Cinquanta rapine in sei giorni: presi i due nomadi con la Giulietta Bianca
BARANZATE - Patrizio e Carlo Hudorovich, due fratelli residenti nel campo nomadi, sono stati arrestati dai Carabinieri. Erano "i due della Giulietta Bianca", capaci di mettere a segno almeno 50 rapine in 6 giorni. Quattro in 50 minuti nella mattinata di giovedì, ma poi sono stati intercettati
Ormai nel nord Milano stavano iniziando a diventare un incubo per tutti. Soprattutto per i numerosi anziani che hanno preso di mira di volta in volta: Patrizio e Carlo Hudorovich, due fratelli di 25 e 32 anni residenti nel campo nomadi di via Martirano e in quello di Baranzate, giovedì mattina sono stati arrestati dai Carabinieri.
Per tutti erano la "banda della Giulietta Bianca". Si spostavano sempre con quest'auto, naturalmente risultata rubata e con targa modificata, seminando il panico sul territorio: 50 i colpi messi a segno negli ultimi sei giorni, qualche furto e molte rapine. Giravano per la strada e, una volta individuata la vittima ritenuta interessante o comunque da poter depredare senza alcun rischio, scendevano al volo puntando una pistola. Ottenuto ciò che volevano, risalivano in auto e fuggivano. Non per nascondersi, bensì per cambiare zona e trovare altre vittime.
Giovedì mattina, con questo sistema, hanno rapinato quattro persone. La prima alle 9.50 a Cesano Boscone, poi a Corsico, prima in strada e successivamente nel parcheggio dell'Ikea. Alle 10.40, con la quarta rapina in 50 minuti, è partita la telefonata ai Carabinieri da Settimo Milanese.
La Giulietta Bianca è stata subito intercettata, ma i due fratelli non avevano alcuna intenzione di fermarsi. Hanno provato a fuggire lungo la Tangenziale Ovest, ma hanno fatto male i calcoli: traffico intenso. Per un po' hanno provato a fare lo slalom, prendendo anche a sportellate gli altri automobilisti, poi hanno dovuto inevitabilmente arrendersi.
Sul sedile dell'auto avevano il frutto delle loro rapine. I Carabinieri, che attribuiscono a loro cinquanta colpi, sono convinti che altre persone non hanno denunciato nulla per vergogna. La speranza è che ora, ad arresto avvenuto, trovino il coraggio di farsi vivi e denunciare.
Per tutti erano la "banda della Giulietta Bianca". Si spostavano sempre con quest'auto, naturalmente risultata rubata e con targa modificata, seminando il panico sul territorio: 50 i colpi messi a segno negli ultimi sei giorni, qualche furto e molte rapine. Giravano per la strada e, una volta individuata la vittima ritenuta interessante o comunque da poter depredare senza alcun rischio, scendevano al volo puntando una pistola. Ottenuto ciò che volevano, risalivano in auto e fuggivano. Non per nascondersi, bensì per cambiare zona e trovare altre vittime.
Giovedì mattina, con questo sistema, hanno rapinato quattro persone. La prima alle 9.50 a Cesano Boscone, poi a Corsico, prima in strada e successivamente nel parcheggio dell'Ikea. Alle 10.40, con la quarta rapina in 50 minuti, è partita la telefonata ai Carabinieri da Settimo Milanese.
La Giulietta Bianca è stata subito intercettata, ma i due fratelli non avevano alcuna intenzione di fermarsi. Hanno provato a fuggire lungo la Tangenziale Ovest, ma hanno fatto male i calcoli: traffico intenso. Per un po' hanno provato a fare lo slalom, prendendo anche a sportellate gli altri automobilisti, poi hanno dovuto inevitabilmente arrendersi.
Sul sedile dell'auto avevano il frutto delle loro rapine. I Carabinieri, che attribuiscono a loro cinquanta colpi, sono convinti che altre persone non hanno denunciato nulla per vergogna. La speranza è che ora, ad arresto avvenuto, trovino il coraggio di farsi vivi e denunciare.
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