Bovisio M.: Airaldo Piva protagonista nel mondo del cinema

Il suo nome non è il primo dei titoli di coda: non è l'attore protagonista, non è la comparsa. Nemmeno il regista o lo sceneggiatore. Ma se tutte queste persone hanno contribuito al successo del film, lo devono a lui che ci ha messo i soldi.
Airaldo Piva, amministratore delegato per l'Europa del colosso cinese Hengdian, porta un po' di Bovisio Masciago nei maggiori festival cinematografici. Il suo film, "33 Postcards", sta girando tutto il mondo raccogliendo ovunque ampi con...

Il suo nome non è il primo dei titoli di coda: non è l'attore protagonista, non è la comparsa. Nemmeno il regista o lo sceneggiatore. Ma se tutte queste persone hanno contribuito al successo del film, lo devono a lui che ci ha messo i soldi.

Airaldo Piva, amministratore delegato per l'Europa del colosso cinese Hengdian, porta un po' di Bovisio Masciago nei maggiori festival cinematografici. Il suo film, "33 Postcards", sta girando tutto il mondo raccogliendo ovunque ampi consensi. Applausi a scena aperta da parte del pubblico, apprezzamenti anche da parte dei critici più severi. Il tutto, particolare che certo non dispiace, con l'aggiunta di numerosi premi e menzioni d'onore: per il film, per la regìa, per l'attrice. Non male per una produzione cinese e australiana che da noi, sebbene non abbia usufruito di una diffusione capillare (ma di certo non è semplice entrare nel mercato del cinema), si sta facendo conoscere a un pubblico selezionato. Presentato in anteprima europea lo scorso anno al Fiuggi Family Festival (dove è stato accolto con una menzione d'onore), "33 Postcards" è il primo film cinese proiettato nell'aula di Montecitorio a Roma davanti a un pubblico di parlamentari. Il 4 giugno è stato visto dagli amici dell'Istituto Confucio di Milano, poi l'approdo al Social World Film Festival di Sorrento dove è stato premiato per la miglior regìa (Pauline Chan). La trama è molto semplice: una ragazza cinese, cresciuta nell'orfanotrofio in cui è stata abbandonata da bambina, all'età di 16 anni ha la possibilità di andare in Australia grazie alla tournée del coro dell'istituto. Lì abita lo sconosciuto benefattore che le ha sempre inviato del denaro per aiutarla negli studi e con il quale ha da tempo una corrispondenza epistolare. Desidera conoscerlo per ringraziarlo e, quando finalmente riesce a rintracciarlo, scopre che è in carcere per omicidio. Le parti all'improvviso si invertono. Non solo il rapporto di affetto non è più cartaceo ma diretto, ma ora è la ragazza che cerca di prendersi cura del suo benefattore. Il rapporto virtuale diventa rapporto reale. Il sindaco

Emanuele Galimberti vorrebbe portare il film a Bovisio Masciago: "Sono stato cortesemente invitato alla proiezione del film a Milano - afferma il primo cittadino - e davvero ringrazio il nostro concittadino Airaldo Piva non solo per il gentile pensiero ma anche per avermi dato la possibilità di vedere "33 Postcards". E' sì un film dei buoni sentimenti, ma molto bello, molto ben curato, di valore. Anche terribilmente attuale visto il mondo della relazione virtuale, che su Facebook per molti è quotidianità, che sfocia in quella reale, vera e profonda. Un film che vale molto di più di quelli che siamo abituati a vedere nelle nostre sale. Grazie al nostro concittadino, che ne è il produttore, avremo la possibilità di vederlo nel prossimo futuro anche a Bovisio Masciago. Lui si è dimostrato molto disponibile, spero che la cittadinanza non sprechi questa occasione".