Quel salto indietro nel tempo fino a 55 anni fa. Monica Vitti e Michelangelo Antonioni a Barlassina sul set del film "La Notte". Considerato per molti versi uno dei grandi capolavori del regista (Oscar alla carriera nel 1995), dramma sentimentale, premiato con l'Orso d'Oro (per la regia) al Festival di Berlino nel 1961, con il David di Donatello (sempre per la regia), Nastro d'Argento nel 1962 per la regia, miglior attrice non protagonista (Monica Vitti), miglior colonna sonora.

Pochi ricordano che quel film è stato girato a Barlassina. Di tempo ne è passato parecchio. O pochi forse addirittura lo sanno. Ci siamo imbattuti in questi giorni in questa fotografia di Gianfranco Moroldo, una delle tante in mostra nei giorni scorsi a Roma nell'ambito del Festival della fotografia storica.

Un'immagine per pochi, a parte i lettori de "L'Europeo" dell'epoca. Il film, del resto, sebbene girato in paese non era un evento di massa a dispetto della fama degli attori (con loro c'era anche Jeanne Moreau). Il film, del resto, non solo per fedeltà al titolo era stato girato interamente di notte ma, oltretutto, nella splendida location del Golf club: luogo riparato, ai margini del paese, "in uno sconfinato prato di trifoglio e quadrifoglio", che ben si prestava per poter accogliere attori, troupe e per poter girare le scene in virtù delle numerose stanze.

Una realtà tutt'oggi prestigiosa, sempre un gioiello di una bellezza impareggiabile, che ha contribuito a scrivere una pagina della storia del cinema italiano e a portare qui uno dei più apprezzati registi.