Barlassina: Vintani e Belloni cittadini benemeriti
Sono due cittadini tra i più amati dai barlassinesi: e il giugno saranno insigniti dal sindaco
Annamaria Frontini della benemerenza civica. Sono
Giovanni Battista Vintani e
Marco Belloni: così diversi tra loro, ma allo stesso tempo così uguali. Uno abituato a lavorare nell’ambito chimico e farmaceutico, l’altro pronto a sporcarsi le mani per realizzare mobili d’arte e di pregio. Entrambi, però, innamorati del paese e incredibilmente attrat...
Sono due cittadini tra i più amati dai barlassinesi: e il giugno saranno insigniti dal sindaco
Annamaria Frontini della benemerenza civica. Sono
Giovanni Battista Vintani e
Marco Belloni: così diversi tra loro, ma allo stesso tempo così uguali. Uno abituato a lavorare nell’ambito chimico e farmaceutico, l’altro pronto a sporcarsi le mani per realizzare mobili d’arte e di pregio. Entrambi, però, innamorati del paese e incredibilmente attratti dal fascino della cultura. Giudicando il segno che ha lasciato in paese, è difficile raccontare alla gente che il dottor Vintani non è nato qui. È arrivato bambino, sette anni più tardi, quando il papà Aminta ha aperto la prima farmacia barlassinese nel 1938 nel palazzo Rezzonico. Dopo gli studi universitari e il servizio militare, lui vi fa ritorno nel 1956. E da allora, per ben 42 anni consecutivi, è dietro il bancone (con il trasloco nella sede attuale datato 1972) per ricevere con la consueta cordialità i suoi concittadini e per dispensare consigli preziosi per la salute. Smetterà, si fa per dire, solo nel 1998: ma, conoscendolo, non è per tirarsi indietro quanto per passare la mano al figlio Paolo nel segno della tradizione ma chiamato a dare una gestione più moderna alla farmacia. Vintani fa incetta di riconoscimenti un po’ ovunque per la sua professionalità e la sua competenza. Ma ormai legato a Barlassina, decide di dedicarsi alla ricerca storica per conoscerla più da vicino. Ed è grazie a lui che viene ricostruito il registro battesimale della nostra parrocchia fino al 1564. Marco Belloni nasce in una famiglia di mobilieri nel 1947. Il nonno Angelo è il fondatore dell’azienda nel 1911 ma lui, con lungimiranza e passione, riesce a ingrandirla fino a portarla alle dimensioni attuali (una trentina di dipendenti). Non gli manca il coraggio, nemmeno il fiuto imprenditoriale: nel giro di pochi anni riesce a farla conoscere in tutto il mondo. I suoi elementi d’arredo entrano nelle case di tutti i vip, non solo in italia, ma addirittura in tutta Europa e oltreoceano. L’attore Sylvester Stallone si rivolge a lui per poter avere un appartamento arredato con eleganza e manodopera di qualità. È tra i primi a intuire le potenzialità del mercato mediorientale. E sbarca a Dubai per soddisfare le raffinate e allo stesso tempo esose richieste degli sceicchi. A loro i soldi non mancano: e se si rivolgono a Belloni, di certo è perché ha molto da offrire in più rispetto agli altri. Lo sanno bene anche marchi quali Versace, Mercedes, Swarovski per avviare proficue collaborazioni commerciali. Chi lo considera un artigiano “casa e bottega” si sbaglia però di grosso. Appassionato di cultura, a sue spese ha realizzato uno splendido teatro, intitolato al padre Antonio. Un gioiello, che lascia a bocca aperta, dove sono stati già organizzati appuntamenti di assoluto livello che ha voluto condividere con i suoi concittadini. La scelta di attribuire le benemerenze civiche ai due personaggi è stata votata dal Consiglio comunale all’unanimità. Mancava l’applauso. Ma quello, ne siamo certi, arriverà in modo spontaneo davanti ai due protagonisti da parte di tutti i barlassinesi in occasione della cerimonia del 2 giugno.
Annamaria Frontini della benemerenza civica. Sono
Giovanni Battista Vintani e
Marco Belloni: così diversi tra loro, ma allo stesso tempo così uguali. Uno abituato a lavorare nell’ambito chimico e farmaceutico, l’altro pronto a sporcarsi le mani per realizzare mobili d’arte e di pregio. Entrambi, però, innamorati del paese e incredibilmente attratti dal fascino della cultura. Giudicando il segno che ha lasciato in paese, è difficile raccontare alla gente che il dottor Vintani non è nato qui. È arrivato bambino, sette anni più tardi, quando il papà Aminta ha aperto la prima farmacia barlassinese nel 1938 nel palazzo Rezzonico. Dopo gli studi universitari e il servizio militare, lui vi fa ritorno nel 1956. E da allora, per ben 42 anni consecutivi, è dietro il bancone (con il trasloco nella sede attuale datato 1972) per ricevere con la consueta cordialità i suoi concittadini e per dispensare consigli preziosi per la salute. Smetterà, si fa per dire, solo nel 1998: ma, conoscendolo, non è per tirarsi indietro quanto per passare la mano al figlio Paolo nel segno della tradizione ma chiamato a dare una gestione più moderna alla farmacia. Vintani fa incetta di riconoscimenti un po’ ovunque per la sua professionalità e la sua competenza. Ma ormai legato a Barlassina, decide di dedicarsi alla ricerca storica per conoscerla più da vicino. Ed è grazie a lui che viene ricostruito il registro battesimale della nostra parrocchia fino al 1564. Marco Belloni nasce in una famiglia di mobilieri nel 1947. Il nonno Angelo è il fondatore dell’azienda nel 1911 ma lui, con lungimiranza e passione, riesce a ingrandirla fino a portarla alle dimensioni attuali (una trentina di dipendenti). Non gli manca il coraggio, nemmeno il fiuto imprenditoriale: nel giro di pochi anni riesce a farla conoscere in tutto il mondo. I suoi elementi d’arredo entrano nelle case di tutti i vip, non solo in italia, ma addirittura in tutta Europa e oltreoceano. L’attore Sylvester Stallone si rivolge a lui per poter avere un appartamento arredato con eleganza e manodopera di qualità. È tra i primi a intuire le potenzialità del mercato mediorientale. E sbarca a Dubai per soddisfare le raffinate e allo stesso tempo esose richieste degli sceicchi. A loro i soldi non mancano: e se si rivolgono a Belloni, di certo è perché ha molto da offrire in più rispetto agli altri. Lo sanno bene anche marchi quali Versace, Mercedes, Swarovski per avviare proficue collaborazioni commerciali. Chi lo considera un artigiano “casa e bottega” si sbaglia però di grosso. Appassionato di cultura, a sue spese ha realizzato uno splendido teatro, intitolato al padre Antonio. Un gioiello, che lascia a bocca aperta, dove sono stati già organizzati appuntamenti di assoluto livello che ha voluto condividere con i suoi concittadini. La scelta di attribuire le benemerenze civiche ai due personaggi è stata votata dal Consiglio comunale all’unanimità. Mancava l’applauso. Ma quello, ne siamo certi, arriverà in modo spontaneo davanti ai due protagonisti da parte di tutti i barlassinesi in occasione della cerimonia del 2 giugno.