serata di oggi, venerdì 27 marzo alle 21, nella sala della Biblioteca civica,
Francesco Caccia (co-fondatore dell'associazione «Controllo di Vicinato») e
Camillo Redaelli (refer...
Non sono «ronde». Non sono vigilantes. Assomigliano piuttosto a un'associazione di mutuo aiuto tra vicini di casa. Contro una percezione sempre più diffusa di insicurezza e per rilanciare l'idea di solidarietà civica, il «Controllo del Vicinato» si propone ora anche a Lissone. Nella serata di oggi, venerdì 27 marzo alle 21, nella sala della Biblioteca civica,
Francesco Caccia (co-fondatore dell'associazione «Controllo di Vicinato») e
Camillo Redaelli (referente di zona per Monza e Brianza) presentano ai cittadini un'iniziativa che sta avendo forte successo in tutta la Brianza - e non solo. Partecipano all'incontro
Roberto Beretta, assessore alla Sicurezza, e
Ferdinando Longobardo, Comandante della Polizia Locale. Di che si tratta? Il «Controllo di Vicinato» è una proposta, di origine anglosassone, che prevede la libera auto-organizzazione tra vicini di casa per esercitare una sorveglianza attiva dell'area intorno alle proprie abitazioni e negli spazi pubblici più prossimi, per prevenire il verificarsi furti negli appartamenti, truffe ed altri eventi di microcriminalità (graffiti, scippi, vandalismi, eccetera) attraverso la tempestiva segnalazione alle forze dell'ordine: le uniche deputate a intervenire. Nella serata pubblica, gli esperti spiegheranno ai cittadini e ai comitati di quartiere come funziona questo «metodo solidale» di autodifesa che si fonda su semplici meccanismi di collaborazione e fiducia tra vicini, fondamentali perché s'instauri un clima di sicurezza che sarà poi percepito da tutti i residenti (anche da chi non partecipa al programma) e Particolarmente dalle fasce più vulnerabili, come anziani e persone sole. L'attività dei gruppi di Controllo del Vicinato sarà supportata da un numero telefonico e da una mail dedicata della Polizia Locale e verrà segnalata (come strumento di deterrenza) da appositi cartelli collocati nelle varie zone interessate al progetto. Un sistema ormai collaudato che, oltre a contribuire alla diminuzione di furti nelle case, trasmette anche un forte senso di appartenenza, educa alla solidarietà e rafforza i legami tra i membri della comunità cittadina.
Francesco Caccia (co-fondatore dell'associazione «Controllo di Vicinato») e
Camillo Redaelli (referente di zona per Monza e Brianza) presentano ai cittadini un'iniziativa che sta avendo forte successo in tutta la Brianza - e non solo. Partecipano all'incontro
Roberto Beretta, assessore alla Sicurezza, e
Ferdinando Longobardo, Comandante della Polizia Locale. Di che si tratta? Il «Controllo di Vicinato» è una proposta, di origine anglosassone, che prevede la libera auto-organizzazione tra vicini di casa per esercitare una sorveglianza attiva dell'area intorno alle proprie abitazioni e negli spazi pubblici più prossimi, per prevenire il verificarsi furti negli appartamenti, truffe ed altri eventi di microcriminalità (graffiti, scippi, vandalismi, eccetera) attraverso la tempestiva segnalazione alle forze dell'ordine: le uniche deputate a intervenire. Nella serata pubblica, gli esperti spiegheranno ai cittadini e ai comitati di quartiere come funziona questo «metodo solidale» di autodifesa che si fonda su semplici meccanismi di collaborazione e fiducia tra vicini, fondamentali perché s'instauri un clima di sicurezza che sarà poi percepito da tutti i residenti (anche da chi non partecipa al programma) e Particolarmente dalle fasce più vulnerabili, come anziani e persone sole. L'attività dei gruppi di Controllo del Vicinato sarà supportata da un numero telefonico e da una mail dedicata della Polizia Locale e verrà segnalata (come strumento di deterrenza) da appositi cartelli collocati nelle varie zone interessate al progetto. Un sistema ormai collaudato che, oltre a contribuire alla diminuzione di furti nelle case, trasmette anche un forte senso di appartenenza, educa alla solidarietà e rafforza i legami tra i membri della comunità cittadina.