Barlassina: il Parco Groane favorevole al campo da golf
Il Presidente del Parco delle Groane
Barbara Calzavara, in risposta alle notizie uscite in questi giorni sulla stampa locale e amplificate sul gruppo Facebook "NO al Campo Golf nelle Groane" ha diffuso a sua volta una nota per far presente che, a suo modo di vedere, la realizzazione della struttura è compatibile con le attività del parco.
"Comprendo le preoccupazioni di cittadini e amministratori che tanto si impegnano nella tutela del proprio territorio e anzi, au...
Il Presidente del Parco delle Groane
Barbara Calzavara, in risposta alle notizie uscite in questi giorni sulla stampa locale e amplificate sul gruppo Facebook "NO al Campo Golf nelle Groane" ha diffuso a sua volta una nota per far presente che, a suo modo di vedere, la realizzazione della struttura è compatibile con le attività del parco.
"Comprendo le preoccupazioni di cittadini e amministratori che tanto si impegnano nella tutela del proprio territorio e anzi, auspico che lo scambio di informazioni e il dialogo continuo finalizzati ad un buon uso della cosa pubblica siano un modus vivendi sempre più diffuso. In nome di tale trasparenza sento il dovere di dare una risposta al Consigliere Provinciale Donatella Galli e al gruppo Facebook No al Campo Golf nelle Groane, descrivendo le motivazioni che hanno guidato l’Amministrazione del Parco in merito al progetto del campo di pratica golf di Barlassina, destinato altresì ai ragazzi delle scuole primarie, dei centri estivi comunali e agli anziani.
L’area in oggetto, di proprietà della Società PAR 3 Srl, ricade fin dal 1985 in Zona servizi comunali del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco delle Groane ed è destinata, stante la normativa vigente, alla realizzazione di attrezzature pubbliche o di uso pubblico individuate dal Piano dei Servizi del PGT per 7.865,96 m2 di superficie coperta e 11.798,94 m2 di superficie lorda di pavimento.
Fino ad oggi l’area è stata utilizzata quale campo di volo per aeromodelli, attività che, ai sensi della Variante Generale al PTC approvata nel 2012, risulta incompatibile per ragioni di tutela ambientale.
Mediante operatore privato l’Amministrazione comunale di Barlassina intende realizzare, quale attrezzatura ad uso pubblico, e pertanto aperta a tutta al cittadinanza, un campo di pratica golf, completato da un punto ristoro e da una piscina scoperta, per un totale di 1.072,67 m2 di superficie coperta, edificando quindi in misura largamente inferiore rispetto alla potenzialità della zona, e garantendo, tra l’altro, il rispetto delle normative in materia di risparmio energetico, l’utilizzo di mezzi elettrici per la mobilità interna e l’impiego di materiali riciclabili per la costruzione della struttura.
Nella bozza di convenzione approvata dalla Comunità del Parco, inoltre, viene stabilito l’accesso e l’uso gratuito dell’impianto e delle strutture sportive a bambini e ragazzi della scuola primaria, per i quali sono previsti corsi di formazione, e a tutti i ragazzi partecipanti ai centri estivi comunali, per la durata di due ore settimanali.
Oltre a favorire l’uso pubblico a fini sportivi e ricreativi di un sito oggi ad uso privato ed eliminare un’attività incompatibile, il progetto ha delle ricadute positive anche dal punto di vista paesaggistico: l’area infatti, attualmente mantenuta a prato con all’interno una striscia di asfalto, sarà recuperata mediante la realizzazione di impianti arborei per una superficie di 10.884,77 m2. Verranno inoltre ceduti all’Ente Parco, a titolo di compensazione, 5.920 m2 di bosco in Zona di Riqualificazione Ambientale ad Indirizzo Naturalistico, incrementando così il patrimonio forestale e naturale di natura pubblica e garantendo di conseguenza un maggior vincolo di tutela e salvaguardia.
Un’ultima considerazione riguarda il sistema delle piste ciclabili del territorio del Parco, all’interno del quale ben si collega la nuova struttura, il cui punto di ristoro ricoprirà funzioni di info-point del Parco e bici-point.
Riguardo alla paventata ipotesi di costruzione di un nuovo quartiere residenziale collegato alla Fornace Ceppi, dichiaro che, per quel che attiene l’Ente Parco, a tutt’oggi non risultano depositate proposte di intervento o piani attuativi inerenti alla Fornace, che risulta peraltro esterna al perimetro del Parco.”
Barbara Calzavara, in risposta alle notizie uscite in questi giorni sulla stampa locale e amplificate sul gruppo Facebook "NO al Campo Golf nelle Groane" ha diffuso a sua volta una nota per far presente che, a suo modo di vedere, la realizzazione della struttura è compatibile con le attività del parco.
"Comprendo le preoccupazioni di cittadini e amministratori che tanto si impegnano nella tutela del proprio territorio e anzi, auspico che lo scambio di informazioni e il dialogo continuo finalizzati ad un buon uso della cosa pubblica siano un modus vivendi sempre più diffuso. In nome di tale trasparenza sento il dovere di dare una risposta al Consigliere Provinciale Donatella Galli e al gruppo Facebook No al Campo Golf nelle Groane, descrivendo le motivazioni che hanno guidato l’Amministrazione del Parco in merito al progetto del campo di pratica golf di Barlassina, destinato altresì ai ragazzi delle scuole primarie, dei centri estivi comunali e agli anziani.
L’area in oggetto, di proprietà della Società PAR 3 Srl, ricade fin dal 1985 in Zona servizi comunali del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco delle Groane ed è destinata, stante la normativa vigente, alla realizzazione di attrezzature pubbliche o di uso pubblico individuate dal Piano dei Servizi del PGT per 7.865,96 m2 di superficie coperta e 11.798,94 m2 di superficie lorda di pavimento.
Fino ad oggi l’area è stata utilizzata quale campo di volo per aeromodelli, attività che, ai sensi della Variante Generale al PTC approvata nel 2012, risulta incompatibile per ragioni di tutela ambientale.
Mediante operatore privato l’Amministrazione comunale di Barlassina intende realizzare, quale attrezzatura ad uso pubblico, e pertanto aperta a tutta al cittadinanza, un campo di pratica golf, completato da un punto ristoro e da una piscina scoperta, per un totale di 1.072,67 m2 di superficie coperta, edificando quindi in misura largamente inferiore rispetto alla potenzialità della zona, e garantendo, tra l’altro, il rispetto delle normative in materia di risparmio energetico, l’utilizzo di mezzi elettrici per la mobilità interna e l’impiego di materiali riciclabili per la costruzione della struttura.
Nella bozza di convenzione approvata dalla Comunità del Parco, inoltre, viene stabilito l’accesso e l’uso gratuito dell’impianto e delle strutture sportive a bambini e ragazzi della scuola primaria, per i quali sono previsti corsi di formazione, e a tutti i ragazzi partecipanti ai centri estivi comunali, per la durata di due ore settimanali.
Oltre a favorire l’uso pubblico a fini sportivi e ricreativi di un sito oggi ad uso privato ed eliminare un’attività incompatibile, il progetto ha delle ricadute positive anche dal punto di vista paesaggistico: l’area infatti, attualmente mantenuta a prato con all’interno una striscia di asfalto, sarà recuperata mediante la realizzazione di impianti arborei per una superficie di 10.884,77 m2. Verranno inoltre ceduti all’Ente Parco, a titolo di compensazione, 5.920 m2 di bosco in Zona di Riqualificazione Ambientale ad Indirizzo Naturalistico, incrementando così il patrimonio forestale e naturale di natura pubblica e garantendo di conseguenza un maggior vincolo di tutela e salvaguardia.
Un’ultima considerazione riguarda il sistema delle piste ciclabili del territorio del Parco, all’interno del quale ben si collega la nuova struttura, il cui punto di ristoro ricoprirà funzioni di info-point del Parco e bici-point.
Riguardo alla paventata ipotesi di costruzione di un nuovo quartiere residenziale collegato alla Fornace Ceppi, dichiaro che, per quel che attiene l’Ente Parco, a tutt’oggi non risultano depositate proposte di intervento o piani attuativi inerenti alla Fornace, che risulta peraltro esterna al perimetro del Parco.”