Bea, Lega Nord furibonda: "Pd senza scrupoli non tutela i cittadini"

Il dado è tratto: con il voto dei sindaci del Pd il forno inceneritore di Desio aumenterà a 88 mila tonnellate annue il suo incenerimento dei rifiuti. Unica voce fuori dal coro, nel panorama di sinistra, il primo cittadino desiano
Roberto Corti che, dopo aver bocciato il piano nell'ottobre 2012, ha ribadito la sua contrarietà alla nuova versione discussa nell'Assemblea dei soci di venerdì.  La Lega Nord, preso atto di una votazione che non va nella direzione di aiutare ...

Il dado è tratto: con il voto dei sindaci del Pd il forno inceneritore di Desio aumenterà a 88 mila tonnellate annue il suo incenerimento dei rifiuti. Unica voce fuori dal coro, nel panorama di sinistra, il primo cittadino desiano

Roberto Corti che, dopo aver bocciato il piano nell'ottobre 2012, ha ribadito la sua contrarietà alla nuova versione discussa nell'Assemblea dei soci di venerdì.  La Lega Nord, preso atto di una votazione che non va nella direzione di aiutare i cittadini (non solo per quanto riguarda l'aspetto ambientale ma anche per quanto riguarda il portafogli), a livello provinciale fa sentire tutto il suo malcontento e con un comunicato annuncia battaglia contro il nuovo piano industriale di B.E.A. (Brianza Energia Ambiente).

Il Consiglio di Amministrazione di B.E.A. spa aveva proposto quattro

diversi scenari di Piano Industriale da portare alla valutazione dell’Assemblea dei Soci, tenutasi in data odierna. La Lega Nord era favorevole al primo di questi scenari, che prevedeva l’adeguamento dell’impianto alle normative regionali vigenti senza che vi fosse alcun ampliamento dello stesso né, di conseguenza, alcun aumento della quantità di rifiuti bruciata.

Eccezion fatta per il Comune di Desio e per quello di Bovisio Masciago, tutti i Sindaci di sinistra hanno in maniera compatta votato a favore di un piano industriale che aumenta a 88 mila tonnellate annue la capacità di incenerimento di BEA, scelta che va nella direzione opposta alle indicazioni di

Regione Lombardia. 88mila tonnellate di rifiuto che non sarà solo rifiuto solido urbano (RSU) ma che potrà essere anche totalmente rifiuto speciale, e che potrà arrivare da altre regioni, anche lontane. A questi vanno aggiunte 20 tonnellate al giorno di rifiuti speciali pericolosi (ROT).

Non sono state minimamente prese in considerazione le giuste richieste del Sindaco di Bovisio Masciago, unico rappresentante leghista in assemblea. Non si è voluto aprire alcuna seria discussione che tendesse almeno a valutare i pro e contro di una scelta o dell’altra, anche nel tentativo di trovare una via di mediazione. I Sindaci di sinistra avevano già deciso prima dell’assemblea che dovesse essere votato solo ed esclusivamente lo scenario di massimo

ampliamento possibile del forno e si sono rifiutati di votare ogni ipotesi diversa da quella. Avevano i numeri per farlo e lo hanno fatto, raggiungendo il risultato con un risicato 51,99% di voti a favore; infatti oltre al voto contrario di Bovisio Masciago e Desio, non hanno voluto assecondare questa scelta nemmeno la Provincia di Monza e Brianza e i comuni di Muggiò e Varedo (di centrodestra),

che hanno optato per l’astensione.

Il Centro sinistra ha operato di fatto un colpo di mano, decidendo il futuro del territorio su un tema tanto importante senza il voto favorevole del socio di maggioranza relativa e con una maggioranza a dir poco esigua, in cui pesa tra l’altro il voto del Comune di Meda per la cui amministrazione di Sinistra è già iniziato il countdown, visto che il prossimo 1 aprile 2014 il Consiglio di Stato potrà riportare alla guida della città il Sindaco leghista Giorgio Taveggia e forse proprio per questo motivo la Sinistra ha avuto tanta fretta nell’approvare il Piano.

“Il PD ha deciso deliberatamente di condannare l’intera comunità a subire una scelta di parte, senza voler cercare alcuna condivisione in merito alla stessa, vincolando il futuro del nostro territorio ad una tecnologia che non solo è ad alto impatto ambientale ma che risulterà a breve superata da nuove forme di gestione del rifiuto” dichiara l’Assessore Provinciale Andrea Monti. "Che dire poi del sindaco di Desio Corti? Aveva mandato dal Consiglio di richiedere il rinvio dell'assemblea, ma si è guardato bene dal presentare una mozione d’ordine per chiederne il rinvio, come suo diritto in qualità di socio, e con uno squallido giochino ha chiesto invece di porre in votazione un documento, incassando il prevedibile diniego procedurale e impedendo di fatto che

l'assemblea si potesse esprimere in merito al rinvio, una ridicola farsa.”

“Un risultato così risicato non dovrebbe consentire a nessun Presidente di società serio di continuare serenamente a perseguire un piano industriale che guarda solo al bene (forse) della società da lui amministrata e non a quello dei cittadini che pagheranno sulla loro pelle i rischi relativi alla propria salute e nelle loro tasche i rischi di pagare molto care le tariffe di smaltimento dei rifiuti che BEA applicherà ai Comuni” dichiara il Sindaco di Bovisio Masciago Emanuele Galimberti, letteralmente imbufalito sia per l’esito della votazione che per il modo in cui si è arrivati a questo infausto risultato “Questa scelta è stata fatta con una logica di gestione aziendale, finanziaria, economica, privatistica e non con una logica di pubblico amministratore “buon padre

di famiglia” che guarda prima di tutto al bene dei propri concittadini; stupisce che i Sindaci di Sinistra che a parole hanno sempre affermato di essere gli unici portatori di concetti di cultura ambientalista solo per riempirsi la bocca, oggi siano così dissennati da decidere solo sulla base della convenienza economica. Questo oggi è finalmente evidente a tutti. Hanno gettato la maschera. C’è chi non ha dubbi. C’è chi non ha scrupoli”.

“Prendiamo atto del voto sostanzialmente unanime del PD che non si pone alcun problema ad appoggiare un incremento dei rifiuti da incenerire (un voto "a pieni polmoni"!), mentre la Lega, dove fa emergere le forti perplessità e pone le questioni per la tutela del Territorio e la garanzia dei Cittadini, porta gli alleati a non schierarsi così facilmente per un futuro di solo incenerimento”

commenta amareggiato il Consigliere Provinciale e Comunale varedese Francesco Regondi, primo firmatario dell’Ordine del Giorno approvato a Palazzo Grossi giovedì scorso. “Ci auguriamo che la Brianza non vada a cercare i rifiuti da incenerire in altre Regioni.”

Sulla stessa linea il Consigliere Comunale desiano Andrea Villa, che con l’intero Gruppo Consiliare giovedì sera ha votato per dare mandato al Sindaco Corti di esprimersi contrariamente ad ogni ampiamento dell’impianto “La responsabilità politica per l'aumento dei rifiuti che la Brianza dovrà smaltire è tutta del centrosinistra: sono stati i sindaci del PD ad approvare il nuovo piano

industriale, altro che ecologisti. Hanno cercato di salvarsi la faccia facendo votare in maniera contraria il sindaco di Desio ed inscenando una recita. In realtà erano tutti d'accordo, infatti il PD desiano ha sostenuto alla segreteria provinciale del partito il candidato di Gigi Ponti, il burattinaio di questa operazione”.

“La Lega Nord brianzola si è schierata in maniera compatta a ogni livello di governo del territorio, con posizioni puntali e determinate, contrarie a ogni aumento dell’impianto, dai Consigli Comunali a quello Provinciale” commenta il Segretario Provinciale di Monza e Brianza Alberto Rivolta. “Grande il lavoro di gruppo e i tentativi di condivisione effettuati dei nostri rappresentanti. Purtroppo hanno prevalso altre logiche che non quelle della tutela del territorio e della lungimiranza dell’investimento in suo favore. Di tale scelte e delle ripercussioni in termini economici, sociali ed ambientali, sarà il Partito Democratico a dover rispondere. Noi certamente non ci arrendiamo, faremo tutto ciò che è ancora nelle nostre possibilità per non vedere trasformata la Brianza nella pattumiera d’Italia.”

1 commenti

Inceneritore: chi vuole l’ampliamento e chi no. « Lentate Mon Amour :
[…] Il piano industriale di Bea che punta a bruciare più rifiuti nell’inceneritore di Desio divide il mondo politico locale. La Lega Nord va all’attacco di un piano che non tutela i cittadini. […] | domenica 03 maggio 2015 12:00 Rispondi