Poliziotti trasformati in imbianchini per arrestare "nonna cocaina"

BOLLATE - Per riuscire a individuarla e a smascherarla, i poliziotti sono stati dei veri e propri trasformisti. Hanno fatto i fattorini della pizza, i manutentori degli ascensori e, infine, gli imbianchini: in manette "nonna rosa", 57 anni, con tre etti di cocaina purissima in casa

Per tutti era "nonna Rosa", chiamata anche "colomba bianca". Per le forze dell'ordine, però, Rosanna Pitino, donna di 57 anni residente nelle case Aler di Bollate, era "nonna cocaina". L'hanno arrestata dopo averla trovata in possesso di 300 grammi di cocaina purissima, sostanza da taglio e 2.500 euro in contanti. Incensurata, secondo gli inquirenti era lei a occuparsi direttamente del taglio della sostanza da consegnare ai pusher.

Coglierla con la mani nel sacco è stato tutt'altro che semplice. I poliziotti del Commissariato di Quarto Oggiaro le hanno provate davvero tutte per portare a termine la loro missione, dopo aver raccolto la segnalazione di alcuni residenti riguardo al giro di droga nel palazzo.

L'immobile era inaccessibile. Dal Commissariato è stato paragonato a Scampia per la sua struttura architettonica e per la fitta rete di vedette che non consentivano a qualsiasi sconosciuto di avvicinarsi. Loro ci hanno provato una prima volta in borghese, con un'auto civetta. Troppo semplice per i ragazzotti del palazzo, smaliziati e sempre sospettosi, capire che si trattava di agenti. Tanto bastava, però, agli agenti per capire che come forze dell'ordine non avrebbero ottenuto un bel nulla.

Dove la forza non arriva, tuttavia, basta l'inganno. Un primo tentativo è stato fatto con un travestimento: fattorino delle pizze. Le consegne le faceva direttamente il poliziotto con lo scooter. Troppo poco. Serviva una presenza fissa per scoprire qualcosa in più sui giri dello stupefacente nel palazzo. Ed ecco che gli agenti sono diventati addetti alla manutenzione degli ascensori.

Accolti con diffidenza dalle sentinelle, poi tollerati, sono riusciti a capire dove bisognava concentrare l'attenzione: al primo piano della scala M, l'appartamento di "nonna rosa".

Aguzzando l'ingegno hanno anche capito come avvicinarsi: i poliziotti dovevano improvvisarsi imbianchini. Solo in questo modo, tinteggiando le parete, hanno potuto muoversi liberamente per lo stabile e avvicinarsi all'appartamento individuato.

Finché, di colpo, uno di loro ha bussato alla porta per chiedere un po' d'acqua. La donna ha commesso l'errore di aprire: subito gli agenti sono entrati per arrestarla. Sul tavolo aveva 300 grammi di cocaina pura al 92 per cento, sostanza da taglio, bilancini di precisione. E' finita al carcere di San Vittore.


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