Multe fino a duemila euro per combattere l'ambrosia

CESANO MADERNO - Con l'arrivo dell'estate è arrivata anche l'ordinanza contro la diffusione dell'ambrosia per tutelare la salute pubblica. Le sanzioni previste per i trasgressori possono arrivare anche 2 mila euro.

E' stata emessa il 26 giugno l'ordinanza numero 157 per la lotta contro la diffusione dell'ambrosia, la pianta altamente allergizzante che è tra le maggiori cause di pollinosi tra la popolazione nel periodo estivo anche nel territorio cesanese.

L'ambrosia, che fiorisce tra agosto e settembre producendo grandi quantità di polline, cresce di preferenza su terreni coltivati a cereali una volta effettuato il raccolto e sui campi coltivati con semine rade quali il girasole e la soia. Ma soprattutto, nella nostra zona, l'ambrosia cresce sui terreni incolti e sulle aree verdi abbandonate o non curate come quelle industriali dimesse, quelle dei cantieri, delle banchine stradali e  delle massicciate ferroviarie; così come sugli argini di canali, fossi ed in generale su tutte le aree non accudite con frequenza.

Per quanto concerne le aree pubbliche l'amministrazione comunale ha disposto l'esecuzione di interventi periodici di pulizia e sfalcio mentre, per quanto concerne quelle private,  è stato disposta l'azione a carico dei privati.

Sono obbligati ad intervenire sui terreni di rispettiva pertinenza i proprietari e/o conduttori pubblici e privati di terreni sia incolti che coltivati; i proprietari di aree industriali dimesse ed i responsabili di cantieri edili pubblici e privati, con obbligo di vigilanza sull'eventuale presenza di ambrosia nella aree di pertinenza e di eseguire sulle stesse periodici interventi di manutenzione e pulizia che prevedano quantomeno due sfalci da eseguirsi prima della fioritura della pianta entro le seguenti scadenze:
- terza decade di luglio (primo sfalcio);
- terza decade di agosto (secondo sfalcio);
- eventuale terzo sfalcio - da effettuarsi qualora la stagione climatica dovesse favorire una ripresa della fioritura -  entro la seconda/terza decade di settembre.

I trasgressori potranno essere puniti con una sanzione amministrativa da 50 a 200 euro per un'area fino a 2000 metri quadrati, e da 200 a 500 euro per un'area oltre i 2000 metri quadrati.