In campo una simulazione per imparare a risolvere le emergenze

CESANO MADERNO - Se emergenze come le esondazioni non si possono evitare, almeno si può imparare ad affrontarle per ridurre danni e disagi. A queste sono servite le esercitazioni sul campo che hanno impegnato tecnici e polizia locale sul territorio cittadino

"Se non è possibile parlare di 'rischio zero' in caso di eventi eccezionali, metereologi o altro, ci si può però preparare per cercare di affrontarli e gestirli al meglio, così da ridurne quanto più possibile l'impatto sulla collettività. Occorre quindi prevedere, prima a tavolino e poi sul campo, una condotta coordinata e tempestiva di uomini e mezzi che si facciano trovare ciascuno al proprio posto in caso di necessità, consapevoli di cosa dover fare e di come farlo, per essere in grado di intervenire al meglio in ogni circostanza".

Sono queste le parole con le quali l'assessore ai Lavori pubblici, Pietro Nicolaci, ha illustrato la simulazione che, nei giorni scorsi, ha visto impegnate una trentina di persone, chiamate a fronteggiare col Piano di Emergenza Comunale un'ipotetica esondazione del Rio Comasinella che, dalla zona collinare (in particolare da via Friuli e via Gramsci, minacciasse la parte più bassa e centrale di Cesano.

Il piano di emergenza simulato ha coinvolto i dipendenti tecnici del Comune - coordinati dal dirigente Davide Cereda - e la Polizia locale, chiamata a deviare e coordinare il traffico; gli addetti delle imprese Monieri e Ronzoni che coi loro mezzi collaborano con la macchina comunale in caso di necessità, e infine la Protezione Civile, presente con una quindicina di uomini e cinque mezzi (tra cui un'idrovora di grande portata e la sala radio operativa) per svolgere quello che probabilmente è stato il lavoro più impegnativo.

Nell'arco di sole un paio d'ore, tanto è durata l'esercitazione che ha comportato anche deviazioni del traffico veicolare durante la pausa pranzo (per non creare eccessivi intralci alla circolazione), sono state allestite canalizzazioni per l'acqua con new jersey in cemento, in grado di contenerla e indirizzarla verso canali naturali e la rete fognaria capace di assorbirla.

"Se sino al 2014 non si erano verificate esondazioni di entità nemmeno paragonabile a quelle di luglio e di novembre - ha proseguito Nicolaci - si rende ora sempre più necessario prevedere anche l'imprevedibile, per essere pronti a gestire con immediatezza e cognizione di causa possibili situazioni di rischio e di pericolo. L'esercitazione svolta, coordinata dall'Ufficio Tecnico, ha permesso di verificare tempistiche e metodi di intervento che, pur se in condizioni ottimali e non emergenza, ci ha consentito la verifica del buon funzionamento degli ingranaggi, ora da mantenere sempre lubrificati per essere in piena efficienza in  caso di bisogno".

Un ringraziamento particolare è stato rivolto alla Protezione civile per l'impegno di uomini e mezzi profuso.