Bovisio M.: blitz in via Europa per respingere i nomadi
Avvistati, identificati, poi cacciati dal territorio sotto scorta: non hanno avuto fortuna i nomadi che sabato scorso sono arrivati in paese nell'intento di fermarsi qualche giorno. Purtroppo per loro, nonostante la posizione defilata in via Europa nel parcheggio del centro sportivo, il primo a notarli è stato l'assessore alla Sicurezza
Giovanni Sartori. Il quale, immediatamente, ha telefonato alla Polizia locale per richiedere l'intervento. Quando gli agenti sono arrivati s...
Avvistati, identificati, poi cacciati dal territorio sotto scorta: non hanno avuto fortuna i nomadi che sabato scorso sono arrivati in paese nell'intento di fermarsi qualche giorno. Purtroppo per loro, nonostante la posizione defilata in via Europa nel parcheggio del centro sportivo, il primo a notarli è stato l'assessore alla Sicurezza
Giovanni Sartori. Il quale, immediatamente, ha telefonato alla Polizia locale per richiedere l'intervento. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, i nomadi hanno spiegato che aspettavano il resto della comitiva e che non erano intenzionati a spostarsi poiché hanno la possibilità di rimanere sul territorio comunale per 48 ore. A quel punto, invece di darsi per vinto, l'assessore ha chiamato anche i Carabinieri della stazione di Varedo: quando questi hanno iniziato a fare controlli, i nomadi hanno chiesto mezz'ora di tempo per finire il pranzo e andarsene altrove. I militari, poi, li hanno seguiti per un po' volendo accertarsi che i nomadi non si fossero spostati soltanto di qualche chilometro e che, in effetti, avessero valutato più conveniente andare in altri Comuni più tolleranti.
Giovanni Sartori. Il quale, immediatamente, ha telefonato alla Polizia locale per richiedere l'intervento. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, i nomadi hanno spiegato che aspettavano il resto della comitiva e che non erano intenzionati a spostarsi poiché hanno la possibilità di rimanere sul territorio comunale per 48 ore. A quel punto, invece di darsi per vinto, l'assessore ha chiamato anche i Carabinieri della stazione di Varedo: quando questi hanno iniziato a fare controlli, i nomadi hanno chiesto mezz'ora di tempo per finire il pranzo e andarsene altrove. I militari, poi, li hanno seguiti per un po' volendo accertarsi che i nomadi non si fossero spostati soltanto di qualche chilometro e che, in effetti, avessero valutato più conveniente andare in altri Comuni più tolleranti.