Il Pd scarica Garofalo: "La sua ricerca degli stimoli è finita, ora si dimetta dal nostro gruppo consiliare"
SEVESO - Il Partito Democratico, attraverso la segreteria cittadina e il capogruppo consiliare, chiede a Giorgio Garofalo di lasciare il gruppo Pd in Consiglio comunale. L'attuale presidente del Consiglio comunale ha infatti l'incarico di coordinatore provinciale di Articolo Uno Mdp
C'eravamo tanto amati. L'idillio tra Giorgio Garofalo, presidente del Consiglio comunale di Seveso, e la sezione cittadina del Partito Democratico appartiene al passato. Il presente è la richiesta di dimissioni avanzata dalla segreteria e dal capogruppo consiliare, resa nota attraverso la diffusione di un comunicato stampa.
Ma ancora prima di questo atto, è stato lo stesso Garofalo a mettere una pietra sopra. La prima volta quando, deluso per il mancato appoggio del partito alle elezioni provinciali (pagando la sua posizione per il "no" al referendum costituzionale), aveva comunicato la sua scelta di lasciare il Pd. La seconda volta, pochi giorni fa, quando ha pubblicato su Facebook un post contro il Partito Democratico.
Una presa di posizione che non è stata molto gradita nel direttivo cittadino e che ha spinto la sezione a chiedergli per iscritto di lasciare il gruppo consiliare
"Giorgio Garofalo - si legge nel documento diffuso alla stampa - ci ha informato di avere assunto la carica di coordinatore provinciale del Movimento MDP. La scelta di aderire ad un nuovo soggetto politico determina, evidentemente, l’esclusione dal gruppo consiliare del Partito democratico. Siamo in attesa che vengano formalizzate le sue dimissioni dal nostro gruppo consiliare".
Dal Pd colgono l'occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: "Garofalo ci ha comunicato, circa due mesi fa, il suo intendimento di non aderire più al Partito democratico. Ci ha manifestato il senso di disaffezione nei confronti del Pd, un partito a cui sentiva di non appartenere più e la conseguente ricerca di nuovi stimoli politici. Allo stesso tempo ci ha comunicato che non aveva deciso di aderire ad alcun altro partito. La notizia ci lasciò stupiti in quanto Garofalo era impegnato nella Segreteria Provinciale di Monza e circa due mesi prima aveva partecipato alle elezioni provinciali sotto il simbolo del PD. Elezioni, per lui, sfortunate che non lo hanno visto rieletto. Adesso apprendiamo che la ricerca degli stimoli è finita. Bene!".
Dal Partito Democratico, tuttavia, evidenziano che la richiesta è solo quella di lasciare il gruppo politico. Nessuno chiede le dimissioni dalla carica di presidente del Consiglio comunale. "Garofalo ha già ampiamente dichiarato di sostenere l'azione amministrativa, come già sostenuta quando era all'interno del Pd. Per le vicende politiche di Seveso non cambia nulla".
Ma ancora prima di questo atto, è stato lo stesso Garofalo a mettere una pietra sopra. La prima volta quando, deluso per il mancato appoggio del partito alle elezioni provinciali (pagando la sua posizione per il "no" al referendum costituzionale), aveva comunicato la sua scelta di lasciare il Pd. La seconda volta, pochi giorni fa, quando ha pubblicato su Facebook un post contro il Partito Democratico.
Una presa di posizione che non è stata molto gradita nel direttivo cittadino e che ha spinto la sezione a chiedergli per iscritto di lasciare il gruppo consiliare
"Giorgio Garofalo - si legge nel documento diffuso alla stampa - ci ha informato di avere assunto la carica di coordinatore provinciale del Movimento MDP. La scelta di aderire ad un nuovo soggetto politico determina, evidentemente, l’esclusione dal gruppo consiliare del Partito democratico. Siamo in attesa che vengano formalizzate le sue dimissioni dal nostro gruppo consiliare".
Dal Pd colgono l'occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: "Garofalo ci ha comunicato, circa due mesi fa, il suo intendimento di non aderire più al Partito democratico. Ci ha manifestato il senso di disaffezione nei confronti del Pd, un partito a cui sentiva di non appartenere più e la conseguente ricerca di nuovi stimoli politici. Allo stesso tempo ci ha comunicato che non aveva deciso di aderire ad alcun altro partito. La notizia ci lasciò stupiti in quanto Garofalo era impegnato nella Segreteria Provinciale di Monza e circa due mesi prima aveva partecipato alle elezioni provinciali sotto il simbolo del PD. Elezioni, per lui, sfortunate che non lo hanno visto rieletto. Adesso apprendiamo che la ricerca degli stimoli è finita. Bene!".
Dal Partito Democratico, tuttavia, evidenziano che la richiesta è solo quella di lasciare il gruppo politico. Nessuno chiede le dimissioni dalla carica di presidente del Consiglio comunale. "Garofalo ha già ampiamente dichiarato di sostenere l'azione amministrativa, come già sostenuta quando era all'interno del Pd. Per le vicende politiche di Seveso non cambia nulla".
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