Desio: dopo il servizio di 'Striscia la Notizia' sequestrati 16 cavalli
Dopo il servizio di Edoardo Stoppa andato in onda il 10 aprile nel TG satirico Striscia la Notizia su Canale 5, che ha portato alla luce le allucinanti condizioni di detenzione di decine di animali in una baraccopoli di Desio, lunedì 13 aprile la polizia provinciale di Monza e Brianza, coadiuvata dall’Asl e dall’Enpa (Ente nazionale protezione animali) è intervenuta con un blitz che ha confermato purtroppo quanto apparso in televisione. Migliaia di metri quadri di baracche e stalle con dentro...
Dopo il servizio di Edoardo Stoppa andato in onda il 10 aprile nel TG satirico Striscia la Notizia su Canale 5, che ha portato alla luce le allucinanti condizioni di detenzione di decine di animali in una baraccopoli di Desio, lunedì 13 aprile la polizia provinciale di Monza e Brianza, coadiuvata dall’Asl e dall’Enpa (Ente nazionale protezione animali) è intervenuta con un blitz che ha confermato purtroppo quanto apparso in televisione. Migliaia di metri quadri di baracche e stalle con dentro cavalli, alcuni pony, un'asinella, un caprone con quattro caprette tibetane e diversi cani, tutti tenuti in condizioni pietose, alcuni malnutriti e malridotti. È stata un’operazione in forze, pianificata con urgenza. Di prima mattina presso l’Asl si è tenuto un vertice per capire come muoversi: presenti anche le autorità comunali e le forze dell’ordine. Poco dopo, la polizia provinciale ha rotto ogni indugio, temendo che tergiversare anche solo qualche ora potesse rendere vana l’operazione. Infatti, intorno alle 10.30, quando due pattuglie si sono recate nel terreno (ufficialmente agricolo) di via Olimpiadi, nel rione di San Carlo, hanno trovato una situazione già molto diversa rispetto a quella vista in televisione: i proprietari avevano fatto in tempo a buttare giù decine e decine di metri di baracche e a far sparire, portandoli chissà dove, numerosi cavalli e molti cani. Ma non tutti: gli agenti hanno trovato ancora 16 cavalli, a testimonianza del fatto che si trattava di un allevamento davvero considerevole, insieme a nove tra capre e caprette e quattro cani. I due veterinari dell’Asl hanno proceduto con la visita di tutti gli animali, per verificare le loro condizioni di salute: buone, per alcuni; precarie, per molti; pessime per quattro cavalli. Le verifiche si sono protratte per quasi tutta la giornata: sono stati riscontrati abusi, irregolarità, carenze igienico-sanitarie e situazioni di pericolo per gli animali. E non è finita qui: gli agenti della polizia provinciale hanno infatti acquisito la documentazione sugli animali, riscontrando una situazione confusa che richiede ulteriori accertamenti e sono in corso indagini per capire dove possano essere stati portati i cavalli fatti sparire nei giorni precedenti il blitz. Nel primo pomeriggio è arrivato il camion che ha permesso il trasporto dei quattro cavalli in condizioni peggiori, posti sotto sequestro penale e portati in un luogo segreto per le necessarie cure. Anche gli altri cavalli sono stati sequestrati, ma al momento lasciati in custodia nell’attuale dimora, così come le capre, senza marchio auricolare e documenti, il che comporta una sanzione amministrativa. Allo stato attuale l'unico indagato è un cittadino di Desio di origine calabrese, commerciante di frutta e verdura, che è risultato il gestore di gran parte degli animali, ma la polizia provinciale sta procedendo per identificare altre persone coinvolte. A un certo punto la situazione avrebbe potuto farsi davvero critica, dal momento che una quindicina di persone si è recata sul posto, chi con l'intento di collaborare con le forze dell'ordine, chi decisamente meno, creando un clima di tangibile tensione. Una volta che tutti gli animali saranno trasferiti e sistemati in altra sede, sarà compito del Comune far tornare tutta l'area alla destinazione originaria: quella di terreno agricolo.