Raccolta funghi: una nuova legge da Regione Lombardia
Il Consiglio regionale ha stabilito che d'ora in poi per la raccolta funghi sul territorio lombardo non è più necessario il tesserino: è gratuita, ma i Comuni possono associarsi e regolamentare la raccolta, prevedendo dei pagamenti al fine di compensazione ambientale.
Il Consiglio regionale nella seduta di ieri all’unanimità ha approvato legge che modifica e integra il Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale, in tema di raccolta dei funghi epigei.
Il provvedimento supera l’attuale formulazione che prevede il tesserino regionale e sancisce che la raccolta è gratuita su tutto il territorio. I Comuni,tramite le Comunità montane, possono, però, associarsi e regolamentare la raccolta, prevedendo dei pagamenti a fine di compensazione ambientale, prevedendo anche apposite autorizzazioni gratuite. I proventi dei permessi della raccolta devono essere utilizzati sul territorio, per interventi di miglioramento ambientale, tutela dei boschi e della biodiversità, attività di formazione per la conservazione e la tutela ambientale, interventi di trattamento del bosco per il miglioramento della produzione dei funghi, ripristino e manutenzione di strade e sentieri e prevenzione degli incendi boschivi.
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“La legge approvata oggi – ha detto il relatore Dario Bianchi (LN) - rappresenta un buon punto di compromesso fra le necessità di superamento del vecchio frammentato sistema e il mantenimento di alcune importanti prerogative acquisite storicamente dagli enti locali. A questo scopo viene introdotta la completa gratuità della raccolta fatta salva la facoltà dei Comuni, ricompresi nei territori delle Comunità montane, di subordinare la raccolta ad un apposito pagamento, a titolo di compensazione ambientale, al fine di tutelare il patrimonio boschivo e di valorizzare le risorse naturali”.
Nel corso della seduta sono intervenuti i consiglieri Lino Fossati (Maroni Presidente), Giampietro Maccabiani (M5S), Angelo Ciocca (LN) e Corrado Tomasi (PD), che hanno dichiarato il loro consenso al provvedimento anche per l’approvazione degli emendamenti, richiesti in commissione, presentanti dal relatore.