Gentile Quibrianza.it Leggo dal vostro portale l’articolo dal titolo Seveso: un Comune poco “social” e vorrei condividere con voi alcune considerazioni. L’amministrazione Butti, che è incarica dal 9 di giugno, ha provveduto ad istituire un uff. Comunicazione all’interno dell’URP. Tale scelta è stata fatta in quanto riteniamo che il rapporto con il cittadino sia di vitale importanza. Il messaggio al cittadino, pertanto, deve essere espresso in un certo modo, il contenuto deve essere di un certo tipo e soprattutto anche lo strumento che si usa per veicolare tale messaggio deve essere il più adeguato possibile. Tale “attenzione” è richiesta (in certi casi anche dalla legge) in quanto a “parlare” non è un “privato”, ma l’Istituzione. Proprio per questo, su incarico dell’Assessore alla Comunicazione, l’uff. Comunicazione sta predisponendo il “Piano della Comunicazione”. Tale strumento ha l’ambizione di essere da un lato un vademecum ai settori su “chi” e “come” si deve risponde alle più varie richieste che quotidianamente arrivano all’A.C., dall’altro è lo strumento che definisce: quali mezzi il Comune ha a disposizione per Comunicare con la popolazione e il modo con il quale tale comunicazione deve avvenire. L’affermazione “Qualche aggiornamento del sito Internet ufficiale, qualche comunicato stampa ai giornalisti. Nulla di più:” pare molto riduttiva. Cito come esempio (tra i tanti che si potrebbero fare) il grande lavoro che sta portando avanti il Presidente del Consiglio Comunale nel tenere voi giornalisti (e di rimando i cittadini) aggiornati sul lavoro che il Consiglio e le Commissioni Consiliari stanno facendo (la pubblicazione dei verbali delle sedute, in parte, sta già avvenendo anche sul sito Istituzionale). Siamo consapevoli che si può fare sempre “di più e meglio”, e la voglia per fare “di più e meglio” l’abbiamo, ma mi permetto di ricordare che arriviamo da una gestione dei mezzi di Comunicazione del Comune per nulla organizzato né strutturato (vedasi il profilo del Comune su twitter, di cui poi sono oltretutto “follower”, portato da voi come esempio). Ora almeno l’organizzazione, il coordinamento e l’aggiornamento (del sito) c’è. In riferimento poi alla parte che riguarda l’uso dei Social network, vi segnalo (perché giustamente né voi né i cittadini lo sanno) che la persona individuata a portare avanti l’uff., sempre su autorizzazione dell’Assessore competente, ha già partecipato a 3 giornate di formazione sull’uso corretto dei social network da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Una volta approvato il piano (e sarà a breve) il Comune potrà entrare (o rientrare) nei social-network. Concludo ringraziandovi dell’ospitalità che mi avete dato nel rispondere al vostro “pezzo” e che intendo interpretare il vostro articolo non come una sterile polemica, ma come uno stimolo positivo all’attività che portiamo avanti quotidianamente per rendere il Nostro Paese migliore.

L’Assessore alla Comunicazione Andrea Formenti



Pubblichiamo volentieri questo intervento dell'assessore. Riconfermiamo, come giustamente ha scritto, che il nostro articolo non era una sterile polemica (del resto avevamo ipotizzato che il sindaco Paolo Butti, probabilmente anche il predecessore Massimo Donati, non fosse mai stato avvisato della presenza del Comune su Twitter). Allo stesso modo non volevamo sminuire l'attività dell'ufficio Stampa, che consideriamo prezioso all'interno della Pubblica Amministrazione. Speriamo, piuttosto di essere stati da stimolo verso l'innovazione della comunicazione. Al giorno d'oggi un'amministrazione comunale (di qualsiasi paese e colore politico) che si rivolge ai cittadini solo attraverso i comunicati stampa ai giornali e qualche aggiornamento del sito Internet resta a livello di preistoria della comunicazione.