Salute: influenza, italiani hanno dubbi sul vaccino
La vaccinazione contro l'influenza? No, grazie: è la risposta secca che il 5 per cento degli italiani ha dato agli intervistatori dell'Ispo, l'Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione del professor
Renato Mannheimer. Una risposta decisa frutto delle polemiche che in questi giorni hanno caratterizzato la campagna antinfluenzale con il ritiro del vaccino da parte delle aziende produttrici. Una porzione poco significativa? No, non proprio: perché se solo il 5 per cento ha...
La vaccinazione contro l'influenza? No, grazie: è la risposta secca che il 5 per cento degli italiani ha dato agli intervistatori dell'Ispo, l'Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione del professor
Renato Mannheimer. Una risposta decisa frutto delle polemiche che in questi giorni hanno caratterizzato la campagna antinfluenzale con il ritiro del vaccino da parte delle aziende produttrici. Una porzione poco significativa? No, non proprio: perché se solo il 5 per cento ha negato la possibilità di ricorrere alla vaccinazione, un altro 14 per cento ha dichiarato che nutre forti dubbi sull'utilità. Insomma un italiano su cinque ha cambiato idea. Per la gran parte si tratta di giovani. Se qualcuno pensa che anche il 19 per cento sia una entità poco consistente, aggiungiamo che già un altro 18 per cento ha sempre rifiutato la vaccinazione antinfluenzale perché considerata inutile o pericolosa. Se gli addetti ai lavori puntano il dito contro i mass media colpevoli di avere fatto sorgere troppi dubbi con la pubblicazione di notizie allarmistiche, alcuni mezzi di informazione rivelano che la Regione Lombardia avrebbe addirittura rivisto al ribasso il numero di dosi da acquistare per garantire l'immunizzazione degli utenti: sarà un caso, ma si parla proprio di un 20 per cento in meno.
Renato Mannheimer. Una risposta decisa frutto delle polemiche che in questi giorni hanno caratterizzato la campagna antinfluenzale con il ritiro del vaccino da parte delle aziende produttrici. Una porzione poco significativa? No, non proprio: perché se solo il 5 per cento ha negato la possibilità di ricorrere alla vaccinazione, un altro 14 per cento ha dichiarato che nutre forti dubbi sull'utilità. Insomma un italiano su cinque ha cambiato idea. Per la gran parte si tratta di giovani. Se qualcuno pensa che anche il 19 per cento sia una entità poco consistente, aggiungiamo che già un altro 18 per cento ha sempre rifiutato la vaccinazione antinfluenzale perché considerata inutile o pericolosa. Se gli addetti ai lavori puntano il dito contro i mass media colpevoli di avere fatto sorgere troppi dubbi con la pubblicazione di notizie allarmistiche, alcuni mezzi di informazione rivelano che la Regione Lombardia avrebbe addirittura rivisto al ribasso il numero di dosi da acquistare per garantire l'immunizzazione degli utenti: sarà un caso, ma si parla proprio di un 20 per cento in meno.