Alessio Martino, il campione di Muay Thai che va sul ring per combattere contro il bullismo

VILLASANTA - Si chiama Alessio Martino, ha 35 anni e abita in città. E' un campione internazionale di Muay Thai, ma la sua soddisfazione maggiore è combattere il bullismo e tenere i ragazzi lontani dai rischi della strada e delle cattive compagnie

“Se sei forte dimostralo sul ring contro un avversario preparato e allenato, non a scuola o in strada contro i più deboli”. Un messaggio forte e preciso da uno che di cazzotti – sul ring – ne ha dati e continua a darne parecchi ma che ha deciso di mettere la sua professionalità e la sua sensibilità a disposizione dei più giovani e in particolare di coloro che sono vittime (ma anche autori) di atti di bullismo.

All’indomani del grande evento di Muay Thai che si è disputato ieri sera al Palazzetto dello Sport di Monza vi raccontiamo la storia di un grande campione di sport e di vita che da qualche mese, insieme al fratello Fabio e alla sorella Vanessa, ha aperto a Villasanta la palestra “Brianza Fighting Gym” in via Risorgimento 32.

Quella che oggi vi raccontiamo è la storia di Alessio Martino, 35 anni, campione di Muay Thai che ha iniziato a combattere e a raggiungere i primi importanti risultati,  nazionali prima e internazionali poi,  neanche ventenne.

“Ho iniziato seguendo le orme di mio fratello minore Fabio – ci racconta mostrandoci con orgoglio la sua palestra che gestisce insieme al fratello e alla sorella – prima con la Kick Boxing e poi con il Muay Thai, della quale mi sono assolutamente innamorato”.

Per chi non la conosce è un’affascinante arte marziale e disciplina da combattimento nata e sviluppatasi in Thailandia. Un’arte completa che vede l’utilizzo combinato di pugni, calci, gomitate e ginocchiate e che prevede un’intensa e completa preparazione fisica. Oltre che concentrazione mentale.

Ce lo spiega bene Alessio ricordando gli anni del suo esordio quando il Muay Thai era una disciplina insegnata in pochissime palestre. “Facevo tre allenamenti a settimana – ci spiega – Su e giù per la Brianza in motorino e con il borsone in spalla sotto la pioggia e sotto il solleone. E naturalmente non trascurando gli studi”.

Raggiungendo importanti traguardi e superando anche il fratello Fabio che per primo si avvicinò al mondo delle arti marziali. Un curriculum di tutto rispetto, tante medaglie e trofei in giro per l’Italia e per il mondo confrontandosi con i maggiori campioni del settore. E continuando ancora oggi a gareggiare.

Decidendo però di trasmettere alle nuove generazioni quegli insegnamenti e quella cultura di cui il Muay Thai lo ha forgiato, come atleta e come uomo. E di utilizzarlo anche per “combattere” il sempre più dilagante dramma del bullismo e degli atti di violenza gratuita in classe e in strada che riempiono le pagine di cronaca. Anche nella nostra – solo all’apparenza – tranquilla Brianza.

“Per anni ho tenuto corsi di auto difesa e di Muay Thai nella palestra di San Rocco, un quartiere periferico di Monza dove i ragazzi rischiano di finire nelle cattive compagnie – spiega – Corsi che hanno ottenuto un grande interesse, allontanando molti bambini e adolescenti dalla strada”.

Adesso Alessio fa un passo ulteriore, entrando nelle scuole con progetti di incontro e di prova della disciplina nelle scuole medie e superiori del territorio dove, oltre all’aspetto squisitamente sportivo, ci sarà anche una parte di didattica e di riflessione psicologica.

“Lavorando su un doppio binario – spiega – Con le vittime aiutandole ad avere maggiore fiducia in se stesse, fondamentale per affrontare i prepotenti. E con quei ragazzi dagli spiriti più bollenti aiutandoli anche attraverso gli allenamenti a cambiare il proprio atteggiamento. I cazzotti e la lotta sono solo per il ring, solo contro un avversario che come te è preparato e allenato. Non contro un compagno o un amico più debole fisicamente e psicologicamente”.

Alessio Martino non ci mette tanto a capire se qualcuno si avvicina alla sua palestra per imparare a combattere e a prevaricare i più deboli. “Quella gente viene subito allontanata – precisa – Qui ci si allena, si suda, si fatica, ci si prepara. Si combatte, si gioisce per le vittorie e ci si rammarica per le sconfitte in uno spirito di cameratismo e di amicizia tra tutti i componenti della squadra. Ma lo si fa soltanto su ring”.

Il sentimento di appartenenza al team e di unione è fondamentale per Alessio che ha realizzato il suo grande sogno. “Non solo diffondere le discipline di combattimento, ma farlo assieme alla mia famiglia – precisa – La collaborazione con mio fratello e con mia sorella è fondamentale, tutti uniti verso la medesima direzione dandoci forza a vicenda”.

La famiglia, assieme allo sport, è uno dei capisaldi della vita e dei valori della famiglia Martino che ha deciso di aprire questa palestra nell’ottica di avvicinare contemporaneamente tutti i membri della famiglia. Nella convinzione che questa sia uno degli elementi costituenti della società, quel nucleo forgiante che se unito riesce anche a captare precocemente eventuali problemi dei figli soprattutto durante l’età dell’edolescenza.

“Accanto alle varie discipline del combattimento - conclude Alessio -, praticate fin dalla tenera età con i corsi di approccio alle arti marziali a partire dai 4 anni ci sono anche corsi di zumba e di pilates per le mamme, la sala attrezzi e tante altre offerte nella convinzione che si fa sport e si diventa grandi anche con mamma e papà”.

Barbara Apicella


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