Folla per l'ultimo saluto ad Abdoul, il giovane rimasto 40 minuti sott'acqua
MONZA - Ieri a Civate il rito islamico per dare l'ultimo saluto ad Abdoul Compaore: il sedicenne originario del Burkina Faso giunto in condizioni disperate il 2 giugno all'ospedale San Gerardo dopo essere rimasto per 40 minuti sott'acqua ad Abbadia Lariana.
Tanta gente e tanta commozione ieri pomeriggio al campo da calcio di Civate per l'ultimo saluto ad Abdoud Compaore, il giovane proveninete dal Burkina Faso, tragicamente scomparso dopo essersi tuffaco nel lago ad Abbadia Lariana il 2 giugno ed essere rimasto sott'acqua per quasi una quarantina di minuti.
Persona solare, a detta di tutti, aveva lottato per giorni contro la morte, ricoverato nell'ospedale San Gerardo di Monza dov'era stato sottoposto a una tecnica di circolazione extracorporea che, tuttavia, non è riuscita a dare i risultati sperati.
Niente rito funebre in chiesa perché la famiglia è musulmana. Ma davanti al campo di calcio si sono radunati proprio tutti, compresi il parroco don Gianni De Micheli e il sindaco Baldassarre Mauri. Con loro anche il primo cittadino di Abbadia Lariana, Cristina Bartesaghi, i professori dell'istituto Aldo Moro e i compagni della squadra di calcio di Abdoul. In più davvero tanta gente, proveniente anche da altri Comuni.
La vicenda di questo ragazzo, del resto, aveva colpito un po' tutti. In molti seguivano quotidianamente gli sviluppi sulle condizioni di salute di questo sedicenne che, pieno di vita, il 2 giugno aveva voluto andare a divertirsi al lago insieme ai suoi coetanei.
Al termine del rito religioso islamico, la bara è stata portata nel cimitero comunale perché la salma potesse essere seppellita nel campo comune. Con la fascia di capitano, che i suoi compagni di squadra hanno voluto consegnargli mentre indossavano una maglietta bianca con la cartina dell'Africa sulla schiena e la scritta "Abdoul 32".