Barlassina, nuovo mercato: "Prima la commissione, poi un'assemblea pubblica"

Prima la commissione consiliare, poi un’assemblea pubblica: il sindaco
Piermario Galli, nella seduta di Consiglio comunale di lunedì 2, ha indicato l’iter che intende seguire per arrivare allo spostamento del mercato dall’attuale sede di via Dante. “Il nostro progetto è stato approvato dalla Regione Lombardia – ha dichiarato il primo cittadino in apertura di seduta – ma non ha ottenuto il finanziamento. Al momento, quindi, non abbiamo i soldi per lo spostamento dei banchi, m...

Prima la commissione consiliare, poi un’assemblea pubblica: il sindaco

Piermario Galli, nella seduta di Consiglio comunale di lunedì 2, ha indicato l’iter che intende seguire per arrivare allo spostamento del mercato dall’attuale sede di via Dante. “Il nostro progetto è stato approvato dalla Regione Lombardia – ha dichiarato il primo cittadino in apertura di seduta – ma non ha ottenuto il finanziamento. Al momento, quindi, non abbiamo i soldi per lo spostamento dei banchi, ma questa resta una delle nostre priorità perché via Dante non rispetta i criteri di sicurezza”. Dichiarazioni che non sono state accolte favorevolmente da

William Ricchi (Barlassina Viva): “Mi spiace, ma non posso accettare che tutto si concluda così a tarallucci e vino. Le dichiarazioni e l’atteggiamento del sindaco sminuiscono il valore del Consiglio comunale. La maggioranza ha fatto tutto da sola. Dichiara la sua disponibilità al dialogo, ma dice che non si ferma neanche di fronte a un ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale). Mi sembra che ci sia parecchia incoerenza”. Sul tema, davanti al folto pubblico intervenuto alla seduta, costituito soprattutto dai residenti di via Parini (nuova sede per il mercato settimanale individuata dall’amministrazione comunale), sono intervenuti tutti i gruppi consiliari che hanno presentato più interrogazioni evidenziando aspetti diversi della vicenda.

Paolo Vintani (Scelgo Barlassina) ha puntato il dito contro i 265 mila euro spesi nel 2009 per la riqualificazione di via Dante, opera descritta nell’informatore comunale del 2008 quale “intervento decisivo perché la via rappresenta uno snodo fondamentale per il tessuto del paese (è la sede del mercato) e per questo l’amministrazione ritiene tutte le migliorie necessarie a renderla sicura e anche piacevole da vivere”.

Elisabetta Berticelli (Indipendente), ha invece manifestato le sue perplessità sul fatto che via Parini in alcuni tratti risulti addirittura più stretta di via Dante e, pertanto, inadeguata. E ha evidenziato che, invece di buttarsi a testa bassa nel progetto dello spostamento, sarebbe stato meglio valutare le reali criticità attuali, magari anche con il supporto di tavolo tecniche che, a quanto pare, nemmeno esistono.

Donatella Galli (Lega Nord), condividendo i rilievi mossi dagli altri, ha aggiunto anche la sua contrarietà per i soldi spesi dall’amministrazione comunale con la decisione di impugnare i ricorsi presentati dai cittadini. Se il sindaco ha replicato dal punto di vista politico ribadendo la disponibilità al dialogo e all’assemblea pubblica (o Consiglio comunale aperto) purché preceduta da una riunione della commissione consiliare, l’assessore alla viabilità

Andrea Molinari ha fatto presente che i soldi spesi per via Dante non erano finalizzati alla sistemazione del mercato, bensì alla sua riqualificazione e alla messa in sicurezza dei pedoni. La relazione del comandante della Polizia locale, quella che ha evidenziato la mancanza di rispetto delle norme di sicurezza al mercato, è infatti datata luglio 2013 e quindi consegnata in fase successiva all’ultimazione dei lavori. Sulla scelta della nuova area destinata ad accogliere i commercianti ambulanti, Molinari ha spiegato che sono state prese in considerazione otto aree sul territorio cittadino e confrontate in base a nove parametri oggettivi. “Il nostro mercato – ha aggiunto Molinari – attualmente ha 50 stalli e si snoda per circa 430 metri. La larghezza minima della strada dev’essere di 7.25 metri. Il problema l’abbiamo focalizzato in maniera dettagliata. Ai cittadini non chiediamo la luna, ma un minimo di sensibilità verso gli altri: al mercato vanno soprattutto gli anziani, è anche un discorso sociale. Non possiamo portarlo alla periferia del paese”.