Barlassina: Facebook, il "lato b" della biblioteca
Vi aspettereste di trovare la vostra biblioteca su Facebook? Forse, se l’amministrazione comunale è moderna e al passo con i tempi. Ma se vi capita di imbattervi davvero nella pagina della biblioteca di Barlassina, non pensate di leggere la recensione di qualche libro o di sapere quali sono gli ultimi arrivi sugli scaffali: troverete soltanto un calciatore in tanga e altre piccole foto divertenti. Provare per credere. Noi l’abbiamo fatto e, sinceramente, siamo rimasti un po’ meravigliati. Per...
Vi aspettereste di trovare la vostra biblioteca su Facebook? Forse, se l’amministrazione comunale è moderna e al passo con i tempi. Ma se vi capita di imbattervi davvero nella pagina della biblioteca di Barlassina, non pensate di leggere la recensione di qualche libro o di sapere quali sono gli ultimi arrivi sugli scaffali: troverete soltanto un calciatore in tanga e altre piccole foto divertenti. Provare per credere. Noi l’abbiamo fatto e, sinceramente, siamo rimasti un po’ meravigliati. Per un motivo molto semplice: tanga a parte, visto che è una delle poche biblioteche che ha aperto con lungimiranza uno spazio virtuale su Facebook, avremmo pensato che questo sarebbe stato utilizzato a scopo culturale. Del resto, pur essendo Barlassina un paese piccolo rispetto agli altri della zona, la biblioteca è molto vivace e sforna iniziative (valide, aggiungiamo noi) in continuazione. Dal corso sulla pace alle visite guidate, senza dimenticare le serate del gusto o la collaborazione con l’associazione micologica. Eppure nella pagina Facebook, nulla di tutto questo. A dire il vero, nascoste nella voce “Note” della navigazione, due iniziative sono annunciate: il compleanno della biblioteca e l’incontro con la scrittrice Silvia Ciaccio. Dal 10 marzo, giorno in cui sono stati postati quegli avvisi, la pagina è stata comunque aggiornata. E stavolta in bacheca, ovvero in uno spazio ben visibile, con aggiornamento quotidiano: dalla bambina sui soldi, al neonato che beve birra, senza rinunciare agli animaletti e al calciatore con i pantaloncini abbassati e il tanga in mostra. È lo spazio culturale?