Limbiate: donna a passeggio cattura un boa constrictor

Se è vero che i boschi del Parco delle Groane, a est di Monza, sono popolati da numerosi mammiferi e uccelli, anfibi e rettili, non ci si aspetta certo di trovarsi a tu per tu con un serpente originario delle foreste tropicali. Ma è proprio quello che è successo lunedì 3 novembre alla signora che ha rinvenuto un Boa constrictor durante una passeggiata pomeridiana. L'animale stava strisciando a bordo strada a Limbiate (MB). La donna non si è fatta prendere dal panico e, con l’aiuto di un basto...

Se è vero che i boschi del Parco delle Groane, a est di Monza, sono popolati da numerosi mammiferi e uccelli, anfibi e rettili, non ci si aspetta certo di trovarsi a tu per tu con un serpente originario delle foreste tropicali. Ma è proprio quello che è successo lunedì 3 novembre alla signora che ha rinvenuto un Boa constrictor durante una passeggiata pomeridiana. L'animale stava strisciando a bordo strada a Limbiate (MB). La donna non si è fatta prendere dal panico e, con l’aiuto di un bastone, lo ha infilato in un secchio, allertando la Polizia Locale che, provvisoriamente, ha portato il rettile in Comando. Gli agenti hanno poi chiamato l’Enpa di Monza e Brianza che si è presa in carico l’animale. Si tratta di un giovane esemplare di circa un anno e per questo destinato a raggiungere dimensioni molto maggiori di quelle attuali (appena un metro di lunghezza). Si ipotizza che fosse in giro da poco tempo perché è stato ritrovato ben nutrito e in buone condizioni. Ma con il freddo di questi giorni non avrebbe resistito ancora per molto. Resta sconosciuto come sia arrivato nel grande parco. E' possibile che sia fuggito da una teca, ma è più probabile che il suo proprietario abbia voluto semplicemente liberarsi di lui: l’abbandono di animali esotici è, difatti, un fenomeno in costante crescita. Enpa ribadisce la sua più totale contrarietà a queste forme di pseudo-amore per gli animali che costringono esseri nati per la libertà a un simulacro di vita chiusi in ambienti, nella migliore delle ipotesi, estremamente limitati e poveri rispetto a quello che dovrebbe essere il loro habitat naturale. Non dimentichiamo, tra l'altro, che l'alimentazione di un boa prevede piccoli animali ancora vivi. Il boa è attualmente ospitato nell'apposito reparto rettili della sede operativa dell'Enpa monzese in via Lecco 164. Se non si farà avanti il suo legittimo proprietario - con una convincente spiegazione sul luogo del ritrovamento - potrà essere dato in affidamento a una persona esperta che ne garantisca un'idonea custodia in un ambiente di dimensioni adatte alle sue esigenze etologiche. Non è il primo boa che viene ospitato presso l'Enpa monzese: proprio a Limbiate, nel marzo dello scorso anno, ne era stato rinvenuto uno in un appartamento durante lo sfratto esecutivo di un inquilino moroso, resosi irreperibile. Anche in questo caso, l'Enpa monzese ha preso in carico l'animale, un adulto di due metri di lunghezza e 13 chili di peso, che dopo molti mesi ha trovato un nuovo proprietario responsabile e preparato. Presso la sede operativa Enpa ci sono attualmente altri tre serpenti in attesa di un affido idoneo: un falso corallo (Lampropeltris triangulum campbelli), un serpente reale (Lampropeltis getula californiae) e un pitone reale (Python regius). Per informazioni, contattare la sede ENPA: info@enpamonza.it / tel. 039-388304.