Barlassina, dubbi e preoccupazioni sui soldi di Pedemontana
I soldi di Pedemontana? Oggi come oggi sono soltanto un sogno. Dopo aver litigato per la suddivisione delle risorse, aver trovato un accordo poi rimesso in discussione dalla nuova amministrazione di Cesano Maderno, i Comuni rischiano di dover aspettare a lungo prima di poter intascare i primi centesimi che derivano dai risparmi sui lavori autostradali. Lo rende pubblicamente noto l'amministrazione comunale di Barlassina dopo aver partecipato alla riunione del 19 settembre. Un incontro a cui h...
I soldi di Pedemontana? Oggi come oggi sono soltanto un sogno. Dopo aver litigato per la suddivisione delle risorse, aver trovato un accordo poi rimesso in discussione dalla nuova amministrazione di Cesano Maderno, i Comuni rischiano di dover aspettare a lungo prima di poter intascare i primi centesimi che derivano dai risparmi sui lavori autostradali. Lo rende pubblicamente noto l'amministrazione comunale di Barlassina dopo aver partecipato alla riunione del 19 settembre. Un incontro a cui hanno preso parte i sindaci della cosiddetta "tratta B2" (ovvero da Cesano Maderno fino a Lentate sul Seveso), Autostrada Pedemontana Lombarda, Cal, Provincia di Monza Brianza e Regione Lombardia. "Il tasto dolente - spiega l'amministrazione Frontini attraverso un comunicato stampa - riguarda il finanziamento delle opere sia del piano sovra comunale sia di quelle prettamente di competenza comunale secondo la prescrizione 51 del Cipe. Autostrada Pedemontana Lombarda è infatti intenzionata a mettere a disposizione dei comuni le cifre un tempo concordate (per Barlassina si tratta di circa sette milioni di euro) solamente quando avrà la certezza di poter disporre dell’intero ammontare per poter completare l’autostrada, circa tre milioni di euro". Brutta notizia per i Comuni, anche loro sempre più squattrinati, che hanno rilanciato con una nuova proposta: ogniqualvolta Apl dovesse ricevere una parte dei soldi relativi alla tratta, i Comuni potrebbero ottenere una percentuale del finanziamento pari della cifra che spetta loro. A metà la posizione di Regione Lombardia che ha invece proposto di consegnare i soldi ai Comuni solo quando Apl riceverà tutta la somma relativa alla tratta B2 e non all’intera autostrada. Al termine della riunione il referente di Apl si è preso il compito di valutare una proposta alternativa a quella del 3% avanzata dai Comuni. Allo stesso modo resta bloccata anche la convenzione che dovrebbe stabilire le modalità di erogazione dei finanziamenti, sempre a causa di lungaggini imputabili ad Apl. Solo un anno fa però Apl aveva promesso che il finanziamento sarebbe partito non appena i Comuni avessero trovato un accordo sui sessanta milioni da dividersi. Ora, resta un grande interrogativo che parte proprio dalla stessa Apl, che dichiara di non essere in grado di garantire il completamento dell’opera. L’unico passo positivo in avanti, per adesso, è la presa di posizione della Provincia Monza Brianza che si è detta disponibile a progettare il piano sovra comunale del traffico, anche se non è stato specificato l’iter con cui intende procedere.