Escursionista brianzolo scompare nei dintorni di Cortina: salvato dopo una notte all'aperto
SEVESO - Un uomo di 62 anni residente in città deve davvero ringraziare gli uomini del Soccorso alpino. Soltanto grazie al loro intervento e alla loro tenacia potrà raccontare la sua disavventura. Uscito in giornata per un'escursione nei pressi di Cortina, è rimasto bloccato di notte su una parete. Riportato in salvo al mattino con l'elicottero
E' uscito per un'escursione nei dintorni di Cortina d'Ampezzo, ma alla sera è rimasto bloccato su una parete è non è stato in grado di fare ritorno: un uomo di 62 anni, residente a Seveso, dopo ore di ricerche è stato salvato dagli uomini del Soccorso alpino.
La disavventura del brianzolo, come riporta il Corriere delle Alpi, è avvenuta nella notte tra martedì e mercoledì dopo una giornata dedicata all'escursione. Alle 9 era partito dal rifugio Giussani e, in serata, aveva contattato la moglie aggiornandola sui suoi spostamenti, per spiegarle che si trovava sulla Cengia Paolina, da dove vedeva il sentiero di Val Travenanzes.
Quello è stato l'ultimo contatto. Poi la donna non ha più avuto notizie del marito e, purtroppo, non l'ha nemmeno visto tornare. Quando ha dato l'allarme, subito si sono mobilitate due squadre del Soccorso alpino di Cortina. Hanno cercato il sevesino un po' ovunque fino a notte fonda ma, alle 3, hanno preferito interrompere le ricerche.
Alle 6, però, si è levato in volo l'elicottero con i tecnici del Soccorso alpino: l'escursionista è stato finalmente individuato e recuperato. Dopo essere sceso dal rifugio Giussani, aveva percorso il canale sotto Punta Nemesis ed era rimasto bloccato alla parete non riuscendo più a muoversi e costretto a trascorrere una notte in quella condizione prima dell'arrivo degli "angeli" del soccorso. Senza la loro profonda conoscenza del territorio, con ogni probabilità sarebbe andata diversamente.
La disavventura del brianzolo, come riporta il Corriere delle Alpi, è avvenuta nella notte tra martedì e mercoledì dopo una giornata dedicata all'escursione. Alle 9 era partito dal rifugio Giussani e, in serata, aveva contattato la moglie aggiornandola sui suoi spostamenti, per spiegarle che si trovava sulla Cengia Paolina, da dove vedeva il sentiero di Val Travenanzes.
Quello è stato l'ultimo contatto. Poi la donna non ha più avuto notizie del marito e, purtroppo, non l'ha nemmeno visto tornare. Quando ha dato l'allarme, subito si sono mobilitate due squadre del Soccorso alpino di Cortina. Hanno cercato il sevesino un po' ovunque fino a notte fonda ma, alle 3, hanno preferito interrompere le ricerche.
Alle 6, però, si è levato in volo l'elicottero con i tecnici del Soccorso alpino: l'escursionista è stato finalmente individuato e recuperato. Dopo essere sceso dal rifugio Giussani, aveva percorso il canale sotto Punta Nemesis ed era rimasto bloccato alla parete non riuscendo più a muoversi e costretto a trascorrere una notte in quella condizione prima dell'arrivo degli "angeli" del soccorso. Senza la loro profonda conoscenza del territorio, con ogni probabilità sarebbe andata diversamente.
Vuoi ricevere le notizie nella tua mail? Iscriviti alla newsletter: clicca qui