Crisi, i lavoratori anziani ne risentono meno

Sono quelli che patiscono di più la perdita del posto di lavoro o che hanno maggiori difficoltà a riconvertirsi in altre professionalità. Eppure i lavoratori anziani, secondo una recente indagine, sono anche quelli che hanno subìto in misura minore questa situazione di crisi economica. Lo rivela Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) che ha condotto un’indagine sulla situazione occupazionale nel periodo 2004-2010 in base alla fasce d’età. Il risultato d...

Sono quelli che patiscono di più la perdita del posto di lavoro o che hanno maggiori difficoltà a riconvertirsi in altre professionalità. Eppure i lavoratori anziani, secondo una recente indagine, sono anche quelli che hanno subìto in misura minore questa situazione di crisi economica. Lo rivela Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) che ha condotto un’indagine sulla situazione occupazionale nel periodo 2004-2010 in base alla fasce d’età. Il risultato dello studio evidenzia che i lavoratori tra i 55 e i 64 anni sono passati dal 30,5% al 36,6% della forza lavoro (addirittura con picchi del 38% nel 2011). Un lieve incremento (parti al 2,2%) nello stesso periodo per i lavoratori tra i 45 e i 54 anni. Secondo Isfol, nonostante questa crescita, siamo ancora lontani dalle medie europee che sono più elevate della nostra di circa dieci punti percentuali nelle stesse fasce d’età. La spiegazione, nel nostro caso, sta nella bassa occupazione femminile (lavorano solo il 26,2% delle donne tra i 55 e i 64 anni contro il 47,6% degli uomini). Questi dati sono vissuti dall’Istituto con preoccupazione a causa dell’invecchiamento della popolazione. Al momento in Italia gli over 65 costituiscono il 20,3% del totale dei cittadini, mentre l’età media si è innalzata nell’ultimo decennio da 41,7 fino a 43,5 anni: di conseguenza si rende sempre più necessario intervenire sul mercato del lavoro per l’impiego e la riqualificazione dei lavoratori più anziani.