Meda, Busnelli: "Caimi e Taveggia? Hanno sbagliato entrambi"
Ha sempre manifestato le sue perplessità sulla battaglia legale tra
Gianni Caimi e
Giorgio Taveggia. E ancora oggi, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che assegna al primo la poltrona di sindaco,
Vermondo Busnelli (capogruppo di Meda per Tutti) non risparmia critiche alle forze politiche locali. Lo fa con un comunicato che ha trasmesso a tutti gli organi di stampa e che anche noi pubblichiamo. Come sempre in versione completa, senza t...
Ha sempre manifestato le sue perplessità sulla battaglia legale tra
Gianni Caimi e
Giorgio Taveggia. E ancora oggi, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che assegna al primo la poltrona di sindaco,
Vermondo Busnelli (capogruppo di Meda per Tutti) non risparmia critiche alle forze politiche locali. Lo fa con un comunicato che ha trasmesso a tutti gli organi di stampa e che anche noi pubblichiamo. Come sempre in versione completa, senza tagli, nel rispetto di chi lo ha scritto e dei lettori.
Il giudice ha deciso, dopo 26 mesi, finalmente! Una sentenza emblematica sia per lo stato della giustizia italiana sia per la sconfitta della politica. C’era chi affermava, tra la giunta PD, che la sentenza sarebbe stata una questione di poche settimane o qualche mese: ingenuità o altro? La politica medese non ha saputo né voluto decidere come avrebbe dovuto. Visto il sostanziale pareggio dei voti e costatata la mancanza di disponibilità dei due contendenti a riconoscere l’esito delle urne, le opzioni politiche erano semplici: trovare un accordo per un’amministrazione ‘di scopo’ oppure ritornare a nuove elezioni.
In Italia si vota quasi ogni anno e, infatti, pochi mesi dopo la ‘querelle’ tra i due candidati sindaco, ci sono state le elezioni regionali e nazionali che avrebbero permesso di rivotare anche per il Comune di Meda a costo zero per i cittadini. Invece la politica (di Lega e di PD) ha abdicato e rinviato la decisione a una magistratura già “ingolfata” e che procede con tempi lunghissimi anche per decisioni semplici. Inoltre, in aggiunta alla condizione di precarietà di questi due anni, si sono spesi soldi pubblici per risolvere la diatriba in sede giudiziaria: spero che sindaco e giunta comunichino, per trasparenza, le spese totali sostenute e con quali risorse (la Lega ha già affermato in consiglio che le loro spese sono state sostenute da privati). Si chiude così una brutta storia, da utilizzare come esempio di che cosa non si debba fare in situazioni analoghe.
Ciò detto, a nome di MEDA per TUTTI auguro al sindaco Caimi di realizzare le opere urgenti e non più rinviabili per Meda: le nostre priorità sono ben chiare e non mancheranno le occasioni per ricordarle e per dare il nostro contributo alla soluzione.
Gianni Caimi e
Giorgio Taveggia. E ancora oggi, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che assegna al primo la poltrona di sindaco,
Vermondo Busnelli (capogruppo di Meda per Tutti) non risparmia critiche alle forze politiche locali. Lo fa con un comunicato che ha trasmesso a tutti gli organi di stampa e che anche noi pubblichiamo. Come sempre in versione completa, senza tagli, nel rispetto di chi lo ha scritto e dei lettori.
Il giudice ha deciso, dopo 26 mesi, finalmente! Una sentenza emblematica sia per lo stato della giustizia italiana sia per la sconfitta della politica. C’era chi affermava, tra la giunta PD, che la sentenza sarebbe stata una questione di poche settimane o qualche mese: ingenuità o altro? La politica medese non ha saputo né voluto decidere come avrebbe dovuto. Visto il sostanziale pareggio dei voti e costatata la mancanza di disponibilità dei due contendenti a riconoscere l’esito delle urne, le opzioni politiche erano semplici: trovare un accordo per un’amministrazione ‘di scopo’ oppure ritornare a nuove elezioni.
In Italia si vota quasi ogni anno e, infatti, pochi mesi dopo la ‘querelle’ tra i due candidati sindaco, ci sono state le elezioni regionali e nazionali che avrebbero permesso di rivotare anche per il Comune di Meda a costo zero per i cittadini. Invece la politica (di Lega e di PD) ha abdicato e rinviato la decisione a una magistratura già “ingolfata” e che procede con tempi lunghissimi anche per decisioni semplici. Inoltre, in aggiunta alla condizione di precarietà di questi due anni, si sono spesi soldi pubblici per risolvere la diatriba in sede giudiziaria: spero che sindaco e giunta comunichino, per trasparenza, le spese totali sostenute e con quali risorse (la Lega ha già affermato in consiglio che le loro spese sono state sostenute da privati). Si chiude così una brutta storia, da utilizzare come esempio di che cosa non si debba fare in situazioni analoghe.
Ciò detto, a nome di MEDA per TUTTI auguro al sindaco Caimi di realizzare le opere urgenti e non più rinviabili per Meda: le nostre priorità sono ben chiare e non mancheranno le occasioni per ricordarle e per dare il nostro contributo alla soluzione.
unodimeda :
particolari le riflessioni di Busnelli.Chiaro, per lui era meglio tornare al voto, così da poter avere nuovamente la possibilità di divenire sindaco, visto che nelle precedenti elezioni non era arrivato al ballottaggio, anche se la sua lista lo dava per certo.C'è una sentenza, se ne faccia una ragione e cerchi di fare l'opposizione in modo un poco più utile, con meno personalismi (nelle sue comunicazioni parla sempre e solo di se stesso)e meno autoreferenzialità. Tutti sappiamo che Caimi, la sua giunta e il Pd sono da tempo in un delirio di autosufficenza e di supponenza con zero volontà di confronto. Però anche busnelli ...... | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi