Nova M.: il maestro del vetro Silvio Vigliaturo espone in villa Brivio
A seguito del successo riscontrato dalla mostra Effetto di luce, tenutasi nel settembre scorso presso Villa Casati, a Muggiò, l’artista e maestro del vetro
Silvio Vigliaturo torna a esporre le sue opere in Brianza, da sabato 30 novembre 2013 a lunedì 6 gennaio 2014, nella suggestiva cornice della cinquecentesca Villa Brivio, sede del Centro Culturale di Nova Milanese. La mostra, a cura di
Vittorio Amedeo Sacco, è promossa dalla Cooperativa Edificatrice di M...
A seguito del successo riscontrato dalla mostra Effetto di luce, tenutasi nel settembre scorso presso Villa Casati, a Muggiò, l’artista e maestro del vetro
Silvio Vigliaturo torna a esporre le sue opere in Brianza, da sabato 30 novembre 2013 a lunedì 6 gennaio 2014, nella suggestiva cornice della cinquecentesca Villa Brivio, sede del Centro Culturale di Nova Milanese. La mostra, a cura di
Vittorio Amedeo Sacco, è promossa dalla Cooperativa Edificatrice di Muggiò, e ospita circa 30 opere, tra dipinti e sculture in vetro di grandi dimensioni, rappresentative della produzione più recente di Vigliaturo. Il cuore dell’esposizione è rappresentato dall’installazione Help!, che dà il titolo all’intera rassegna, in cui una struttura a croce separa quattro sculture in vetro di grandi dimensioni che alternano due grida di aiuto ad altrettante rappresentazioni di padri e madri abbracciati ai loro figli. I genitori appaiono a testa china, quasi che l’interminabile crisi economica li avesse affranti e sconvolti, rendendo sempre più incerto il futuro della loro prole e indebolendo le residue speranze di un avvenire migliore. Alla fascinazione estetica dovuta al notevole impatto visivo delle sinuose e variopinte sculture in vetro di oltre due metri d’altezza, plasmate dall’artista nei forni del suo atelier di Chieri (To), si aggiungono una serie di messaggi accorati rivolti direttamente allo spettatore, spesso velati da simbolismi di ascendenza biblica, come nel caso delle due coppie di sculture Abramo e Sara e Adamo ed Eva, o mitologica, come per i due busti in vetro Briseide e Nausicaa. I personaggi, ancestrali e archetipici, seguendo la tradizione dell’epica greca e latina, incarnano, in assoluta purezza, i valori positivi e negativi della società contemporanea, assumendo la funzione di esempi comportamentali attraverso le storie da essi rievocate. La narrazione visiva di Vigliaturo, fatta di trasparenze e sapienti accostamenti cromatici, trova un’ulteriore declinazione sulla tela. In ambito pittorico, la figurazione essenziale si fa più astratta, con volti che si sovrappongo e si intrecciano in un vortice onirico ricco di simbolismo (Il grande nido, I grandi pescatori bianchi). Il sogno, inquieto e creativo, è la sorgente dell’opera più recente presente in mostra: l’olio su tavola intitolato Museo, in cui l’artista traduce nel suo linguaggio le lezioni del Surrealismo e della Metafisica, intrappolando i personaggi pittorici e scultorei in un fitto labirinto segnico.
Silvio Vigliaturo torna a esporre le sue opere in Brianza, da sabato 30 novembre 2013 a lunedì 6 gennaio 2014, nella suggestiva cornice della cinquecentesca Villa Brivio, sede del Centro Culturale di Nova Milanese. La mostra, a cura di
Vittorio Amedeo Sacco, è promossa dalla Cooperativa Edificatrice di Muggiò, e ospita circa 30 opere, tra dipinti e sculture in vetro di grandi dimensioni, rappresentative della produzione più recente di Vigliaturo. Il cuore dell’esposizione è rappresentato dall’installazione Help!, che dà il titolo all’intera rassegna, in cui una struttura a croce separa quattro sculture in vetro di grandi dimensioni che alternano due grida di aiuto ad altrettante rappresentazioni di padri e madri abbracciati ai loro figli. I genitori appaiono a testa china, quasi che l’interminabile crisi economica li avesse affranti e sconvolti, rendendo sempre più incerto il futuro della loro prole e indebolendo le residue speranze di un avvenire migliore. Alla fascinazione estetica dovuta al notevole impatto visivo delle sinuose e variopinte sculture in vetro di oltre due metri d’altezza, plasmate dall’artista nei forni del suo atelier di Chieri (To), si aggiungono una serie di messaggi accorati rivolti direttamente allo spettatore, spesso velati da simbolismi di ascendenza biblica, come nel caso delle due coppie di sculture Abramo e Sara e Adamo ed Eva, o mitologica, come per i due busti in vetro Briseide e Nausicaa. I personaggi, ancestrali e archetipici, seguendo la tradizione dell’epica greca e latina, incarnano, in assoluta purezza, i valori positivi e negativi della società contemporanea, assumendo la funzione di esempi comportamentali attraverso le storie da essi rievocate. La narrazione visiva di Vigliaturo, fatta di trasparenze e sapienti accostamenti cromatici, trova un’ulteriore declinazione sulla tela. In ambito pittorico, la figurazione essenziale si fa più astratta, con volti che si sovrappongo e si intrecciano in un vortice onirico ricco di simbolismo (Il grande nido, I grandi pescatori bianchi). Il sogno, inquieto e creativo, è la sorgente dell’opera più recente presente in mostra: l’olio su tavola intitolato Museo, in cui l’artista traduce nel suo linguaggio le lezioni del Surrealismo e della Metafisica, intrappolando i personaggi pittorici e scultorei in un fitto labirinto segnico.