Barlassina, Donatella Galli: "Con le piante si poteva agire diversamente"
Aveva già manifestato tutte le sue critiche nei confronti dell’amministrazione comunale, intenzionata ad abbattere una quarantina di piante in diverse via del paese.
Donatella Galli, capogruppo della Lega Nord, a taglio avvenuto ha presentato un’interrogazione nella seduta consiliare di lunedì 2 per avere chiarimenti: “Questo – ha dichiarato Galli – perché non mi piace com’è stato affrontato il problema. Per esempio mi risulta che l’agronomo abbia suggerito in alcuni casi un...
Aveva già manifestato tutte le sue critiche nei confronti dell’amministrazione comunale, intenzionata ad abbattere una quarantina di piante in diverse via del paese.
Donatella Galli, capogruppo della Lega Nord, a taglio avvenuto ha presentato un’interrogazione nella seduta consiliare di lunedì 2 per avere chiarimenti: “Questo – ha dichiarato Galli – perché non mi piace com’è stato affrontato il problema. Per esempio mi risulta che l’agronomo abbia suggerito in alcuni casi un diradamento, non l’abbattimento di tutte. E non è bello vedere, dove il taglio è già avvenuto, tutti i ceppi e le radici ancora al suolo. Mi piacerebbe poi sapere con quali costi e modalità è stato affidato l’incarico”.
Pier Angelo Radice, assessore ai Lavori pubblici, ha spiegato che sono state abbattute nove querce in via Parini e cinque in via Verga: “Alberi la cui posizione era estremamente critica a causa di una messa a dimora molto discutibile, con continue lamentele da parte dei residenti per danni subiti a causa dei rami e delle foglie che ostruivano i pluviali o che provocavano crepe o cedimenti alle recinzioni. Inoltre questi alberi rendevano totalmente inefficace l’illuminazione stradale”. In più sono state abbattute altre otto alberature in via Volta, una in piazza Cavour, due in via Foscolo, diciotto pini nel giardino del plesso scolastico (intervento avvenuto ad agosto 2014) perché pericolosi, due cedri al parco Arcobaleno, un ciliegio morto al parco Tricolandia, una quercia in via Bellini, una in via Manara, due betulle in via Rossini. “I lavori sono stati affidati alla ditta Agrifoglio – ha dichiarato Radice – che si è resa disponibile a eseguire l’abbattimento delle piante senza alcuna spesa per l’amministrazione comunale. Si è limitata a recuperare la legna. Se avessimo affidato l’incarico con le modalità ordinarie, avremmo speso circa 15 mila euro, in questo modo la ditta ha avuto un controvalore in legna pari a 3 mila euro”.
Donatella Galli, capogruppo della Lega Nord, a taglio avvenuto ha presentato un’interrogazione nella seduta consiliare di lunedì 2 per avere chiarimenti: “Questo – ha dichiarato Galli – perché non mi piace com’è stato affrontato il problema. Per esempio mi risulta che l’agronomo abbia suggerito in alcuni casi un diradamento, non l’abbattimento di tutte. E non è bello vedere, dove il taglio è già avvenuto, tutti i ceppi e le radici ancora al suolo. Mi piacerebbe poi sapere con quali costi e modalità è stato affidato l’incarico”.
Pier Angelo Radice, assessore ai Lavori pubblici, ha spiegato che sono state abbattute nove querce in via Parini e cinque in via Verga: “Alberi la cui posizione era estremamente critica a causa di una messa a dimora molto discutibile, con continue lamentele da parte dei residenti per danni subiti a causa dei rami e delle foglie che ostruivano i pluviali o che provocavano crepe o cedimenti alle recinzioni. Inoltre questi alberi rendevano totalmente inefficace l’illuminazione stradale”. In più sono state abbattute altre otto alberature in via Volta, una in piazza Cavour, due in via Foscolo, diciotto pini nel giardino del plesso scolastico (intervento avvenuto ad agosto 2014) perché pericolosi, due cedri al parco Arcobaleno, un ciliegio morto al parco Tricolandia, una quercia in via Bellini, una in via Manara, due betulle in via Rossini. “I lavori sono stati affidati alla ditta Agrifoglio – ha dichiarato Radice – che si è resa disponibile a eseguire l’abbattimento delle piante senza alcuna spesa per l’amministrazione comunale. Si è limitata a recuperare la legna. Se avessimo affidato l’incarico con le modalità ordinarie, avremmo speso circa 15 mila euro, in questo modo la ditta ha avuto un controvalore in legna pari a 3 mila euro”.