Limbiate: l'Avis celebra la Giornata mondiale del donatore di Sangue
Si celebra oggi la Giornata mondiale del donatore di sangue, istituita nel 2004 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. La data del 14 giugno è stata individuata perché giorno di nascita (nel 1868) dello scopritore dei gruppi sanguigni Karl Landsteiner. Lo slogan scelto per quest’anno è “Give the gift of life, donate blood”, "Regala il dono della vita, dona sangue". Secondo l’OMS ogni anno nel mondo vengono effettuate 92 milioni di donazioni di sangue; quasi la metà di queste avviene ...
Si celebra oggi la Giornata mondiale del donatore di sangue, istituita nel 2004 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. La data del 14 giugno è stata individuata perché giorno di nascita (nel 1868) dello scopritore dei gruppi sanguigni Karl Landsteiner. Lo slogan scelto per quest’anno è “Give the gift of life, donate blood”, "Regala il dono della vita, dona sangue". Secondo l’OMS ogni anno nel mondo vengono effettuate 92 milioni di donazioni di sangue; quasi la metà di queste avviene nei Paesi sviluppati dove però risiede solo il 15% della popolazione mondiale. Ciò significa un forte squilibrio nella possibilità di accesso alle cure trasfusionali. Di qui l’importanza di una sensibilizzazione a livello mondiale. In prima fila a sostenere l’importanza della raccolta ematica in Italia anche l’Avis, forte di oltre 1milione e 200mila soci che effettuano più due milioni di donazioni l’anno. A questo lusinghiero bilancio contribuisce largamente anche Avis provinciale di Monza e Brianza, che lo scorso anno ha raccolto 47.837 sacche forte della generosità dei suoi 24.621 donatori (dati 2012). Tutto ciò è stato possibile grazie all’impegno dei volontari che animano le 39 sezioni Avis della Brianza che, grazie ai gruppi sovra comunali, arrivano a essere presenti in 50 dei 55 comuni che costituiscono la provincia. La Giornata mondiale del donatore, cadendo a metà giugno, diventa l’occasione per una riflessione sulle reali necessità di sangue in Brianza e sulle modalità di approvvigionamento di esso in questo particolare periodo dell’anno, quello delle vacanze. "La nostra provincia - spiegano i responsabili dell'Avis cittadina - può ritenersi piuttosto “benestante” per quanto riguarda la raccolta di sangue, ma fare scorte non basta. Il sangue ha una scadenza (45 giorni per una sacca intera) e ciò significa che deve essere usato tempestivamente. Di qui la necessità di un flusso costante e continuo di approvvigionamento, tale da garantire il normale uso e l’impiego in casi straordinari. Proprio l’ospedale San Gerardo di Monza è uno degli otto trauma center della Regione ed è sottoposto a dei picchi improvvisi di consumo a seconda delle urgenze su cui intervenire". Con il periodo estivo ha inizio il momento più critico per la raccolta di sangue, dovuto alle partenze per le vacanze e per il ritorno del rischio di contagio da West Nile Virus, trasmesso dalle zanzare. Il Ministero della Salute, attraverso il Centro Nazionale Sangue, ha già diramato il piano sicurezza per l’estate 2013. A partire dal 1 luglio e fino al 30 novembre, si applicherà una sospensione di 28 giorni ai donatori che soggiorneranno, anche per una sola notte, nelle province di Treviso e Venezia, nel Friuli Venezia Giulia, in Sardegna e nella provincia di Matera. Per l’estero, la sospensione riguarda i soggiorni in Grecia, Ungheria, Romania, Israele, Palestina, Romania, Turchia, Tunisia, Russia, Albania, Algeria, Ucraina, Bosnia, Croazia, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Serbia e Slovenia. La concomitanza di questi due elementi (partenze e prevenzione) produce un brusco calo nella raccolta di sangue nel periodo estivo, fatto già verificatosi lo scorso anno anche nella nostra Provincia e in particolare al San Gerardo. E’ quindi giunto il momento di una raccolta di sangue più consapevole e organizzata, un cambio di abitudini in nome dell’interesse della salute del malato. "Oggigiorno - spiega Roberto Saini, presidente di Avis provinciale di Monza e Brianza - è più importante che mai evitare che in un ospedale si alternino picchi di emergenze e picchi di eccesso di sangue. Per questo Avis, da sempre disponibile a recepire le richieste e le indicazioni del SSN, ritiene di sposare una nuova cultura che abbandona il concetto di “donazione a prescindere” per indirizzarsi verso una donazione più mirata al bisogno". E i bisogni brianzoli parlano di una minore necessità di sangue intero (complice il miglioramento delle tecniche operatorie che diminuiscono la necessità di trasfusioni, specialmente in ortopedia) contro un aumentato bisogno di piastrine (che vanno a scadenza dopo soli 5 giorni dalla raccolta). C’è bisogno anche di convertire in raccolta di plasma le donazioni dei gruppi sanguigni meno diffusi, in particolare il gruppo B. Soprattutto c’è la necessità di una maggiore flessibilità nella convocazione del donatore, unico modo efficace di rispondere prontamente alle richieste di sangue da parte degli ospedali. In questa Giornata mondiale del donatore Avis provinciale Monza e Brianza si augura di poter dare il via a un nuovo corso nella gestione della raccolta di sangue, un grande salto culturale che la Brianza intende affrontare nell’interesse del malato, fiduciosa nella risposta positiva e generosa dei suoi 25mila volontari.