Corti: "La vicenda Smorta? Fa più male a me che a lui"
DESIO - Il sindaco Roberto Corti ritorna sulla vicenda della revoca delle deleghe a Paolo Smorta che, da lunedì, non fa più parte della sua squadra di assessori. Racconta di aver perso anche uno che credeva amico e al quale rimprovera di essere stato poco chiaro sulle sue intenzioni future.
E' una storia che non avrà vincitori, con due versioni per molti versi opposte. Ma in un'analisi il sindaco Roberto Corti ha ragione: "Revocare la delega a Paolo Smorta danneggia più me di lui. Perché non è mai bello arrivare a queste situazioni e perché accade a quattro mesi dalle elezioni. Però se nonostante tutto arrivo a compiere questo gesto, significa che un motivo davvero c'è".
La questione dell'assessore "licenziato, a tre giorni di distanza dall'accaduto, ha inevitabilmente strascichi, delusioni, probabilmente rancori. Corti ripete spesso che in tutta la vicenda ha perso non solo l'assessore, ma anche quello che credeva un amico. "Non c'era più fiducia, la decisione è arrivata di conseguenza. Nessuno voleva metterlo alla porta, soltanto gli si chiedeva di essere corretto e trasparente. Mi fa ridere sentire che voleva avere la certezza di avere in mano una lista prima di comunicarmi da che parte sta. Sembra quasi una barzelletta".
Corti non credo nemmeno che la sua sia una decisione affrettata: "Il limite del 15 febbraio per comunicare la decisione? Se l'è dato lui. Noi già a gennaio in Giunta chiedevamo risposte definitive. Mi sembra normale, per un rapporto chiaro e sincero e perché già almeno da dicembre avevamo iniziato a domandargli che intenzioni avesse per le elezioni".
Il sindaco cita un episodio che nei mesi scorsi ha molto apprezzato: "Vi ricordate che lo scorso anno circolavano voci sul fatto che Lucrezia Ricchiuti potesse essere la candidata al mio posto? Vi ricordate cos'ha fatto: ha dichiarato pubblicamente che avrebbe sostenuto la mia candidatura. Chiedevamo a Smorta un atteggiamento di questo tipo".
Nell'elenco dei rimproveri che muove a Smorta, il sindaco inserisce anche quello di essere stato un po' troppo "nebuloso": "A gennaio mi ha detto che non sapeva se avrebbe fatto una lista e se questa sarebbe stata dalla mia parte o addirittura contro. Mi ha perfino detto che forse non avrebbe neanche portato a termine il mandato. Non potevo agire diversamente da come ho fatto".
Intanto Corti guarda avanti: "Le deleghe di Smorta? Al momento sono tornate a me. Dobbiamo ancora fare valutazioni su come agire, se ridistribuirle, se chiamare un'altra persona, se andare avanti così. Vedremo. Di certo nella tornata elettorale, quando saranno 'tutti contro Corti' perché abbiamo dato fastidio a tanti, sarà un elemento di fastidio in più vedere in mezzo a loro anche la lista Smorta. Uno che, non so fino a quanti mesi fa, ha lavorato con noi".
La questione dell'assessore "licenziato, a tre giorni di distanza dall'accaduto, ha inevitabilmente strascichi, delusioni, probabilmente rancori. Corti ripete spesso che in tutta la vicenda ha perso non solo l'assessore, ma anche quello che credeva un amico. "Non c'era più fiducia, la decisione è arrivata di conseguenza. Nessuno voleva metterlo alla porta, soltanto gli si chiedeva di essere corretto e trasparente. Mi fa ridere sentire che voleva avere la certezza di avere in mano una lista prima di comunicarmi da che parte sta. Sembra quasi una barzelletta".
Corti non credo nemmeno che la sua sia una decisione affrettata: "Il limite del 15 febbraio per comunicare la decisione? Se l'è dato lui. Noi già a gennaio in Giunta chiedevamo risposte definitive. Mi sembra normale, per un rapporto chiaro e sincero e perché già almeno da dicembre avevamo iniziato a domandargli che intenzioni avesse per le elezioni".
Il sindaco cita un episodio che nei mesi scorsi ha molto apprezzato: "Vi ricordate che lo scorso anno circolavano voci sul fatto che Lucrezia Ricchiuti potesse essere la candidata al mio posto? Vi ricordate cos'ha fatto: ha dichiarato pubblicamente che avrebbe sostenuto la mia candidatura. Chiedevamo a Smorta un atteggiamento di questo tipo".
Nell'elenco dei rimproveri che muove a Smorta, il sindaco inserisce anche quello di essere stato un po' troppo "nebuloso": "A gennaio mi ha detto che non sapeva se avrebbe fatto una lista e se questa sarebbe stata dalla mia parte o addirittura contro. Mi ha perfino detto che forse non avrebbe neanche portato a termine il mandato. Non potevo agire diversamente da come ho fatto".
Intanto Corti guarda avanti: "Le deleghe di Smorta? Al momento sono tornate a me. Dobbiamo ancora fare valutazioni su come agire, se ridistribuirle, se chiamare un'altra persona, se andare avanti così. Vedremo. Di certo nella tornata elettorale, quando saranno 'tutti contro Corti' perché abbiamo dato fastidio a tanti, sarà un elemento di fastidio in più vedere in mezzo a loro anche la lista Smorta. Uno che, non so fino a quanti mesi fa, ha lavorato con noi".