Uomo con moglie e tre figli nasconde nel box la seconda famiglia

MONZA - Una moglie e tre figli nell'appartamento delle case popolari di via Giotto e, a loro insaputa, un'altra donna e altri tre figli nel garage numero 69 situato al piano seminterrato. Era la vita parallela di un egiziano, portato in caserma sabato dai Carabinieri. Il secondo nucleo è stato affidato ai Servizi sociali.

La loro casa era il garage numero 69 situato al piano interrato di un condominio situato in via Giotto. Viveva lì una donna di 33 anni, con tre figli di 9, 7 e 3 anni. Ma quando i Carabinieri sono arrivati sul posto, sono rimasti davvero sbalorditi: non si trattava di un nucleo familiare segregato nel seminterrato da un uomo che voleva essere crudele nei loro confronti, bensì della seconda famiglia di un residente di 50 anni che, all'insaputa della moglie e con i quali condivideva la vita nell'appartamento dello stesso stabile, aveva una vita parallela.

A portare i militari verso quel box è stata proprio la moglie "ufficiale" telefonando al 112 dopo l'arrivo dell'uomo, allontanato dal suo domicilio dal giudice tempo fa a causa di maltrattamenti in famiglia. I Carabinieri non hanno dovuto penare per cercarlo, visto che era ancora lì nei paraggi, non volendo allontanarsi dalla seconda donna e degli altri tre figli.

A quel punto, ormai di fronte all'evidenza, è stato lo stesso egiziano a racconta ai Carabinieri che la crisi economica aveva colpito anche la sua attività, un'impresa di pulizie, e che pertanto non era in grado di offrire una sistemazione più adeguata al secondo nucleo familiare.

La donna e i tre figli sono stati accompagnati al San Gerardo per accertamenti e affidati ai Servizi sociali del Comune. L'uomo, invece, è stato portato in caserma.