Bitcoin, la moneta virtuale
Moneta virtuale, valuta elettronica, soldi digitali,
Bitcoin. Sviluppati nel 2009 dal misterioso hacker conosciuto come
Satoshi Nakamoto, e da allora tornati periodicamente alla ribalta: l'ultima volta in occasione della crisi cipriota con conseguente blocco e prelievo forzoso dai conti corrent...
Moneta virtuale, valuta elettronica, soldi digitali,
Bitcoin. Sviluppati nel 2009 dal misterioso hacker conosciuto come
Satoshi Nakamoto, e da allora tornati periodicamente alla ribalta: l'ultima volta in occasione della crisi cipriota con conseguente blocco e prelievo forzoso dai conti correnti, perchè Bitcoin ha tra le altre caratteristiche il fatto di non aver bisogno di alcuna banca o ente centrale che la regoli per funzionare e metterebbe al riparo i risparmiatori da rischi di questo genere, garantendo anche il perfetto anonimato. Il prezzo o valore dei bitcoin viene quindi stabilito dal mercato, soprattutto dai grossi servizi di cambiavalute,
Mt Gox è il principale mercato di scambio della moneta virtuale dove avviene l'80% degli scambi quotidiani. Sono poi ancora poche, ma in aumento, le aziende che accettano i pagamenti con questa moneta in cambio di prodotti e servizi, ed è già possibile acquistare con i Bitcoin dalle
monete d'oro e d'argento alle
chitarre.
Sicurezza e anonimato hanno poi reso perfetti i Bitcoin per le transazioni legate a mercati illeciti, quali armi e droghe, riciclaggio di denaro e pornografia. Nessuno infatti controlla bitcoin, perché il meccanismo di creazione della moneta non è regolabile in alcun modo: 21 milioni di monete vengono generate in modo automatico e trasparente dal 2009 sino al 2140, e nessuna banca centrale o governo può decidere l'emissione o il ritiro di nuova moneta. Per utilizzare Bitcoin è necessario installare il borsellino elettronico e scaricare il database di tutte le transazioni effettuate fino a quel momento: questo permette in maniera rigorosamente anonima ma sicura di tracciare la storia di ciascun singolo Bitcoin. La banca centrale insomma, è peer-to-peer, cioè su ogni nodo del sistema, cioè su ogni pc in cui è installato un borsellino elettronico. Ogni utente o gruppo di utenti può poi partecipare alla creazione di nuova moneta, tramite l'operazione chiamata mining, per cui tramite complessi calcoli si può ottenere ogni determinato periodo qualche nuovo Bitcoin. Oppure si possono comprare e vendere tramite siti specializzati. Il problema più grosso sta nella sicurezza, non tanto della piattaforma in sè, quanto nella proprietà dei portafogli che sono dei semplici file con tutti i rischi che questo comporta, e ai siti di scambio, che per il valore che trattano sono spesso sottoposti ad attacchi hacker che cercano di prendere il controllo delle grandi quantità di valuta depositate. Uno di questi attacchi, proprio conto il principale mercato Mt Gox, aveva nel 2011 provocato un contestuale azzeramento del valore del Bitcoin, risolti questi problemi però il prezzo ha ripreso quota, e ad oggi è di ben 186 dollari, cioè circa 142 euro, una cifra record se si pensa che un anno fa 1 Bitcoin scambiava 22 dollari. Per il futuro le opinioni degli economisti sono contrastanti, alcuni sostengono che si tratta di una moda passeggera o al massimo di una piccola bolla speculativa, altri ne evidenziano la pericolosità per l'anonimato e la non tracciabilità. I governi per ora tollerano, anche se negli Stati Uniti il
Financial Crimes Enforcement Network (Fincen) ha imposto alle aziende che trattano bitcoin di palesarsi.
Bitcoin. Sviluppati nel 2009 dal misterioso hacker conosciuto come
Satoshi Nakamoto, e da allora tornati periodicamente alla ribalta: l'ultima volta in occasione della crisi cipriota con conseguente blocco e prelievo forzoso dai conti correnti, perchè Bitcoin ha tra le altre caratteristiche il fatto di non aver bisogno di alcuna banca o ente centrale che la regoli per funzionare e metterebbe al riparo i risparmiatori da rischi di questo genere, garantendo anche il perfetto anonimato. Il prezzo o valore dei bitcoin viene quindi stabilito dal mercato, soprattutto dai grossi servizi di cambiavalute,
Mt Gox è il principale mercato di scambio della moneta virtuale dove avviene l'80% degli scambi quotidiani. Sono poi ancora poche, ma in aumento, le aziende che accettano i pagamenti con questa moneta in cambio di prodotti e servizi, ed è già possibile acquistare con i Bitcoin dalle
monete d'oro e d'argento alle
chitarre.
Sicurezza e anonimato hanno poi reso perfetti i Bitcoin per le transazioni legate a mercati illeciti, quali armi e droghe, riciclaggio di denaro e pornografia. Nessuno infatti controlla bitcoin, perché il meccanismo di creazione della moneta non è regolabile in alcun modo: 21 milioni di monete vengono generate in modo automatico e trasparente dal 2009 sino al 2140, e nessuna banca centrale o governo può decidere l'emissione o il ritiro di nuova moneta. Per utilizzare Bitcoin è necessario installare il borsellino elettronico e scaricare il database di tutte le transazioni effettuate fino a quel momento: questo permette in maniera rigorosamente anonima ma sicura di tracciare la storia di ciascun singolo Bitcoin. La banca centrale insomma, è peer-to-peer, cioè su ogni nodo del sistema, cioè su ogni pc in cui è installato un borsellino elettronico. Ogni utente o gruppo di utenti può poi partecipare alla creazione di nuova moneta, tramite l'operazione chiamata mining, per cui tramite complessi calcoli si può ottenere ogni determinato periodo qualche nuovo Bitcoin. Oppure si possono comprare e vendere tramite siti specializzati. Il problema più grosso sta nella sicurezza, non tanto della piattaforma in sè, quanto nella proprietà dei portafogli che sono dei semplici file con tutti i rischi che questo comporta, e ai siti di scambio, che per il valore che trattano sono spesso sottoposti ad attacchi hacker che cercano di prendere il controllo delle grandi quantità di valuta depositate. Uno di questi attacchi, proprio conto il principale mercato Mt Gox, aveva nel 2011 provocato un contestuale azzeramento del valore del Bitcoin, risolti questi problemi però il prezzo ha ripreso quota, e ad oggi è di ben 186 dollari, cioè circa 142 euro, una cifra record se si pensa che un anno fa 1 Bitcoin scambiava 22 dollari. Per il futuro le opinioni degli economisti sono contrastanti, alcuni sostengono che si tratta di una moda passeggera o al massimo di una piccola bolla speculativa, altri ne evidenziano la pericolosità per l'anonimato e la non tracciabilità. I governi per ora tollerano, anche se negli Stati Uniti il
Financial Crimes Enforcement Network (Fincen) ha imposto alle aziende che trattano bitcoin di palesarsi.