Incendio nell'accampamento rom: donna e figlio in pericolo di vita
CINISELLO BALSAMO - Una donna in gravi condizioni all'ospedale di Sesto San Giovanni, il figlio di un anno in pericolo di vita a Niguarda. E un altro, di tre anni, in condizioni migliori al Buzzi di Milano: tre rom che si erano accampati nel cantiere di via Galilei, sorpresi nel sonno da un incendio
Avevano deciso di accamparsi nel cantiere della metropolitana a Cinisello Balsamo, ma un incendio li ha colti di sorpresa: una donna rom e i suoi due figli sono finiti all'ospedale. Lei e il più piccolo, solo un anno di età, sono in pericolo di vita. Meno grave quello di tre anni.
A notare l'incendio in via Galilei, poco prima delle 2 nella notte tra venerdì e sabato, sono stati i Carabinieri della stazione cittadina, impegnati nel pattugliamento del territorio. Impossibile per loro non accorgersi di quel fumo. Entrati a dare un'occhiata, però, non hanno trovato nessuno.
Incerta la causa del rogo. Così come i militari stanno cercando di capire chi si è fatto carico delle tre persone portandole all'ospedale di Sesto San Giovanni per sparire poi nel nulla.
La donna è ancora ricoverata in quella struttura sanitaria. Il figlio di un anno, quello apparso fin da subito in condizioni più gravi, è stato portato all'ospedale di Niguarda per le ustioni riportate. Condizioni meno serie, invece, per il figlio di tre anni che è stato ricoverato al Buzzi di Milano ma non è in pericolo di vita.
A notare l'incendio in via Galilei, poco prima delle 2 nella notte tra venerdì e sabato, sono stati i Carabinieri della stazione cittadina, impegnati nel pattugliamento del territorio. Impossibile per loro non accorgersi di quel fumo. Entrati a dare un'occhiata, però, non hanno trovato nessuno.
Incerta la causa del rogo. Così come i militari stanno cercando di capire chi si è fatto carico delle tre persone portandole all'ospedale di Sesto San Giovanni per sparire poi nel nulla.
La donna è ancora ricoverata in quella struttura sanitaria. Il figlio di un anno, quello apparso fin da subito in condizioni più gravi, è stato portato all'ospedale di Niguarda per le ustioni riportate. Condizioni meno serie, invece, per il figlio di tre anni che è stato ricoverato al Buzzi di Milano ma non è in pericolo di vita.
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